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Il Verdone più bello da tanti anni.
Il Carlo nazionale confezione questa volta un'opera che qualitativamente è da porre al di sopra di ciò che ha prodotto nel recente passato. A me in realtà avevano convinto anche Io loro e Lara, Il mio miglior nemico e L'amore è eterno finchè dura (Grande grosso non l'ho visto), ma questa volta c'aria di alcuni alti fasti del passato. Verdone ha l'umiltà di capire che Pierfrancesco Favino e Marco Giallini sono due cavalli di razza, che è un peccato relegare il loro ruolo a meri appoggi della sua creatività attoriale. E poi c'è Micaela Ramazzotti. Bravissima. E così ne esce un film bilanciato su tre ottimi attori co-protagonisti, uno più bravo dell'altro, con caratteri perfettamente scolpiti, alle prese con vicende scoppiettanti, con un ritmo che non cala mai nelle due ore di durata, con battute al fulmicotone e situazioni che fanno molto ridere. C'è poi, come è già accaduto in Verdone, il rilancio di alcuni temi di attualità, in questo caso la precarietà economica dell'uomo moderno italiano, che viene trattato cum grano salis e con la giusta ironia senza appesantimenti. E ci sono anche tematiche più generali come l'amicizia, l'amore, i rapporti di coppia e con i figli, tutti esauditi con l'intelligenza di cui Carlo è spesso stato capace e anzi maestro. Quello che mi ha colpito maggiormente è il ritmo di cui il film gode: non un cedimento, non uno sbadiglio, non un riempitivo, tutto procede come un treno fino al 119°minuto. E che dire di Giallini; vogliamo dire definitivamente che si tratta di un grande attore? Io credo che i tempi siano più che maturi. In questa pellicola il suo personaggio ricalca quello già presentato in Io loro e Lara, quello del fratello di Verdone cocacinoman e superficiale. Qui c'è qualcosa di simile: un agente immobiliare che si scopa le vecchie per arrotondare, che si prende il viagra, che dice un sacco di parolacce, che fuma come un turco. Giallini ha dei tempi comici serratissimi, una mimica facciale e posturale eccellenti e fa veramente tanto ridere. Su Favino insisto di meno, ma che lui fosse un grande attore lo si sapeva da anni e su Verdone ancora meno perchè sarebbe come decidersi su quale colore abbia il sole. E non in ultimo la Ramazzotti; chi mi conosce bene sul forum sa che io adoro questa attrice, che mi toccò il cuore in profondità con la sua recitazione in La prima cosa bella di Paolo Virzì. Qui dimostra davvero anche lei dei tempi comici incisivi, la sua mimica è efficacissima, che brava attrice, la sponsorizzerò sempre.
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