Romanzo di una strage

di Marco Tullio Giordana

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  1. Riki333
     
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    locandina

    Trama:
    La storia della strage di piazza Fontana a Milano e del dell’assassinio del commissario Luigi Calabresi.

    Trailer:


    In uscita il 30/03/12, distribuito da 01-Rai Cinema.

    Saluti ;)

    Edited by hellboy1 - 8/6/2012, 20:19
     
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    Porca puttana! Notizia che dà un senso alla mia giornata! Giordana l'ho apprezzato molto in diverse opere e inoltre il parco attori di questo film è generoso, talentuoso e conta diversi performer abituati a pellicole impegnate e che lasciano il segno.
    Visto che ultimamente sto andando più spesso al cinema, potrei andarlo a vedere.
    :)
     
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    ho visto il trailer al cinema, non sembrava affatto male. Lo vedrò.
     
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  4. badòands
     
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    tema delicatissimo.sempre un bene guardare al nostro spassato,fin troppo dimenticato dal cinema recente,ma i rischi sono dietro l'angolo
     
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  5. MrBlù
     
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    Giordana-è-avezzo-ad-un-cinema-sociale-ed-impegnato-quindi-il-progetto-non-poteva-esser-meglio-capitanato :
    autore-di-razza... grande-senso-degli-spazi, alternanza-di-registri-narrativi, ottimo-sulle-direzioni-autoriali
    non-lo-mancherò-di-certo.
     
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    Quì esce Venerdì, dopo più di due mesi è ora di tornare al cinema ^_^
     
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    Non me lo perdo in sala ^_^
     
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  8. Riki333
     
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    Faccio una sorta di up, per ricordare che il film è uscito.

    Dato l'argomento non ancora del tutto metabolizzato nel nostro paese, il film ha suscitato molte reazioni, mi interessava segnalarvi:

    Il commento di Mario Calabresi dopo la visione del film (figlio del commissario Luigi Calabresi, oggi direttore de La Stampa) = www.corriere.it/cronache/12_marzo_2...5de971286.shtml

    L' istant e-book pubblicato da Adriano Sofri in risposta alle tesi che sono alla base del film, e del libro che lo ispira (intellettuale, ex leader di Lotta Continua, accusato e condannato per l'omicidio di Luigi Calabresi) = www.43anni.it/

    Saluti ;)

    Edited by Riki333 - 1/4/2012, 16:33
     
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  9. poison78
     
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    Visto in anteprima giovedì scorso secondo me è un film da vedere assolutamente il commento nei prossimi giorni! :)
     
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    Visto anch'io. Film solido, ben narrato e recitato, non era facile condensare tanti eventi, personaggi e tesi (accertate o meno) in due ore,
    ed il ritmo a volte ne soffre, forse anche la suddivisione in capitoli non aiuta in tal senso, ma alla fine ne esce un quadro globale soddisfacente
    nella ricostruzione storica ed intrigante nelle dinamiche.

    CITAZIONE (Riki333 @ 31/3/2012, 20:17) 
    Dato l'argomento non ancora del tutto metabolizzato nel nostro paese, il film ha suscitato molte reazioni, mi interessava segnalarvi:
    Il commento di Mario Calabresi dopo la visione del film (figlio del commissario Luigi Calabresi, oggi direttore de La Stampa) = www.corriere.it/cronache/12_marzo_2...5de971286.shtml
    L' istant e-book pubblicato da Adriano Sofri in risposta alle tesi che sono alla base del film, e del libro che lo ispira (intellettuale, ex leader di Lotta Continua, accusato e condannato per l'omicidio di Luigi Calabresi) = www.43anni.it/
    Saluti ;)

    Mi vado a leggere qualcosa :)
     
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    L'ho visto anche io. Sinceramente l'ho trovato troppo schematico nella ricostruzione degli eventi, la divisione in capitoli forse non è stata la scelta più azzeccata. Sicuramente meglio la seconda parte che la prima. Ma ci ritorno con calma.
     
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  12. MrBlù
     
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    Mi-fanno-piacere-i-feedback-discreti-letti-sin-qui, la-prossima-settimana-dovrebbe-arrivare-anche-da-me
     
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    Tema sicuramente non facile da rappresentare in sole 2 ore di film. La pellicola è di sicuro valore, ma risente di troppa schemicità e la divisione in capitoli non aiuta in tal senso. Il numero di personaggi presenti è veramente imponente e si salta da una scena all'altra in modo troppo marcato; a mio modesto parere si sarebbe potuto fare molto di più, si sarebbe potuta fare un'opera simile a "La meglio gioventù", magari appunto divisa in 2 atti, in uscita a 2-3 mesi di distanza (approfondendo tanti aspetti). Ma molto tranquillamente. Prima parte piuttosto piatta, seconda parte (e intendo dal volo dalla finestra di Pinelli) più interessante. Coinvolgente è una parola troppa grossa.
    Il punto forte del film sono sicuramente le interpretazioni: Favino e Msstandrea su tutti ma anche un bravissimo Denis Fasolo. In conclusione una pellicola discreta, notevole dal punto di vista recitativo, ma veramente lontana dalle mie personali aspettative.

    6/7

    Edited by Pak7 - 3/4/2012, 14:47
     
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  14. poison78
     
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    Evoca il titolo di un articolo scritto da Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera del 1974 a testimonianza del suo pensiero sull’accaduto : “IO SO CHI E’ STATO MA NON NE HO LE PROVE!” . Si rievoca il diritto al sapere in questa ultima fatica di Marco Tullio Giordana, un tentativo vincente di trovare un filo conduttore tra le moltitudini di versioni diverse che da circa 40 anni si susseguono sugli orrori di Piazza Fontana a Milano e i tragici accadimenti che ne sono susseguiti. Nel film è raccontato purtroppo solo ciò che ci è dato di conoscere, è bene ricordare che dopo tanti anni non vi è ancora traccia di una vera assunzione di responsabilità oggettiva. Tuttavia non esiste il rischio del silenzio, dopo anni si possono mostrare le prove e mette in scena nomi e cognomi. E’ un pezzo mancante della nostra storia, dove nulla e come sembra e buoni e cattivi si confondono. Dopo questi spregevoli avvenimenti si è inaugurata nella nostra cultura la percezione del dubbio, la paura del silenzio morale, l'ossessione di non sapere mai realmente la verità. Esempio lampante è come ancora oggi non si venga a conoscenza dei risvolti che hanno portato alla morte di una persona per mano della polizia (Federico Aldrovandi). Siamo usciti da Piazza Fontana? Quanto ancora la stiamo vivendo?

    A detta dello stesso regista, la pellicola viene narrata in capitoli in modo da concedere allo spettatore una divisione di spazio tempo psicologico delineato come in un romanzo appunto, cercando suo malgrado di non incappare in un movimento completamente cronachistico. Ci riesce per buona parte grazie ad una narrazione ben bilanciata e senza l’esposizione didascalica che è spesso figlia di queste produzioni ad inchiesta. Incredibile il lavoro svolto da parte degli attori e truccatori sui corpi. Anche le comparse a fine visione restano marchiate a fuoco nella mente dello spettatore. Spiccano naturalmente le interpretazioni dei protagonisti: Pierfrancesco Favino (Giuseppe Pinelli), Valerio Mastandrea (Luigi Calabresi) e Fabrizio Gifuni (Aldo Moro) su tutti. Soprattutto i due veri protagonisti Pinelli e Calabresi ben rappresentano il simbolo dell’opposto che si attrae e si rispetta pur non vivendo sotto la stessa bandiera e senza credere negli stessi ideali. I due uomini, le due vittime non ci vengono mostrate come semplici agnelli sacrificali indifesi, anzi sono inizialmente combattivi e vivi là dove in modo delicato ne vengono delineate le caratteristiche umane. Sono state fatte delle scelte non condivise da tutti come per esempio Pinelli che non balbetta e a detta del direttore de “La Stampa “ Mario Calabresi, figlio del compianto Commissario Luigi, la caratterizzazione donata al personaggio del padre, pur riconoscendo al film la sua importanza, non è quella che loro avrebbero voluto. Vengono per esempio solo accennati i due anni terribili passati dalla famiglia Calabresi passati a difendersi dalla accuse di Lotta Continua. Purtroppo in sole 2 ore era quasi impossibile dare risalto a tutti gli avvenimenti con la stessa intensità, resta comunque ben raffigurata la presenza del Commissario messo in crisi dalle insinuazioni. Giordana ha voluto ritrarre quelli che per la produzione e per lo stesso regista erano gli elementi portanti in una storia, dove non manca il materiale per una Serie tv. Un film di genere importate e necessario, dedicato soprattutto alle nuove generazioni perché è bene che tutti sappiano cosa è successo. I nomi che si leggono all’inizio del film sono quelli delle vittime della tragedia.

    7,5/8= al film

    9 al progetto
     
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  15. MrBlù
     
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    Che-il-progetto-avesse-un'importanza-storica-e-morale, visto-il-nome-di-Giordana-alla-regia, era-indiscutibile
    ma-non-sei-l'unico-che-pur-gradendo-ha-denotato-che-la-dimensione-filmica-restringe-un-pò-il-campo-d'azione
    per-avvenimenti-tanto-complessi, insomma-lo-limita. Altri-due-amici-mi-han-fatto-presente-lo-stesso-deficit,
    dicendo-che-la-sua-natura-avrebbe-trovato-miglior-campo-per-una-serie. Lo-vedrò-ad-ogni-costo
     
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18 replies since 20/3/2012, 19:27   343 views
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