The Woman

di Lucky McKee

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    THE WOMAN

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    Trama:

    L'avvocato e padre di famiglia Christoper Cleek (Sean Bridgers) deve fare il possibile per proteggere i suoi famigliari quando entra in contatto con una donna selvaggia (Pollyana McIntosh) che vive nel bosco vicino alla sua isolata casa di campagna. Attraverso una serie di incontri strazianti, Cleek e la sua famiglia scoprono rapidamente che questa donna nasconde molto di più di quello che si potrebbe sospettare...

    Trailer:

     
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  2. MrBlù
     
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    Mando-avanti-il-Mickes :°D
     
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    Questo film lo vedrò di sicuro. Ne ho lette on-line parecchie recensioni tutte estremamente positive ed essendo inoltre un ammiratore di Jack Ketchum (l'autore del romanzo originale e qui in veste di sceneggiatore) non potrò perderlo per nessun motivo.
     
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  4. MrBlù
     
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    Tu-comunque-dovresti-seguire-di-piu-il-topic-notte-horror-in-cult, siamo-andati-alla-scoperta-di-parecchie-pellicole
    alcune-anche-borderline, sulla-tematica, e-sicuramente-ti-interesserebbero...

    tra-le-tante-ricordo-la-splendida : The-girl-next-door

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=16419979&p=340137948

     
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    "The Girl next Door" è proprio il libro di Ketchum che ho letto mesi fa e del quale ho successivamente parlato nel Topic "Vi piace leggere? Il post dei libri..." ma che nessuno s'è minimamente degnato di commentare :lol:
    Mi fa strano sapere ora che del rispettivo film ne avete discusso altrove ed in toni entusiastici.
    Io ancora aspetto che lo pubblichino anche da noi, almeno in home video, dato che l'unica edizione degna d'attenzione che ho trovato presenta sia audio che sottotitoli in lingua originale...
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 25/3/2012, 15:59) 
    Mando-avanti-il-Mickes :°D

    che memoria :lol::wub:

    riporto anche di qua il commento
    The-Woman
    una donna dalle sembianze/comportamenti bestiali, viene catturata in un bosco e imprigionata da un uomo (con famiglia al seguito), con l'intento primario di civilizzarla ed educarla alla vita di tutti i giorni.
    rape & revenge ben diretto ed interpretato. McKee racconta l'istinto più violento e animalesco, scontrarsi con una sorta di mentalità ristretta e all'apparenza conformista. il contesto famigliare come valvola di sfogo per le pulsioni più insane e profonde. parte in sordina, forse troppo, ed è spesso imbrigliato in una confezione formale poco funzionale a tratti (troppi e inutili gli intramezzi musicali), ma presumibilmente dislocati solamente per alleggerire una pellicola di notevole ferocia. McKee ad ogni modo sa il fatto suo, e con intelligenza fonde sperimentalismo e vecchia scuola, gioca col genere e con la vena più angosciante che un film come questo deve saper trasmettere. nell'ultima mezz'ora, scopre, e fa scoprire i nervi allo spettatore trasportandolo in un abisso umano di irrefrenabile violenza.

    7

    p.s. non male il trailer!



    su The girl next door avevi aperto anche un topic in recensioni :wub:

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=48885933
     
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  7. MrBlù
     
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    perdo-colpi? :lol:
     
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    The Woman

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    Ho letto molti pareri discordanti su questo ultimo lavoro di Lucky McKee, elogi sperticati da una parte e stroncature senza appello dall’altra, c’era persino chi parlava di capolavoro indiscusso, ecco chiariamo subito questo punto, The Woman non è il film straordinario che molti pubblicizzano, ma al contempo non è neanche una pellicola che passa inosservata, soprattutto nell’attuale e mediocre panorama horror.
    Il vero punto di forza del film è rappresentato dal soggetto, e questo non sorprende visto che dietro ce la firma del lanciatissimo Jack Ketchum, autore letterario in questi ultimi anni diventato fonte d'ispirazione per molti registi in una serie di film abbastanza riusciti (The Lost, Red, The Girl Next Door, Offspring).
    Dietro una storia essenziale e apparentemente banale si nascondono sottotesti profondi che inevitabilmente ci spingono alla riflessione, mettendoci davanti a realtà scomode, fastidiose sia da guardare che da accettare, la famiglia medio borghese al centro del racconto rappresenta un microcosmo malato che pian piano si esplicità in tutto il suo orrore, in un crescendo insopportabile che puo essere placato solo dalla furia vendicativa della natura primordiale.

    jpg

    Il film di McKee si sviluppa su questo contrasto, quello ancestrale fra uomo e donna, quello tra natura e civiltà, o ancora di piu quello tra violenza esibita e violenza celata, nascosta dietro una rassicurante e quanto mai fasulla “normalità”.
    La woman del titolo è una bestia, un animale che vive nella foresta cibandosi di altri animali, nessuna spiegazione viene data sulla sua genesi, vive nei boschi e tanto basta, in realtà le origini del personaggio si rintracciano in un precedente scritto di Ketchum e in un film uscito nel 2009 solo per l’home-video (Offspring).
    Non che questo sia indispensabile per meglio comprendere la storia del film (magari lo è per capire l’incipit), parliamo di due racconti che hanno questo elemento in comune ma che poi prendono strade diverse, per quanto riguarda la pellicola di McKee basti sapere che l’animalesca donna viene fatta prigioniera da un uomo e tenuta in catene nella sua cantina, l’obbiettivo iniziale è quello di riportarla alla civiltà (rieducazione, reintegrazione) ma in realtà gli impulsi del bastardo sono di tutt’altro genere, coinvolti in questo folle progetto anche gli altri membri della famiglia, la moglie succube e sottomessa, la figlia in crisi depressiva, il viscido figlioletto maschio e la simpatica sorella piu piccola.

    jpg

    Il materiale di partenza è ottimo e McKee lo porta avanti con piglio sicuro, si concentra sulle dinamiche famigliari fotografando una realtà disfunzionale che ci colpisce proprio perche poco enfatizzata, l’orrore è sempre presente ma nascosto nel sottofondo, un orrore striscinte, psicologico, mimetizzato dietro una facciata di ipocrisia che inizialmente ci stranisce perche non compresa nella sua allucinante follia.
    Notevole il lavoro svolto sui personaggi, il capofamiglia con la sua aria benevola, il classico uomo perbene che nasconde una doppia faccia psicotica e violenta, molto bravo Sean Bridgers, lo stesso e anche di piu si deve dire per Angela Bettis (vera musa di McKee) veramente notevole la sua prova tra sguardi assenti e paura interiore, senza dimenticare ovviamente l’animalesca performance di Pollyanna McIntosh , il suo sguardo famelico non si dimentica facilmente, come i suoi denti marci pronti a colpire.

    jpg

    Da un punto di vista narrativo (di scrittura) il film funziona abbastanza bene, Ketchum e lo stesso Mckee mettono in scena un dramma malefico che solo nell’allucinante finale sfocia nell’horror piu roboante, qualche perplessità semmai ce la lascia il comparto tecnico e nello specifico la regia diseguale e a tratti poco ispirata di McKee, eccessivo poi l’uso delle dissolvenze cosi come quello dei ralenty, senza dimenticare l’ingombrante presenza di una soundrack abbastanza stonata (ma questa puo essere una scelta voluta).
    In definitiva film bello tosto, gli ultimi dieci minuti sono travolgenti e decisamente splatterosi ma il vero orrore si manifesta in tutta la lunga fase iniziale, quella straniante dove il male si percepisce ma non si vede, protetto dalle apparenze di una “normale” famiglia americana.
    Voto: 7
     
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    perfettamente d'accordo, specie sulla messinscena dell'orrore (malsano ma suggerito) e sempre in crescendo fino al parossistico finale; il tratteggio del capo famiglia, sufficientemente ambiguo e mosso da un indole di cattiveria sempre palpabile anche se falsamente celata dietro la patina borghese; le interpretazioni della Bettis e della McIntosh per motivi praticamente opposti, l'una in sottrazione l'altra in addizione, di molto sopra la media del genere e per questo da premiare senza riserve. insomma, McKee sugli scudi anche se, anche secondo me, paga lo scotto di una regia ballerina, frammentata, tanto decisa nella direzione attoriale quanto disattenta nel centellinare virtuosismi e guizzi.

    volevo anche aprire una piccola parentesi sulle altre pellicole tratte da Ketchum: Offspring mi manca, ma Red e The girl next door sono nettamente superiori a quella mezza macchietta incolore di The lost. quest'ultimo a mio avviso svacca totalmente nel tratteggiare contesto e personaggio, e non sa dove andare a parare: al di là della confusione in fase di sceneggiatura, è macchiettistico nel tratteggiare la mente deviata del singolo e non riesce nemmeno a documentare degnamente una frangia di società USA, si tergiversa su inutili storielle parallele senza mai affondare seriamente il colpo; per di più dura 2 ore e 20, decisamente inadeguata.

    invece Red probabilmente a livello concettuale è il più importante, dato che si occupa di raccontare la dignità e l'orgoglio di certa provincia americana filtrando il tutto attraverso gli occhi di un uomo anziano, coraggioso, ricco di valori di altri tempi, in contrapposizione alla mentalità cinica e ottusa del "nuovo" che avanza. la ricerca della giustizia in un mondo che oramai l'ha perduta, regia asciutta e ricca di mordente, magari paga lo scotto di alcune dinamiche un po' raffazzonate, il resto è molto molto buono.

    The girl next door invece :wub::lol:
     
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    Dunque Mickes, sul film siamo pienamente in sintonia...come detto non reputo The Woman un capolavoro ma di certo non è una pellicola che lascia indifferenti, non tanto per il travolgente finale quanto piuttosto per quello che si intuisce fin dall'inizio, si sente puzza di bruciato ma non si vede il fuoco e questo genera una costante inquietudine.
    La famiglia protagonista mette veramente i brividi, per quello che suggeriscono le personalita piu forti e instabili e per quello che subiscono le altre, sottomesse e rassegnate alla follia.
    Il soggetto se non sbaglio è stato tratto da un romanzo di Ketchum scritto pero a quattro mani con lo stesso McKee, per cui bisogna dare atto al regista di aver fatto un ottimo lavoro in scrittura, sia nel delineare i personaggi sia nell'inserirli in un atmosfera malata che si esplicita pienamente solo nella parte finale.

    La Bettis è bravissima, io l'avevo apprezzata molto anche nel Master of Horror diretto sempre da McKee (Sick Girl), se non sbaglio ne avevamo anche parlato...e questo ci porta a McKee, che io ancora non ho inquadrato bene, mi sembra uno con delle qualita ma la regia di The Woman è oggettivamente altalenante, peccato perche con un piglio meno "sfarzoso" e piu essenziale ne poteva uscire fuori qualcosa di ancora migliore.

    Per quanto riguarda i lavori tratti da Ketchum io sono ancora all'inizio, The girl next door ce l'ho pronto da visionare da un bel po, devo recuperare...gli altri mi mancano tutti.
    In particolare è un bel pezzo che cerco (senza fortuna) Red, che mi entusiasmo al tempo della sua uscita col solo trailer, se non vado errato aprii anche un topic...il problema è che non sono riuscito a trovarlo, per cui ne approfitto per chiederti aiuto :P

    Se hai qualche dritta manda tutto tramite mp che mi fai felice :lol:

    Offspring dovrebbe essere una specie di prologo di questo The Woman, storia accattivante ma anche qui la resa visiva un po deficitaria, The Lost non lo conosco proprio e da quello che scrivi credo non valga il recupero.
     
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  11. Frankie00
     
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    In The Woman la figura della donna viene scissa in due. Da un lato "la femmina", nella sua concezione più primitiva, rappresentata da la donna, un essere "umano" allo stato brado, preda dei suoi istinti ma per questo libera dalle convenzioni sociali, che caccia per mangiare e attacca per garantire la propria sopravvivenza. Dall'altro la moglie (e quindi la figlia), sottomessa alla società civile e alle sue convenzioni (rappresentate dal marito padre/padrone, figura ormai abusata nel cinema) che da complice dell'orrore diviene, in un ultimo moto di consapevolezza e orgoglio, prima ribelle e poi martire.

    Allo stesso modo nel film vengono rappresentate due concezioni di male estremamente diverse tra loro: da una parte quello naturale, un male profondo e arcano, che non si nasconde dietro una facciata di perbenismo sociale e non risponde ai paramentri di giusto e sbagliato; dall'altra il male moderno, che si nutre di tradizioni e regole, che si cela nel vuoto culturale di cui si nutre. Emblematico in tal senso è che Chris, rappresentazione di questo tipo di malvagità, è un avvocato, un uomo di giustizia e che la sua eredità sembra essere raccolta ben volentieri da suo figlio, un bambino.

    McKee è un regista minimalista eppure dotato di sensibilità non comune (lo ha già dimostrato nel bello ma imperfetto May), un narratore nato ben consapevole dei mezzi che utilizza e in grado di utilizzarli al meglio.
    Il suo film non ha assolutamente niente di didascalico, narra senza il compiacimento di molti horror attuali e procede con ritmo lento ma costante fino al sollevarsi definitivo del sipario che nasconde, agli occhi dello spettatore, l'orrore. Quello vero.
    Quella che inizialmente potrebbe apparire come una storia banale e incoerente mostra via via che ci si avvicina al bellissimo e sanguinoso finale (e non spegnete prima dei titoli di coda), la propria perfetta architettura. I personaggi stessi, inizialmente poco realistici, acquisiscono spessore col passare dei minuti, rendendo perfettamente coerenti gli strani comportamenti iniziali.

    La rappresentazione di un vero e proprio inferno familiare è senza sbavature, priva di voyerismo e basata per lo più sull'ansia e la violenza psicologica.
    Per questo e per altri motivi questo film fa veramente male. Un male intimo, quasi crudele. La totale empatia che proviamo nei confronti della vittima ci porta ad odiare i suoi carnefici, dimenticando la natura stessa della persona (ops, personaggio) che stiamo compiangendo. In The Woman non ci sono "buoni" o "cattivi", tutti i personaggi sono colpevoli o disumani, tutti hanno un loro lato oscuro.
    A fine visione è quasi impossibile non sentirsi sporchi, macchiati, desolati. Scarnificati. Tutto ciò rende The Woman un film bello nella propria imperfezione.
     
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    Purtroppo ancora irreperibile in edizione nostrana il film è però facilmente recuperabile sia in versione Inglese che Tedesca.
    A proposito di queste due edizioni ho però notato che la versione "Uncut" germanica risulti però più corta rispetto alla controparte britannica (99 minuti per quella teutonica contro i 104 di quella anglosassone).
    Qualcuno ne sa qualcosa in più al riguardo?
     
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    CITAZIONE (Frankie00 @ 16/11/2012, 15:30) 
    McKee è un regista minimalista eppure dotato di sensibilità non comune (lo ha già dimostrato nel bello ma imperfetto May), un narratore nato ben consapevole dei mezzi che utilizza e in grado di utilizzarli al meglio.
    Il suo film non ha assolutamente niente di didascalico, narra senza il compiacimento di molti horror attuali e procede con ritmo lento ma costante fino al sollevarsi definitivo del sipario che nasconde, agli occhi dello spettatore, l'orrore. Quello vero.

    Bel commento Frankie, mi soffermo su questo punto perche la regia di McKee è l’unico aspetto del film che non mi ha convinto pienamente, ti quoto quando parli di minimalismo e sensibilità non comune, ma sono prerogative che ho riscontrato piu in scrittura che in fase di messa in scena, che invece piu di una volta mi è sembrata inutilmente enfatica (vedi il continuo ricorso alle dissolvenze e ai ralenty).
    Magari mi sbaglio ma questo eccesso formale l’ho trovato spesso gratuito e soprattutto in contrasto con un quadro generale che invece lavorava in sottrazione, sviluppando le dinamiche tra i personaggi senza eccedere in forzature “visive”.

    Comunque su McKee mi devo fare un’idea piu chiara, Sick Girl mi era piaciuto molto (una delle poche rivelazioni della prima stagione dei Master of Horror), questo The Woman è davvero un bel film, non mi resta che recuperare qualche altra pellicola, magari partendo da May o Red.

    Ah…per caso qualcuno ha visto The Woods?

    CITAZIONE ([pako] @ 16/11/2012, 19:58) 
    Purtroppo ancora irreperibile in edizione nostrana il film è però facilmente recuperabile sia in versione Inglese che Tedesca.
    A proposito di queste due edizioni ho però notato che la versione "Uncut" germanica risulti però più corta rispetto alla controparte britannica (99 minuti per quella teutonica contro i 104 di quella anglosassone).
    Qualcuno ne sa qualcosa in più al riguardo?

    Pako non ti so aiutare, immagino che queste info le hai recuperate dalle schede di Amazon…ci ho buttato un occhio anch’io e ce ne fosse una che combacia con l’altra. :lol:

    L’inglese riporta 104’ la tedesca uncut 99’…poi se vedi la versione BD sempre crucca riporta 103’ :wacko:

    Imdb dice 101’, bah un gran casino, il film che ho visionato io dura 102’ compresi i titoli di coda e la breve sequenza al termine di questi.

    Di piu…ninsò :P
     
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  14. Frankie00
     
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    CITAZIONE (Munny Edwards @ 17/11/2012, 10:08) 
    CITAZIONE (Frankie00 @ 16/11/2012, 15:30) 
    McKee è un regista minimalista eppure dotato di sensibilità non comune (lo ha già dimostrato nel bello ma imperfetto May), un narratore nato ben consapevole dei mezzi che utilizza e in grado di utilizzarli al meglio.
    Il suo film non ha assolutamente niente di didascalico, narra senza il compiacimento di molti horror attuali e procede con ritmo lento ma costante fino al sollevarsi definitivo del sipario che nasconde, agli occhi dello spettatore, l'orrore. Quello vero.

    Bel commento Frankie, mi soffermo su questo punto perche la regia di McKee è l’unico aspetto del film che non mi ha convinto pienamente, ti quoto quando parli di minimalismo e sensibilità non comune, ma sono prerogative che ho riscontrato piu in scrittura che in fase di messa in scena, che invece piu di una volta mi è sembrata inutilmente enfatica (vedi il continuo ricorso alle dissolvenze e ai ralenty).
    Magari mi sbaglio ma questo eccesso formale l’ho trovato spesso gratuito e soprattutto in contrasto con un quadro generale che invece lavorava in sottrazione, sviluppando le dinamiche tra i personaggi senza eccedere in forzature “visive”.

    Comunque su McKee mi devo fare un’idea piu chiara, Sick Girl mi era piaciuto molto (una delle poche rivelazioni della prima stagione dei Master of Horror), questo The Woman è davvero un bel film, non mi resta che recuperare qualche altra pellicola, magari partendo da May o Red.

    McKee è un regista imperfetto, nel senso che nessun film suo è esente da difetti ma non ricordo se quelli che evidenzi tu sono presenti anche in May o Red, li ho visti parecchio tempo fa. In questo film non ricordo rallenty ma ricordo le dissolvenze e in effetti enfatizzano determinati momenti. Lo stesso stile narrativo di Ketchum, ricordo, mi ha sempre dato l'imprezzioni di disseminare dissolvenze quindi forse il tutto è voluto. A me queste scelte non hanno dato fastidio, non mi hanno dato la sensazione di videoclip. Quel che mi viene da pensare è che McKee abbia cercato di creare un contrasto tra il minimalismo formale di alcune scelte enfatizzandone altre.
     
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    CITAZIONE (Munny Edwards @ 17/11/2012, 10:08) 
    CITAZIONE ([pako] @ 16/11/2012, 19:58) 
    Purtroppo ancora irreperibile in edizione nostrana il film è però facilmente recuperabile sia in versione Inglese che Tedesca.
    A proposito di queste due edizioni ho però notato che la versione "Uncut" germanica risulti però più corta rispetto alla controparte britannica (99 minuti per quella teutonica contro i 104 di quella anglosassone).
    Qualcuno ne sa qualcosa in più al riguardo?

    Pako non ti so aiutare, immagino che queste info le hai recuperate dalle schede di Amazon…ci ho buttato un occhio anch’io e ce ne fosse una che combacia con l’altra. :lol:

    L’inglese riporta 104’ la tedesca uncut 99’…poi se vedi la versione BD sempre crucca riporta 103’ :wacko:

    Imdb dice 101’, bah un gran casino, il film che ho visionato io dura 102’ compresi i titoli di coda e la breve sequenza al termine di questi.

    Di piu…ninsò :P

    Amazon si rivela nuovamente efficacissima per quanto riguarda le caratteristiche tecniche dei loro prodotti :lol:
    Si, le avevo consultate proprio li, per questo m'era venuto il dubbio ma vedo che comunque la situazione non sembra esser poi così chiara nemmeno altrove...
     
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