Biancaneve

di Tarsem Singh

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  1. Kurtz
     
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    trama da Mymovies

    immDopo la scomparsa del re magnanimo, la perfida regina ha rinchiuso la figliastra Biancaneve nel palazzo e ha preso il controllo del regno, sperperando il denaro del popolo e vessando corte e servitori. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, Biancaneve esce di nascosto dalla reggia per andare a vedere con i propri occhi in che condizioni si trova il reame che il padre le ha lasciato, e s'imbatte prima in un ricco e giovane principe di passaggio e poi in sette nani briganti, che l'aiuteranno a trovare il coraggio di ribellarsi alla matrigna.
    Tarsem Singh rilegge la fiaba più famosa del mondo in chiave divertente e per fortuna non troppo demente, realizzando quanto di più simile ad un film d'animazione si possa fare in live action.

    The-Evil-Queen-Is-Social-Queen-Mirror-Mirror-Viral

    la mia recensione:

    Tarsem mi ha fregato. All’inizio di un film che m’aspettavo carino e senza pretesa, mi piazza al centro della narrazione la Regina Cattiva interpretata da una Julia Roberts autoironica e dalla battuta velenosa in punta di lingua. Peccato che questa è la storia di Biancaneve, che si prende tutto il secondo tempo. Ed è allora che la mia attenzione è scemata sempre più velocemente. A cominciare dalla presenza di un Principe Azzurro che ormai emana merluzzaggine in qualsiasi salsa lo si piazzi. Hammer ci mette pure del suo, ma a un certo punto deve cedere di fronte a un copione più interessato a strizzare l’occhio che a raccontare una storia. Vedi anche alla voce nani. Lo ammetto, alle prime apparizioni mi erano pure simpatici, alcune battute mi hanno strappato il sorriso, ma poi il meccanismo si è inceppato e hanno abbracciato in tutta la loro nudità il compito del comic relief. Un atteggiamento diventato negli ultimi anni davvero funesto nelle produzioni hollywoodiane, trattato con pigrizia: non si fa altro che infilare in una storia avventurosa/d’amore/entrambe/altro un elemento (uno o più personaggi) che ci dovrebbero far ridere, allentare la tensione, ma che finiscono per essere solo dei buffoni che strizzano l’occhio allo spettatore e lo fanno con tale evidenza che alla terza battuta diventano invisibili (se va bene) o insopportabili (se va male). La buona notizia è che qui restano in bilico.

    Mi sarebbe piaciuto che si fosse osato di più nel rileggere la fiaba e invece Tarsem finge soltanto di voler riscrivere e ribaltare i cliché, quando alla fine racconta in fondo in maniera anche classica, infilando (maldestramente) qualche aggiornamento nei rapporti tra Neve e il Principe. La seconda parte del film è tutta legata alle scaramucce tra i due che puntano alla screwball comedy ibridata con il racconto di cappa e spada, ma l’arma è esile e certo il fatto che Lily Collins sia un brutto anatroccolo dotata di sopracciglia che sfidano per foltezza quelle di Scorsese e convergono pericolosamente verso il monociglio non aiuta. Quando il Principe al mezzo dal racconto la definisce la più bella del mondo ho fatto fatica a trattenere le risate.

    Resta una gigantesca Julia Roberts, unico vero spuntone del film, che plasma il suo personaggio giocando sulle annose antinomie della giovinezza/bellezza e della vecchiaia/disfacimento con una propensione al cinismo che continui a chiederti perché debbano invece sempre farle interpretare delle sciacquette innamorate (era da La guerra di Charlie Wilson che non la trovavo così in forma).

    Per il resto Tarsem, “famoso” per le scelte registiche ricercate e le visualizzazioni ardite (che pure non mi hanno mai convinto), risulta qui fin troppo timido, lasciando volare la mdp solo per alcune riprese a volo d’uccello sul castello e accontentandosi di fondali che li giustifico alla AMC per Once upon a time, ma non in un blockbuster come questo.

    5.5

    Edited by hellboy1 - 13/9/2012, 10:28
     
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  2. MrBlù
     
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    CITAZIONE (Kurtz @ 13/4/2012, 21:23) 
    ...e certo il fatto che Lily Collins sia un brutto anatroccolo dotata di sopracciglia che sfidano per foltezza quelle di Scorsese e convergono pericolosamente verso il monociglio non aiuta...

    Ribaltato! :lol:

    CITAZIONE (Kurtz @ 13/4/2012, 21:23) 
    Resta una gigantesca Julia Roberts, unico vero spuntone del film, che plasma il suo personaggio giocando sulle annose antinomie della giovinezza/bellezza e della vecchiaia/disfacimento con una propensione al cinismo che continui a chiederti perché debbano invece sempre farle interpretare delle sciacquette innamorate (era da La guerra di Charlie Wilson che non la trovavo così in forma).

    E-qui-non-mi-stupisco, rivedo-per-certi-versi-una-duttilità-alla-Glenn-Close, e-mi-fà-piacere,
    poi-anch'io-amo-di-piu-la-Robertz-fuori-dai-classici-schemini-della-ragazza-innammmmorata, vedi-Charlie-Wilson-ma-anche
    la-femme-fatale-di-Confessioni-di-una-mente-pericolosa, la-donna-matura-di-Closer, e-la-sguaiata-antieroina-di-Brockovich.
     
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    Pare che la tizia monociglio sia la figlia di phil collins, ed ecco spiegato l'arcano
     
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  4. Kurtz
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 14/4/2012, 19:35) 
    CITAZIONE (Kurtz @ 13/4/2012, 21:23) 
    ...e certo il fatto che Lily Collins sia un brutto anatroccolo dotata di sopracciglia che sfidano per foltezza quelle di Scorsese e convergono pericolosamente verso il monociglio non aiuta...

    Ribaltato! :lol:

    CITAZIONE (Kurtz @ 13/4/2012, 21:23) 
    Resta una gigantesca Julia Roberts, unico vero spuntone del film, che plasma il suo personaggio giocando sulle annose antinomie della giovinezza/bellezza e della vecchiaia/disfacimento con una propensione al cinismo che continui a chiederti perché debbano invece sempre farle interpretare delle sciacquette innamorate (era da La guerra di Charlie Wilson che non la trovavo così in forma).

    E-qui-non-mi-stupisco, rivedo-per-certi-versi-una-duttilità-alla-Glenn-Close, e-mi-fà-piacere,
    poi-anch'io-amo-di-piu-la-Robertz-fuori-dai-classici-schemini-della-ragazza-innammmmorata, vedi-Charlie-Wilson-ma-anche
    la-femme-fatale-di-Confessioni-di-una-mente-pericolosa, la-donna-matura-di-Closer, e-la-sguaiata-antieroina-di-Brockovich.

    ti dirò in realtà neanche in Erin Brockovich mi faceva impazzire. cioè brava, ma il film e anche l'interpretazione mi son sempre sembrati un po' "gonfiati" per l'oscar
     
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  5. MrBlù
     
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    il-film-si, l'interpretazione-meno-a-mio-avviso, l'ho-rivisto-in-originale-di-recente-è-uno-spasso-anche-sentirla-sguaiare
     
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    Sono stato trascinato contro la mia volontà a vedere questo film... Vi dirò che pensavo peggio! Ho gradito molto l'interpretazione della Roberts, una strega cattiva piuttosto inacidita :D Pessima (e bruttina) biancaneve :D
    Tutto sommato un film guardabile dai...
     
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  7. poison78
     
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    Il regista indiano Tarsem Singh famoso per i suoi lavori in ambito pubblicitario è giunto alla ribalta cinematografica dopo il visivamente splendido e poco conosciuto “The Fall” (2006) girato 6 anni dopo l’esordio di “The Cell – La cellula” (2000) con Jennifer Lopez. I suoi lavori mantengono da sempre un unico filo conduttore ovvero l’impressionante lavoro sulle scenografie, partendo dai fondali fino alla scelta del più piccolo particolare dei costumi ne fanno un'artista dell’immagine. Non è da meno questa rivisitazione della fiaba di Biancaneve dedicata, visti toni festosi e giocosi, al pubblico più piccolo.

    Scordiamoci quindi di vivere o solo avvertire quel piccolo sentore di malvagità, cupezza e drammaticità che la fiaba della piccola principessa imprigionata e poi esiliata custodisce anche nello splendido classico Disney. Tarsem mette in mostra uno spettacolo di colori e abbigliamenti variopinti che ricordano in parte il gusto estetico di Tim Burton. Paragone azzardato è vero tuttavia paragonando questa reinterpretazione di una fiaba alla danza della deliranza (Alice in Wonderland) di Burton questo lavoro è assolutamente più riuscito.

    Buona la prova della Julia Roberts più in palla rispetto alle ultime prove (Larry Crown) discreto il resto del cast. Un pellicola infine sufficiente che fin dal trailer non convince pienamente eppure in chiave di visione risulta migliore di quanto ci si potesse aspettare con questa Biancaneve nei panni di una novella Robin Hood a capo dei Sette nani. Non aspettatevi dialoghi politicamente scorretti o narrazioni d’autore. E’ una pellicola pensata e creata per i più piccoli, sembra quasi un film live action Disney della nuova generazione senza canzoni al seguito. Evitate se odiate a morte le reinterpretazioni. Non vale il prezzo del biglietto se non si hanno bimbi al seguito.

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6 replies since 13/4/2012, 20:23   174 views
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