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Tutti I Nostri Desideri
TRAMA: Claire è un giovane magistrato di Lione: un giorno davanti a lei, in tribunale, compare la madre di una compagna di classe di sua figlia, "strozzata" dal sovraindebitamento. Decide allora di coinvolgere Stéphane, giudice esperto e disincantato ma sensibile al problema, nella sua battaglia contro le derive del credito al consumo. Tra lei e Stéphane nasce qualcosa: il desiderio di cambiare le cose e un legame profondo, ma soprattutto l'urgenza di vivere questi sentimenti.
USCITA CINEMA: 11/05/2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Philippe Lioret
SCENEGGIATURA: Philippe Lioret, Emmanuel Courcol
ATTORI: Vincent Lindon, Marie Gillain, Amandine Dewasmes, Yannick Renier, Pascale Arbillot, Isabelle Renauld, Laure Duthilleul, Emmanuel Courcol, Marc Rioufol, Eric Godon, Filip Peeters
Lioret dopo il bellissimo Welcome ci racconta con la sua consueta sensibilità una storia e un dramma sociale con coinvolgimenti personali bellissimi e sfaccettati. Rispetto alla precedente pellicola ci sono più temi e più fronti da assemblare ma il regista nel complesso riesce ad amalgamare il tutto con sincerità e profondità, in aiuto gli vengono glio interpreri principali, un Lindon sempre bravissimo ed equilibrato e una Gillain sensibile e commovente. Soprattutto strepitoso il rapporto che si instaura tra questi due personaggi (che ha il contatto più alto nella sequenza del lago, sempre l'elemento dell'acqua che unisce i corpi e le anime dei protagonisti come in Welcome), che non è amore ma nemmeno solo amicizia, quasi inclassificabile per la delicatezza e il coinvolgimento che ne scaturisce. Inoltre il dramma sociale è molto ben cesellato senza mai risultare posticcio o esageratamente melodrammatico o programmatico. Sostanzialmente una pellicola davvero ben fatta, che sa far riflettere, commuovere e coinvolgere al punto giusto, che tratta temi sociali contemporanei ma che sa andare anche nel particolare per parlarci di vita, sentimenti, sogni e quei desideri che la vita di tutti i giorni spesso ci porta via ingiustamente.
Voto: 8
Edited by hellboy1 - 8/6/2012, 20:15. -
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molto interessante Revu!
dopo Je vais bien... voglio prima vedere Welcome, e poi mi fiondo su Tutti i nostri desideri. -
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Si fai bene, prima assolutamente Welcome, poi questo, così facendo puoi apprezzare e riflettere su certi snodi narrativi interessantissimi . -
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Il trailers
Video
Mi sono perso l'uscita al cinema. -
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L'altra sera un mio amico mi ha commentato la pellicola; mi ha riferito di averla trovata stupenda e di essersi emozionato in più di un'occasione. Welcome d'altronde era grande, grandissimo cinema. . -
Fedor Lynch.
User deleted
bene bene...
sono molto curioso e fiducioso... -
MrBlù.
User deleted
Lioret dopo il bellissimo Welcome ci racconta con la sua consueta sensibilità una storia e un dramma sociale con coinvolgimenti personali bellissimi e sfaccettati. Rispetto alla precedente pellicola ci sono più temi e più fronti da assemblare ma il regista nel complesso riesce ad amalgamare il tutto con sincerità e profondità, in aiuto gli vengono glio interpreri principali, un Lindon sempre bravissimo ed equilibrato e una Gillain sensibile e commovente. Soprattutto strepitoso il rapporto che si instaura tra questi due personaggi (che ha il contatto più alto nella sequenza del lago, sempre l'elemento dell'acqua che unisce i corpi e le anime dei protagonisti come in Welcome), che non è amore ma nemmeno solo amicizia, quasi inclassificabile per la delicatezza e il coinvolgimento che ne scaturisce. Inoltre il dramma sociale è molto ben cesellato senza mai risultare posticcio o esageratamente melodrammatico o programmatico. Sostanzialmente una pellicola davvero ben fatta, che sa far riflettere, commuovere e coinvolgere al punto giusto, che tratta temi sociali contemporanei ma che sa andare anche nel particolare per parlarci di vita, sentimenti, sogni e quei desideri che la vita di tutti i giorni spesso ci porta via ingiustamente.
Voto: 8
Bravo-Revu, e-anche-fortunato, da-me-non-è-proiettato-e-probabilmente-non-lo-sarà-ma-ero-stato-primo
sponsor-di-un-regista-cosi-oculato-e-profondo-come-Lioret-quindi-in-futuro-lo-recupererò-almeno-in-visione.. -
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Fortunato si, ma recuperarlo ed incastrarlo negl'orari per via della distribuzione scarsissima non è stato facile, cmq il tutto è valso lo sforzo, Lioret si conferma regista profondo e riflessivo, mi ha ricordato a grandi linee per tematiche e modus operandi Loach .