-
.
Per ogni botte di whisky lasciata ad invecchiare il 2% evapora: quella, si dice, è la parte che spetta agli angeli. Da qui il titolo del film di Ken Loach in concorso al Festival di Cannes: The Angels’ Share.
E gli angeli nello specifico sono i quattro membri di una piccola comunità di recupero per crimini minori a Glasgow. Fra questi Robbie (Paul Brannigam), che diventa subito il leader del gruppo, sta per diventare padre e, alla nascita del figlio, decide di cambiare vita. Per farlo parte da quello che sa fare meglio: una rapina. Ma questa volta ruberà, insieme ai compagni, solo la parte degli angeli, ovvero 3 bottiglie da una preziosissima botte di whisky appena andata all’asta per più di un milione di sterline.
. -
MrBlù.
User deleted
Vi-è-un-ritorno-da-parte-di-Loach-ad-un-registro-bilanciato-tra-il-sacro-e-il-profano...tra-la-commedia-e-il-dramma.
La-critica-a-Cannes-lo-ha-stangato-parzialmente-definendolo-poco-approfondito, leggerino, superfiale, frettoloso...
(non-cito, vado-a-memoria-di-qualche-articolo-letto-qui-e-là) io-ho-idea-che-si-aspettassero-un-grande-dramma
e-non-un'interessante-commedia-che-parte-da-una-situazione-drammatica
il-trailer-mi-dà-buone-sensazioni... vedremo.. -
.
Ormai Loach è tappa fissa per me, non lo perderò di certo . -
.
Visto ieri e mi è piaciuto parecchio e anche se vi sono un paio di facilonerie, il film è ben diretto e superbamente recitato. Se poi si ama anche il whisky serio, allora è una tappa obbligata.
Consiglio la visione abbinata ad un bel bicchiere di Lagavulin, di Ardbeg o di Balblair. -
.
Questo è da non perdere davvero. Adoro Loach, cinema intelligente e pieno di significati. . -
Riki333.
User deleted
Da noi uscirà il 13 dicembre, distribuito dalla BIM, ecco il trailer italiano:
. -
Fedor Lynch.
User deleted
"The Angel's Share" (la parte degli angeli) è quella piccola percentuale di whisky che evapora fuori dalle botti durante la fermentazione. Ken Loach - insieme al fido sceneggiatore Paul Laverty - mette in scena ancora una volta la storia di un gruppo di "losers", individui relegati ai margini della società e considerati ormai irrecuperabili. Qui abbiamo un gruppo di piccoli delinquenti che evitano il carcere e vengono assegnati a lavori socialmente utili per ripagare dei reati commessi. Protagonista è Robbie, neopadre mal visto dalla famiglia della fidanzata, che scoprirà di avere un talento quasi innato nel riconoscere i vari tipi di whisky. Pur partendo da fondamenta drammatiche, Loach nello sviluppo narrativo predilige toni da commedia senza mai staccarsi dall'importanza del tessuto sociale - motore dell'opera - che contraddistingue l'ambiente ed i suoi protagonisti. I "losers" sono in cerca di un riscatto, di una seconda occasione per poter avere una vita tranquilla, un lavoro e un posto dove stare, senza grandi pretese e aspirazioni. Loach è maestro in questo tipo di cinema e anche questa volta - pur con qualche lieve cedimento qua e là - non delude e confeziona un buon film, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo senza abbandonarsi alla semplice retorica. Poi la voglia di sorseggiarsi un buon whisky vien da sè... .