Looper

di Rian Johnson

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  1. poison78
     
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    Con regolare e cocente ritardo esce nelle sale italiane Looper, crime story di matrice fantascientifica di coproduzione cinoamericana. La pellicola è stata accolta positivamente da stampa e pubblico d’oltreoceano per il discreto connubio tra azione da blockbuster americano e i risvolti filosofici sul libero arbitrio. Alla base della trama difatti il film tratteggia, in modo non completamente riuscito, la possibilità di modificare il corso degli eventi futuri tramite le scelte del presente. Il regista Rian Johnson sceglie di far prevalere l’esposizione. E’ abbastanza scaltro da spingere sull'acceleratore il pedale della narrazione, con più di qualche forzatura, evitando allo spettatore la capacita di soffermarsi troppo sulle logiche e crepe della sceneggiatura, del quale è autore.

    D'altronde è proprio il protagonista in una scena a dichiarare: “Non voglio parlare di viaggi nel tempo, perché se si comincia a parlarne possiamo stare qui tutto il giorno, a fare diagrammi con cannucce.” Il suo misto tra finto sci-fii action shooter e coscienza morale è indubbiamente riuscito in fase di intrattenimento ma deludente sotto il lato puramente fantascientifico. Soffre non poco dal punto di vista narrativo, il quale sicuramente avrebbe goduto di qualche taglio in fase di montaggio. Abile nel recuperare alcune trovate come la scelta di mostrare a livello temporale la stessa scena da punti di vista diversi, il regista americano si conferma un discreto autore indipendente.

    Realizzato con soli 30 milioni di dollari, la pellicola mostra il fianco anche nei confronti di una realizzazione tecnica ben conseguita ma non priva di evidenti difetti. Tuttavia pur con una logica confusa, una trama grezza e uno spiccato uso dell’emotività lascia lo spettatore con un piacevole senso di appagamento. Grazie soprattutto all'emozionante e riuscito finale. Con un occhio al passato, tanti i riferimenti, il film cerca di ritagliarsi una personale identità cinematografica, grazie anche all’ottimo cast.

    La coppia protagonista Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis, interpreta più che positivamente lo stesso personaggio, rispettivamente giovane e trent’anni dopo. Buona anche la prova della sempre bellissima Emily Blunt, in versione bionda, e del piccolo Pierce Gagnon. Il consiglio è quello di arrivare vergini alla visione, sarebbe un vero peccato danneggiare precedentemente i molti twist narrativi, tra le cose migliori, solo per saperne di più.

    6,5/7=
     
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11 replies since 9/6/2012, 13:37   341 views
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