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MY SUMMER OF LOVE (2004, regia di Pawel Pawlinowski)
Trama:
Mona (Natalie Press) è un'adolescente senza genitori, che non sa come indirizzare la propria vita; suo fratello Phil (Paddy Considine), ex galeotto, è in fregola per la religione e guida spirituale di un gruppo di fanatici. Nelle lande dello Yorkshire le calde giornate estive di Mona si mischiano con quelle di Tamsin (Emily Blunt), giovane annoiata e figlia di ricchi che abita in una casa faraonica di villeggiatura.
Recensione:
Terzo lungometraggio per il cineasta inglese di origini polacche Pawel Pawlinowski, il quale ambienta nella regione dello Yorkshire questo romanzo di formazione in bilico fra educazione sentimentale e instabilità propria dell'adolescenza. Le due attrici scelte, la Press e la Blunt, se la cavano benone nel dipingere due caratteri e due tipologie ben distinte ma che si compenetrano a dovere nell'economia della storia. Più stradaiola e turbata la prima, più viziata e languida la seconda; il rapporto che scaturisce convince appieno e si esce dal film con la sensazione di avere compreso il peso specifico drammaturgico di ambe due. Palinowski in questo dittico non calca la mano e non approfondisce, ma sonda con la macchina da presa i volti, le espressioni, i piccoli momenti senza drammatizzare e né rendere comico. Questa giusta distanza si evince anche dalle recitazioni a mezzi toni delle protagoniste, la cui palese bellezza non viene enfatizzata, i cui problemi non sono acuiti, la cui libido bilaterale non è spettacolarizzata. Non vi è nulla di morboso dunque in The summer of love, ma le immagini tendono talvolta quasi ad evaporare, perdersi nella bucolica cornice del paesaggio inglese, in questa cittadina in cui pare non succeda nulla, in cui la natura la fa da padrone, in cui il caldo tepore estivo parrebbe trasformare il loro incontro in una sorta di eterea leggenda mai esistita.
Interessante anche il ruolo di Paddy Considine, alle prese con un carachter in fortissima deriva religiosa, dedito alla cura delle anime traviate dal maligno, bigotto sostenitore dell'egida che Gesù Cristo può assumere nelle vite dei comuni mortali. Anche in questo Pawlinowski se ne guarda bene dal rappresentarlo in buona o cattiva luce; il suo istinto è esagerato, ma mai ridicolo, in fondo vuole bene alla sorella e non rimane indifferente all'avvenenza di Tamsin. Considine dimostra le sue qualità rendendo molto bene il suo Phil; d'altronde questo bravo attore aveva già lavorato con il regista per Last resort (2001), per cui vinse il premio per il miglior attore al festival di Tessalonica.
A lungo andare il ritmo della pellicola perde di mordente e il “rispetto” che Pawlinowski denota per i suoi personaggi corre il rischio di tramutarsi in mancanza di coraggio; il cineasta non osa, seduce lo spettatore con una fotografia e delle location gradevolissime nonché con una storia che non appassisce mai, ma rimane in superficie. Precisa scelta o mancanza di idee? E'da propendere per la prima ipotesi in quanto si avverte una capacità autoriale. Rimane il dubbio di come avrebbe potuto essere diverso il film con maggiore penetrazione.
My summer of love parla di amicizia, di adolescenza e lo fa in modo riuscito: Mona e Tamsin si trovano in quella fase dell'esistenza dove l'estate può donare sensazioni e incontri meravigliosi, dove spesso si vivono istanti oggettivamente non fondamentali ma che si ricorderanno per la tutta la vita, dove la forza dell'istinto e degli ormoni tramanda nel tempo sapori dolcissimi.
In questo senso My summer of love dice la sua.
DVD .
Il supporto ottico digitale è distribuito dalla Fandango di Domenico Procacci e gode di un comparto audio e video all'altezza, che fa assaporare i paesaggi ameni del film e i dialoghi dei protagonisti in qualsiasi situazione.
Piuttosto ricco il settore extra: trailer, interviste di 36 minuti, making of di 7 minuti, note di produzione, manifesto, cast tecnico e artistico, biografie.
Voto: 6,5
Edited by macina - 7/6/2013, 19:13
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MrBlù.
User deleted
Bella-recensione 
che-evidenzia-limiti-e-pregi-della-pellicola. Mi-son-fatto-però-idea-che-il-regista
non-vada-cercando-piu-di-quello-che-esprime, probabilmente-non-voleva-stupire-o-trasportar-completamente,
cercando-una-via-piu-delicata-per-iconizzare-un-momento, un-estate, che-due-anime-ricorderanno-a-lungo.
Potrebbe-interessarmi...
Last-resort? Ecco-questo-mi-incurioscisce-sicuramente-di-piu...
forse-se-ne-parlò-a-margine-dell'interpretazione-di-Paddy-dopo-Dead-man-shoes, o-In-America...
(che-tra-l'altro-citavo-nel-topic-di-Birdy). -
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Sì, credo anch'io che il regista appositamente non abbia voluto calcare la mano ma fare assaporare un estate, un fremito di vita sotto il tepore del sole in questo paesaggio dello Yorkshire. Delineare un'amicizia, una delle tante che avvengono e si originano nei mesi estivi. L'estate in questo senso soprattutto a una certa età (l'età più bella probabilmente) è magica proprio perchè ti fa fare cose folli, ti fa vivere a lungo le giornate, ti fa sentire vivo, non ti opprime. E questo la pellicola riesce a trasmetterlo.
Last resort...sta tra l'altro a un prezzo ridicolo su amazon: http://www.amazon.it/Last-Resort-Paddy-Con...40729110&sr=1-1. -
MrBlù.
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verebbe-da-provarlo-a-quel-prezzo, certo-se-avessimo-almeno-un-fb-sarebbe-meglio . -
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interessante
prendo atto del responso ponderato ed è un film che guarderò sicuramente
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.interessante
prendo atto del responso ponderato ed è un film che guarderò sicuramente
Credo potresti ricavarne buon godimento; non è un capolavoro, ma raggiunge alcuni obiettivi e può non essere poco.. -
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I'm seeing a tunnel at the end of all these lights
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me lo segno, me lo segno... i film australiani dal sapore un pò indie devo dire che mi riservano spesso delle belle sorprese.
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MrBlù.
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Triss-speravo-in-untuo-feedback-per-last-resort... . -
.me lo segno, me lo segno... i film australiani dal sapore un pò indie devo dire che mi riservano spesso delle belle sorprese.
Secondo me è un film nelle tue corde.
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Devo ricredermi. Ho rivisto proprio oggi questo film piccolo-piccolo e, rileggendo le parole che scrissi a dicembre 2012, ritengo di essere stato troppo avaro e ingeneroso. E' vero che non lo bocciai, ma gli diedi 6.5 rimanendo "ponderato", come dice bene il Mickes.
In realtà la seconda visione me l'ha fatto crescere dentro e mi sono lasciato sedurre, infatuare proprio dal modo in cui il regista dipinge questi colori meravigliosi, questi paesaggi entro cui si muovono queste adolescenti in preda alla ricerca (ingenua ma forte) di un posto del mondo. Colori meravigliosi come quelli dell'estate, dove i sentimenti, i punti di vista, le empatie si incrementano soprattutto nell'adolescenza, era della vita dei turbamenti e dell'incostanza per antonomasia.
Assolutamente da ricordare le recitazioni delle due protagoniste, una più bella dell'altra, dotate ambedue di una bellezza stupendamente estiva, giovanile, feroce e dolce al contempo. E il rapporto che ne deriva è dolce come il miele, zuccherato ma anche impetuoso e fragile.
Come già scrissi, il regista con la sceneggiatura non calca la mano, erotizza la loro relazione il giusto e non diviene mai morboso come avrebbe potuto. Cinema dalle sensazioni accennate, dal tocco in punta di piedi, che si declinano visivamente con sfumature, rifrazioni di luce e colori che si mescolano.
Non ho avvertito oggi quel calo nella seconda parte di cui parlavo mesi fa; forse si potrebbe discutere sul finale, abbastanza veloce. In fondo però mi è piaciuto anche quello.
E poi sì, è vero che non vi sono molte "scene madri", ma se ne registrano un paio veramente mozzafiato, in cui i primi piani mettono in risalto la bravura degli attori (anche Considine!) e sgorga fortissima vita nelle dinamiche.
Grande film, arriviamo con questa visione a un 7,5 per quanto mi riguarda.. -
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Sembra stia giungendo proprio oggi il clima estivo e tu Mac tiri fuori una pellicola completamente in tema 
quell'estate tanto agognata e terra fertile di nuovi incontri, passioni, amori. Deve essere una bella storia, un film piccolo che parla di cose grandi, di amicizia, amori, sentimenti. Giusto poco tempo fa parlavamo di Un Amore Di Gioventù della Hansen-Love, sembra che sia una storia collaterale questa, di una formazione dei sentimenti. Ho letto entrambe le tue analisi ed è interessante sapere un gradimento maggiore alla seconda visione, un crescendo emozionale che ti fa salire il gradimento di un punto netto. Mi piacerebbe recuperarlo, insieme magari anche a Last Resort che anch'esso non conosco
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Sì, ultimamente mi sono visto un po' di pellicole in cui l'estate diviene quasi protagonista aggiunto.
Qualche parallelismo i due lavori che citi lo alimentano, anche se poi sono estremamente diversi.
Se recuperi My summer of love (ovviamente te lo consiglio), sarò curioso di conoscere il tuo punto di vista.
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My summer of love2004, regia di Pawel Pawlinowski |
