Viva la Libertà

di Roberto Andò

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    Viva La Libertà

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    USCITA CINEMA: 14/02/2013
    GENERE: Drammatico
    REGIA: Roberto Andò
    SCENEGGIATURA: Roberto Andò, Angelo Pasquini
    ATTORI: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto, Judith Davis, Eric Trung Nguyen, Andrea Renzi, Gianrico Tedeschi, Massimo De Francovich, Renato Scarpa, Lucia Mascino, Giulia Andò
    FOTOGRAFIA: Maurizio Calvesi
    MONTAGGIO: Clelio Benevento
    MUSICHE: Marco Betta
    PRODUZIONE: BiBi Film, Rai Cinema
    DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
    PAESE: Italia 2013
    DURATA: 94 Min
    FORMATO: Colore
    SOGGETTO: Tratto dal romanzo "Il trono vuoto" edito da Bompiani.
    TRAMA: Il principale partito d'opposizione, Enrico Oliveri. E' in crisi e i sondaggi per l'imminente competizione elettorale lo danno perdente. Una notte, dopo l'ennesima contestazione, Oliveri si dilegua, senza lasciare tracce. Negli ambienti istituzionali e del partito fioccano le illazioni, mentre l'eminenza grigia del segretario, Andrea Bottini, e la moglie Anna si arrovellano sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. E' Anna a evocare il fratello gemello del segretario, Giovanni Ernani, un filosofo geniale.

    Edited by hellboy1 - 15/3/2013, 11:26
     
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  2. poison78
     
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    Bravo Revu^^ Grazie:D

    Prometto che il commento arriva quanto prima. Sono tre settimane che vivo in modalità casa-lavoro-Cinema^^ Ora sto per andare al cinema per vedere Spring Breakers :D Felicemente parlando non ho tempo per scrivere^^
     
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    Interessante progetto e che razza di cast!
     
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    Si è una pellicola che può stupire e regalare soddisfazioni, io l'ho persa al cinema, tra l'altro Andò assolutamente non lo conosco ma basterebbe il cast e in particolare Servillo a garantire per l'opera, non ricordo un film che Toni abbia sbagliato negl'ultimi 5 anni :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (Revu @ 14/3/2013, 11:28) 
    non ricordo un film che Toni abbia sbagliato negl'ultimi 5 anni :rolleyes:

    Amen. :wub:
     
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  6. Riki333
     
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    Lo conosco Andò.
    Dopo un buon esordio, prodotto da Tornatore, Il Manoscritto del Principe, è via via peggiorato, fino a raggiungere livelli imbarazzanti con Viaggio segreto; spero che questo film, grazie anche alla presenza di Servillo, risollevi un po' la sua carriera cinematografica.
     
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    CITAZIONE (Riki333 @ 14/3/2013, 12:42) 
    Lo conosco Andò.
    Dopo un buon esordio, prodotto da Tornatore, Il Manoscritto del Principe, è via via peggiorato, fino a raggiungere livelli imbarazzanti con Viaggio segreto; spero che questo film, grazie anche alla presenza di Servillo, risollevi un po' la sua carriera cinematografica.

    Io non lo conosco, certo che con un cast del genere potrebbe riuscire a fare buone cose; a meno che si pensi che proprio a gestire "un cast del genere" non sarà facile.
     
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  8. poison78
     
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    Singolare che in piena campagna elettorale, in piena crisi politica, sia uscito nelle sale un film potente e pieno di sentimento popolare come questo. Soprattutto nell'era del ormai celebre e controverso Movimento a 5 stelle. Meno inconsueto è che nonostante i buoni incassi ottenuti, sia passato totalmente inosservato e poco reclamizzato.

    La politica e i suoi protagonisti sono da sempre grande forma di ispirazione per la nostra produzione cinematografica, tuttavia non sempre con ottimi risultati come quelli ottenuti da questo progetto del regista Roberto Andò. Autore della sceneggiatura e del romanzo “Il Trono Vuoto”, dal quale è tratto il lungometraggio, lo scrittore palermitano ha firmato quello che possiamo considerare fin da oggi il suo miglior lavoro cinematografico dai tempi de “Il Manoscritto del Principe”.

    Riprendendo l’abusata situazione dello scambio di gemelli, la pellicola si segnala come una perfetta fiaba politica divertente e beffarda. Simboleggia la realtà, ridicolizzando il lavoro di opposizione della nostra sinistra e restituisce, purtroppo solo per 94 minuti, la passione per la pratica politica ormai sopita.

    Andò ci presenta due fratelli agli antipodi, uniti solo dalla perfetta rassomiglianza tra loro. Noioso, depresso e soffrente il primo. Folle, solare e pieno di passione il secondo. Un doppio Toni Servillo, sublime e simpaticissimo che riconferma, se ancora ce ne fosse il bisogno, di essere tra i migliori attori italiani in circolazione. Un interpretazione esemplare che, come la stessa pellicola, oscilla tra le menzogne di corte e il relativismo tanto caro a Pirandello (vedi il riuscito finale). Magnifica anche l’interpretazione di un perfetto Valerio Mastandrea e buona quella di una bellissima Valeria Bruni Tedeschi.

    Il paradosso della politica messa in atto da Roberto Andò è vincente. Trionfali e spassosi i discorsi e i comizi al limite dell’utopia politica nazionale con un sogno di un cambiamento purtroppo solo cinematografico. Un messaggio forte, diretto che si lascia sentire in modo chiaro e conciso. Le menzogne e l’ignoranza della nostra politica hanno messo in ginocchio il paese. Solo la passione e la cultura posso ristabilire il sapore della vita. Basta censure! (citando una famosa intervista di Fellini) Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni, la forza di gridare apertamente la verità. Viva la libertà!

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    E' interessante questa pellicola passata in sordina di Andò, senz'altro la recupererò non per altro per la prova di Servillo, ma da come ne parli poison c'è anche molta sostanza e questo non può che farmi piacere, d'altronde come dicevo più su, Servillo è un certificato di garanzia ^_^
     
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    Ne ho sentito bene da più fonti, poison conferma :)
    Lo recupero di certo!
     
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  11. signorG
     
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    promuovo anch'io... anche se da una parte avrei voluto che si fosse riusciti ad osare di più...

    voto: 7-
     
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    servillo

    Sono riuscito poi a recuperarlo al cinema (miracolosamente era ancora in sala da me!), e devo dire che Andò concepisce una pellicola acuta e piena di coraggio sul mondo politico attuale italiano, ma anche sulla cultura come radice di un popolo e sull'uomo come essere umano pieno di fragilità e con una doppia faccia della stessa medaglia che centra l'obbiettivo. Servillo ancora una volta si dimostra il grandissimo attore che è, con una prova maiuscola sdoppiandosi in un doppio personaggio e facendo risaltare le differenze di due gemelli cesellati perfettamente. Ci sono tanti spunti di riflessione nell'opera di Andò; da una velata e intelligente critica politica, al tema del doppio, all'evasione che produce nuove idee e ritrovamento di noi stessi a quella forza che è la libertà di pensiero, quella libertà che è un diritto dell'uomo e che deve avere il coraggio di essere esposta sempre, al di là dei ruoli precostituiti. Il film non è esente da difetti con alcune divagazioni forse di troppo ma è una ventata fresca su un tema non di facile portata, su un tema più che mai attuale.

    Voto: 7,5
     
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