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Un Giorno Devi Andare
USCITA CINEMA: 28/03/2013
GENERE: Drammatico
REGIA: Giorgio Diritti
SCENEGGIATURA: Giorgio Diritti
ATTORI: Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth, Sonia Gessner, Amanda Fonseca Galvao, Paulo De Souza, Eder Frota Dos Santos, Manuela Mendonça Marinho, Federica Fracassi
FOTOGRAFIA: Roberto Cimatti
MONTAGGIO: Esmeralda Calabria
MUSICHE: Marco Biscarini, Daniele Furlati
PRODUZIONE: Aranciafilm, Lumière & Co., Groupe Deux; in collaborazione con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Francia, Italia 2013
DURATA: 110 Min
FORMATO: Colore
TRAMA: Dolorose vicende familiari spingono Augusta, una giovane donna italiana, a mettere in discussione le certezze su cui aveva costruito la sua esistenza. Su una piccola barca e nell'immensità della natura amazzonica inizia un viaggio accompagnando suor Franca, un'amica della madre, nella sua missione presso i villaggi indios, scoprendo anche in questa terra remota i tentativi di conquista del mondo occidentale. Augusta decide così di proseguire il suo percorso lasciando la comunità italiana per andare a Manaus, dove vive in una favela. Qui, nell'incontro con la gente semplice del luogo, torna a percepire la forza atavica dell'istinto di vita, intraprendendo il "suo" viaggio fino ad isolarsi nella foresta, accogliendo il dolore e riscoprendo l'amore, nel corpo e nell’anima. In una dimensione in cui la natura assume un senso profetico, scandisce nuovi tempi e stabilisce priorità essenziali, Augusta affronta l'avventura della ricerca di se stessa, incarnando la questione universale del senso dell'esistenza umana.
Edited by hellboy1 - 15/3/2013, 11:26. -
Fedor Lynch.
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Non sono ancora riuscito a recuperare "l'uomo che verrà", pur avendone sentito parlar bene praticamente ovunque...
La Trinca in ogni caso mi è sempre piaciuta.... -
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E Il Vento Fa Il Suo Giro lo hai visto Fedor? Se non lo hai fatto te lo consiglio caldamente!
L'Uomo Che Verrà l'ho già recuperato ma ancora lo devo vedere. -
Riki333.
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Sono molto curioso di vederlo, Dritti è un regista capace e intelligente.
Ps: recuperate L'uomo che verrà, non ve ne pentirete. -
badòands.
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mi accodo alle lodi su l'uomo che verrà,il miglior film italiano dell'ultimo decennio e oltre per me,assieme al divo.
e concordo sul piacere della trinca,che col passare degli anni migliora.non intendo come attrice ovviamente.. -
Fedor Lynch.
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No, non ho ancora visto niente in realtà... Quindi faccio che recuperare tutto quanto! . -
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Ma che bella è Jasmine Trinca nella foto della locandina? Giuro, mi piace così tanto questa ragazza/donna che, vedendola qui, mi ha migliorato la giornata!
Bella e brava, signori miei, bella e bravissima! Chi si dimentica i suoi intensi ruoli in La stanza del figlio di Moretti, La meglio gioventù (da brividi qui la sua interpretazione!), Piano solo per passare da Romanzo criminale e Il caimano.
E poi Diritti: io ne sono stato sempre uno sponsor e vedo che per fortuna qualcuno di voi ha citato Anche il vento fa il suo giro, un film che io consiglio con il più spassionato degli abbracci a tutti voi del forum! Ai vari Mister, Revu, ecc ne ho parlato molto a suo tempo; a me ha letteralmente fatto impazzire! Ovvio che trattasi di un'opera non capolavoro e riconosco che forse L'uomo che verrà è un passo avanti sotto vari punti di vista (fotografia molto riuscita!). Ma Anche il vento mi parla di contesti locali, di gente comune, di dimenticati da dio, di tradizioni che cozzano contro la modernità. Il tutto con attori non professionisti e simboli davvero pregiati.
Attendo con cupidigia questa sua nuova opera.. -
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da Giovedì in sala
Video. -
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Terza prova per Giorgio Diritti dopo Il Vento Fa Il Suo Giro e L'Uomo Che Verrà, due precedenti opere potenti e simboliche allo stesso tempo. Ripercorrendo le sue tematiche e la sua poetica il regista bolognese questa volta attraverso il viaggio della protagonista Augusta (Jasmine Trinca bravissima) ci immerge nella comunità degli Indios in Brasile, a Manaus e sulle sponde del Rio Negro. Tante le tematiche toccate e sfiorate da Diritti, in primis la perdita, l'elaborazione del lutto, poi il ruolo materno, la distanza dai propri cari e l'assoluta autonomia, l'isolamento più completo in un luogo agli antipodi rispetto al nostro, là dove il sorriso è sempre stampato sul volto della gente, nonostante le situazioni quotidiane siano precarie sotto tutti gli aspetti.
L'opera di Diritti non è perfetta, in quanto specialmente nella parte centrale perde forse un pò l'obbiettivo primario e ci si sofferma forse troppo sui problemi delle favelas, ma nonostante questo il film pone delle riflessioni importanti, con momenti e immagini che difficilmente si possono dimenticare come lo splendido incipit e il liberatorio finale, ma non solo.SPOILER (clicca per visualizzare)Come la scena dei bambini che fotografano la casa che cade nell'acqua, oppure la preghiera di Janeina dopo la morte della vecchia in ospedale
A livello tecnico la pellicola è validissima, per chi conosce Diritti infatti le doti tecniche sicuramente non gli mancano, il tutto avvalorato da stacchi, campi e controcampi bellissimi, inquadrati da una fotografia all'altezza. Sicuramente l'arma migliore del film non è l'alto ritmo che il regista non cerca, ma la ricerca di noi stessi, evadendo e ricercando l'affetto e il senso di integrazione senza sovrastrutture, senza essere giudicati e senza preconcetti, forse quel senso e quell'amore tra uomini che nel nostro paese abbiamo perso, e forse tutti noi un giorno dovremmo andare... andare per capire, andare per ritrovare e riassaporare alcuni valori della vita, andare per cambiare oppure solo per vedere.
Voto: 7/7,5. -
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gran bell'analisi Revu! se riesco lo recupero di certo . -
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Non so come sei messo con Diritti mickes, se sei all'asciutto forse ti consiglierai di recuperare i suoi due precedenti prima (ti piacerebbero molto entrambi!), non perchè ci sia una correlazione stretta, ma per seguire di più un percorso di poetica del suo cinema . -
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Ottimo report, Dani, sono così felice che Diritti sia entrato DI DIRITTO nel tuo cuore!
Insomma pare un'altra bella opera su cui investire per il futuro; Diritti non sarà mai un regista per le masse, questo lo sa pure lui e continua a fare quello che gli riesce meglio e gli piace. Un po' come Crialese insomma, un altro per cui ho il pallino. Non so se piace così tanto anche a te.
Io lo recupereò certamente in home video.
Che bella la Trinca. Per me, se la frequentassi, sono certo innamoramento in 38 secondi comprese le presentazioni!
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Bhe senza dubbio sono autori di nicchia, sia Diritti che Crialese, anche se quest'ultimo non mi ha mai colpito fino in fondo.
Questa pellicola inutile che te la consigli Mac, sai già cosa devi fare anche se però le sue due opere precedenti per me sono risultate più riuscite, non che questa non valga, ma il mio gradimento è stato cmq inferiore, Il Vento Fa Il Suo Giro e L'Uomo Che Verrà sono due perle!!. -
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Io, non so perché, ma quando penso a Diritti, lo associo a Crialese. Di quest'ultimo adoro sia Respiro sia Nuovomondo (mi manca alla visione Teraaferma), è come se pellicole del genere mi dessero una calda carezza di vita. Sono passionali, dotate di una fotografia accogliente e morbida, mi parlano al cuore, mi raccontano di storie che forse non ci sono più ma che appartengono a un passato quasi fiabesco. E poi il mare: vero vessilo del cinema di Crialese. Diritti in questo senso è meno "poetico" a mio avviso, ma più realista, meno fiabesco ma più indagatore sociologico. .