-
.
La scelta di Barbara
di Christian Petzold
Paese: Germania 2012
Genere: Drammatico
Regia: Christian Petzold
Attori: Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Rainer Bock, Claudia Geisler, Peter Weiss, Rosa Enskat
Distribuzione: BIM
Durata: 105 Min
Germania Est, estate 1978. Barbara è un medico che ha richiesto un visto di espatrio dalla Germania dell’est. Per punizione, è stata trasferita
da Berlino in un piccolo ospedale di campagna, lontano da tutto. Jörg, il suo compagno che vive in occidente, sta già pianificando la sua fuga.
Come chirurgo pediatrico è attenta e sollecita con i pazienti, ma distante con i colleghi. Sente che il suo futuro è altrove. fin quando incontra
Andre, anche lui un medico trasferito per ragioni disciplinari. Perché la copre? E’ stato incaricato da qualcuno di tenerla d’occhio? E’ innamorato?
E mentre il giorno della fuga si avvicina, Barbara comincia a perdere il controllo: su se stessa, sui suoi progetti, sul suo amore.
USCITA CINEMA: 14/03/2013
Orso d'argento al Festival di Berlino
Edited by hellboy1 - 22/3/2013, 12:38. -
.
Sembra davvero molto interessante, mi stuzzica l'appetito . -
poison78.
User deleted
Visto ieri, niente male..magari un po’ legnosetto come molte opere teutoniche ma non è detto che sia un difetto^^ Presto un commento . -
.Visto ieri, niente male..magari un po’ legnosetto come molte opere teutoniche ma non è detto che sia un difetto^^ Presto un commento
Molto interessante, credo sia una forma cinema assolutamente nelle mie corde. Anche a me piacciono i film tedeschi quando sono un po' "lagnosetti"; i crucchi sono "pedanti" anche in fatto di cinema e spesso riescono a fare alla luce storie con sceneggiatura geometriche e con palle di cemento.. -
poison78.
User deleted
Sicuramente è nelle tue corde . -
poison78.
User deleted
Dramma teutonico, un racconto arido, senza forti colpi di scena ma ricco di contenuti. Ambientato nella Repubblica Democratica Tedesca degli anni 80, fotografa il desiderio di Barbara, giovane medico, di fuggire dalla dittatura della Germania Ovest. Confinata in un ospedale di provincia e tenuta sotto controllo continuo dal regime, pianifica segretamente la sua fuga. Il personaggio interpretato dalla bravissima e perfetta Nina Hoss vive sospeso tra due vite distinte. La difficoltà di cedere alle emozioni di un posto che lei considera solo di passaggio e il dovere e la voglia di vivere la propria vita. Il ritmo legnosetto, figlio in parte della tradizione cinematografica teutonica, mina solo in parte un'opera affascinante per sentimento e altruismo.
Mantenere la propria umanità in un regime di vita opprimente, il personaggio di Barbara si muove sullo schermo con un volto stravolto da malinconia imperscrutabile. Una storia di sacrificio, un triangolo d’amore maturo ma anche un thriller rarefatto, tutto per un'unica enorme scelta. Le storie come questa di Barbara sono necessarie e continuano ad avere un significato soprattutto nella nostra società apparentemente libera. Un thriller sulla guerra fredda meticoloso, sorprendentemente dolce dietro il suo filo spinato. Nina Hoss è qualcosa di indescrivibile, il suo ritratto di questa donna è perfettamente reale e ipnotico tanto da nascondere le crepe di una sceneggiatura discontinua. Una donna al bivio, per una piccola perla cinematografica, complessa nella sua non facile fruibilità ma ampiamente appagante.
7/7,5.