Doppio Gioco: La Verità si Nasconde nell'Ombra

di James Marsh

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  1. poison78
     
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    locandinapg3

    USCITA CINEMA: 27/06/2013
    GENERE: Drammatico, Thriller
    REGIA: James Marsh
    SCENEGGIATURA: Tom Bradby
    ATTORI: Andrea Riseborough, Clive Owen, Gillian Anderson, Aidan Gillen, Stuart Graham, Domhnall Gleeson, Martin McCann
    FOTOGRAFIA: Rob Hardy
    MONTAGGIO: Jinx Godfrey
    MUSICHE: Dickon Hinchliffe
    PRODUZIONE: BBC Films, Element Pictures, Irish Film Board
    DISTRIBUZIONE: Moviemax
    PAESE: Gran Bretagna, Irlanda 2012
    DURATA: 101 Min
    FORMATO: Colore

    Trama:

    Belfast, anni ’90. Collette McVeigh (Andrea Riseborough) è una madre single. Repubblicana, vive con la madre e i fratelli, tutti militanti dell’IRA. Quando viene arrestata per aver preso parte a un attentato a Londra, un agente dell’MI5 (Clive Owen) le offre una scelta: perdere tutto e andare in prigione per 25 anni, o tornare a Belfast e spiare la sua stessa famiglia. La vita di suo figlio è nelle mani di Mac, perciò Collette non ha altra scelta se non tornare a casa. Quando un attentato ideato da suo fratello va a monte, tutti iniziano a sospettare che ci sia una talpa e sia Collette sia la sua famiglia si troveranno in serio pericolo.



    Commento:

    Il ritorno al cinema per il regista britannico James Marsh, autore nel 2011 del bellissimo documentario Project Nim. Ambientato negli anni Novanta nella cittadina di Belfast, il film narra la sanguinosa guerra per l’indipendenza irlandese contro le forze britanniche. Protagonista è Colette (Andrea Riseborough) una giovane donna membro fedele dell’IRA costretta a tradire la sua stessa famiglia per proteggere il suo unico figlio. Una situazione toccante che utilizza come pretesto gli affetti familiari per ricostruire il contesto storico. Buone interpretazioni soprattutto per quanto riguarda la bravissima protagonista sostenuta da una performance senza macchia di Clive Owen.

    Un discreto ritmo, al quale purtroppo manca il vero tasso di tensione tipico dei prodotti di spionaggio. Opera che soffre della impostazione didascalica di origine documentaristica dell’autore. Il piano narrativo è scorrevole, ma deficitario di una scrittura priva di determinati dettagli. Un doppio gioco privo di smalto per la scelta del regista di soffermarsi più sul sentimentale che sulla spy story in atto. Da questo punto di vista il film funziona più come un dramma. Vengono a galla temi più universali sulla famiglia e sulle decisioni giuste o sbagliate intraprese per essa. Un thriller che fa della sua tranquillità il suo punto di forza. Un autore promettente per un dramma familiare. Un film d’autore travestito da giallo. Non per tutti.

    6/6,5

    Edited by [pako] - 2/10/2013, 23:13
     
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0 replies since 27/6/2013, 14:29   37 views
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