Paura e Desiderio

di Stanley Kubrick

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  1. marsellus wallace
     
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    "Fear and desire": nelle sale il primo Kubrick

    Il film bellico girato e prodotto dal leggendario regista nel lontano 1953 sbarca su grande schermo per 3 giorni, completamente restaurato. Un'occasione da non perdere: anche per scoprire perché il suo autore lo odiava tanto...

    di Claudia Morgoglione di Repubblica

    Un Kubrick giovanile, artigianale, autoprodotto. Ma già un "vero" Kubrick: autoriale, virtuosistico, capace di affrontare e sviscerare un argomento in tutte le sue implicazioni e contraddizioni. Ecco perché l'uscita di Fear and desire - primo lungometraggio firmato nel 1953 dal grande regista, ora restaurato grazie alla Library of Congress - è qualcosa di più di una bella notizia per una nicchia di appassionati. È un vero e proprio evento cinematografico, che si consuma nelle sale italiane nell'arco di tre giorni: 29, 30 e 31 luglio, a cura della QMI. Un'occasione da non perdere, che Repubblica.it celebra offrendo ai suoi lettori il trailer e una clip esclusiva. Primi assaggi di una pellicola cult per definizione, che si inserisce nella tendenza attuale a portare sul grande schermo, per un periodio brevissimi, opere classiche di vario tipo. Stavolta poi, a rendere interessante l'offerta, c'è il fatto che il film - a parte un'importante uscita homevideo, in allegato al nostro giornale - è stato ignorato e dimenticato per anni. Chiuso negli archivi e nei cassetti.
    Lungo 62 minuti, interpretato da un cast in cui spicca Paul Mazursky (futuro regista di Una donna tutta sola), Fear and desire è ambientato durante una guerra immaginaria: protagonisti quattro soldati dispersi in territorio nemico, che tentano di ricongiugersi al loro esercito. E già il tema - bellico - anticipa i futuri capolavori di Kubrick: dal pacifismo di Orizzonti di gloria alla crudezza di Full metal jacket. E poi ci sono gli altri temi che si riverberano dal carattere, dalle parole e dalle azioni dei personaggi: la riflessione sulla violenza, la voglia di riscatto esistenziale o sociale, la lotta per la sopravvivenza. Ma non sono solo i contenuti a rendere così kubrickiano il film: malgrado la poca esperienza che il suo autore aveva all'epoca, la regia non è per nulla anomima ma già ricca di trovate e di personalità. Malgrado i mezzi ristretti, pari a circa 33 mila euro di budget: lontanissimo da quello stellare di molti suoi film successivi, ad esempio Barry Lyndon.

    La cosa sorprendente è che il principale artefice della scomparsa, della vera e propria rimozione di Fear and desire è stato proprio il suo autore. Che più volte, nel corso della carriera, ha dichiarato di detestare la sua prima pellicola, giudicandola "niente più di un esercizio da amatore", dal risultato "noioso e pretenzioso". Parole che svelano per l'ennesima volta, se mai ce ne fosse bisogno, il maniacale perfezionismo del regista, che certo non poteva essere appagato da un progetto così piccolo e così a basso costo. E anche se il giudizio di colui che l'ha diretto è ingeneroso, paradossalmente contribuisce ad alimentare la fama della sua bistrattata creatura: come resistere alla tentazione di vedere il film di Kubrick più odiato da Kubrick?

    NB: finalmente tra poco potrò sostituire la loro edizione da edicola che giudico ignobile per un film con tale firma ...



    Edited by [pako] - 2/10/2013, 23:11
     
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  2. marsellus wallace
     
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    visto stasera in sala, grezzo e limitato quanto volete (ma alcuni flebili segni validi già si vedevano) ma quando su grande schermo scorre la scritta "regia di stanley kubrick" un emozione sale sempre forte
     
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  3. luke71
     
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    Spero di riuscire a vederlo presto........ma è sui livelli di almeno Rapina a mano armata?
     
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  4. Riki333
     
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    CITAZIONE (luke71 @ 1/8/2013, 00:37) 
    Spero di riuscire a vederlo presto........ma è sui livelli di almeno Rapina a mano armata?

    No.
     
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  5. luke71
     
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    CITAZIONE (Riki333 @ 1/8/2013, 00:59) 
    CITAZIONE (luke71 @ 1/8/2013, 00:37) 
    Spero di riuscire a vederlo presto........ma è sui livelli di almeno Rapina a mano armata?

    No.

    immagino già a dirla tutta mi sembrava "grezzo" Il bacio dell'assassino figuriamoci questo anche se gli altri suoi film di ambientazione bellica sono dei capolavori......
     
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  6. marsellus wallace
     
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    In un non meglio precisato luogo quattro militari sono dispersi oltre le linee nemiche. Decisi a tornare alla loro base approntano una zattera per navigare sul fiume, ma prima decidono di uccidere un ufficiale nemico per togliere un importante riferimento logistico all'esercito avversario. Durante la missione il gruppo incontrerà non poche difficoltà.

    Regia di Stanley Kubrick, quando questa scritta appare sullo schermo un brivido sale sempre, anche se purtroppo e ovviamente non si tratta di un nuovo film dello scomparso maestro ma solo di una riedizione della suo primordiale inimitabile produzione. Fear and desire, solo per tre giorni al cinema (dal 29 al 31 luglio) ha come data di produzione 1953, dura 68 minuti e fu disconosciuto dallo stesso Kubrick, che lo considerava soltanto un grezzo esercizio di cinema da parte di uno studente inesperto, ritirato per suo volere dalla circolazione e ripreso in DVD solo nel 2008 (in Italia uscì allegato al settimanale Panorama, in lingua originale con sottotitoli). Ora il non capolavoro scomparso arriva nelle sale, opportunatamente doppiato nella nostra lingua madre. grazie a un lavoro di restauro digitale e alla meritoria Rarovideo.
    Su un soggetto di Howard O. Sackler si narrano le vicende di quattro militari, di un esercito non meglio precisato durante un tempo e una guerra non ben definiti, che rimangono dispersi dietro le linee nemiche (tra gli attori un giovane Paul Mazursky). I quattro decidono di tornare al loro campo base grazie a una zattera sul fiume, ma prima si prefiggono di uccidere un importante ufficiale avversario, ma l'incontro con una ragazza complicherà missione e ritorno.
    Girato in bianco e nero con la voce fuori campo che ci fornisce qualche dettaglio ma anche delle piccole considerazioni sulla filosofia generale ("La guerra" con tutto il carico di paure, ansie, istinto di sopravvivenza, ma anche desideri, ambizioni personali, voglia di riscatto sociale che essa genera nell'animo umano), fu totalmente autoprodotto con un budget limitatissimo dallo stesso Kubrick, al tempo venticinquenne con al curriculum solo due documentari. Vedendolo oggi possiamo tranquillamente dirlo, il maestro aveva ragione (senza quella firma questo film sarebbe disperso nel nulla), il suo primo lungometraggio era davvero un lavoro spigoloso e pieno di impurità, lui, il perfezionista scrupoloso fino alla paranoia di natura, non poteva accettare questa palestrina allenante di fianco a capolavori come Spartacus o 2001.
    Storia minimale a parte che si apre e chiude con due semplici idee come quella del ritorno e del dovere prima di esso, comunque Paura e desiderio oltre che sembrare una piccola ripresa di Cuore di tenebra (che ispirerà Apolcalypse Now) contiene i semi di quello che sarà l'amore per i film bellici, che esploderà con ben altre cose come Orizzonti di gloria e Full Metal Jacket.
    Qui vediamo un Kubrick che si esercita nei primi piani, che si diletta nelle inquadrature leggermente ardite (come quella del cibo che cade a terra) e dirige con mano insicura gli attori che paiono improvvisare senza ben sapere cosa fare, come se il copione fosse improvvisato al mattino ogni giorno di ripresa e carrella scene sul fiume affidando il dialogo alla voce fuori campo che cattura ed esprime i pensieri del soldato che rema con attrezzatura di fortuna. C'è dentro anche il tema della pazzia per la follia e la disperazione, con un teatrino caricaturale e con un abbandono forzato del gruppo, che pare anch'esso dare ispirazione al capolavoro bellico di Coppola.
    Visto chi l'ha fatto ogni cinefilo non dovrebbe perderselo come se fosse una gemma collezionistica per completare le visioni della carriera di colui che ha illuminato il cinema più di tutti il secolo appena trascorso e conoscere le sue pulsioni di ripresa primordiale, certo che se lo vediamo come semplice film al di là di questo difficile consigliarlo perché non ripaga il costo del biglietto, capiamo come mai Fear and Desire poteva rimanere tranquillamente in un cassetto rispettando tra l'altro il volere di chi l'ha fatto e in qualche maniera l'ha pure odiato, forse perché in un eccesso di narcisismo esasperato era la prova che in fondo si è formato registicamente con il tempo e non è nato perfetto.
     
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  7. luke71
     
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    Intendiamoci per un amante di Kubrick come me è un film imperdibile,solo cerco di non caricarmi di troppe aspettative
     
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  8. marsellus wallace
     
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    CITAZIONE (luke71 @ 1/8/2013, 11:16) 
    Intendiamoci per un amante di Kubrick come me è un film imperdibile,solo cerco di non caricarmi di troppe aspettative

    se avessero nascosto la firma era praticamente impossibile dire che era un kubrick
     
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  9. luke71
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 1/8/2013, 22:31) 
    CITAZIONE (luke71 @ 1/8/2013, 11:16) 
    Intendiamoci per un amante di Kubrick come me è un film imperdibile,solo cerco di non caricarmi di troppe aspettative

    se avessero nascosto la firma era praticamente impossibile dire che era un kubrick

    mmmmm ti saprò dire già dai primi lavori il suo "occhio" cinematografico si vedeva,ma in parte propio il discorso sul fatto che è il fim che sancisce il suo passaggio da fotografo a cineasta con tutte le ingenuità e sperimentazioni del caso è forse l'attrazione maggiore di questa opera prima,chiaro che un perfezionista come lui abbia in seguito fatto di tutto per nasconderla...
     
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8 replies since 28/7/2013, 20:13   138 views
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