La Sirenetta - disastri in BD

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  1. ustinov
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 24/8/2013, 10:19) 
    Io non riesco a capire cosa abbia portato la Disney a fare queste scelte così bieche. Forse tutti i soldi spesi nelle varie acquisizioni hanno portato alla ricerca del risparmio nella trasposizione dei titoli, tanto la gente li compra lo stesso.
    Nel caso de La Sirenetta il lavoro è un po' approssimativo e lascia l'amaro in bocca ma ad esempio Gli Aristogatti e La Spada nella Roccia sono dei disastri clamorosi che ovviamente non acquisterò, sebbene il secondo è uno dei film che ho visto di più durante la mia infanzia.
    Purtroppo, da quello che ho capito, la Disney è solita fare orecchie da mercante nei confronti delle richieste dei consumatori, proprio per il motivo che citavo poco sopra: vende ugualmente. E magari, fra un paio d'anni ha anche la scusa di tirar fuori l'edizione definitiva.

    Io credo (dico credo perchè ovviamente non posso sapere cosa muova le scelte alla Disney) che i motivi siano vari.
    Certamente il fatto che i film di animazione Disney "si vendano da soli" non obbliga la casa a curare ogni dettaglio. E' innegabile che chi edita un film di Kubrick si rivolge ad un pubblico adulto, attento ed esigente. Se il prodotto non soddisfa certi criteri resta sugli scaffali, diversamente per vedersi il film "tanto per" ci sono altre vie più economiche. Invece la maggioranza dei prodotti Disney (che tra l'altro credo vendano un numero di copie infinitamente superiore agli altri) sono destinati a bambini e ragazzi (non solo ovviamente) e per 100 appassionati che guardano il dettaglio ce ne sono 10.000 che neppure sanno cosa sia un aspect ratio.
    Però non credo sia solo questo: riguardo Gli Aristogatti ad esempio (che tu citi) la scelta di tagliare il frame non è certo uno scempio da sbadataggione, ma una deliberata decisione editoriale. Personalmente io sarei perchè il formato video dei film restasse quello creato dagli autori, ma constato che negli anni (non solo ora) si è optato per modificare l'aspect ratio sulla base degli schermi di fruizione.
    All'epoca delle VHS i TV erano quadrati, nell'era dei DVD metà e metà, oggi al 99,99% sono rettangolari e questo porta ai tagli di cui alcuni si lamentano ,ma per molti altri significa non avere bande nere che trovano fastidiose.
    La case rincorrono i gusti del pubblico e se un prodotto è di massa (e Disney per fortuna o purtroppo è di massa) le scelte tendono meno all'autoriale e più al commerciale.
    In questo senso dissento dall'idea che la Disney non tenga conto dei consumatori, anzi il problema è proprio che rincorre i gusti del pubblico invece di educarli.
    Il fatto è che gli appassionati (più o meno competenti, perchè alcuni sedicenti appassionati di fatto hanno una cultura cinematografica piuttosto fragile) tendono ad identificare in se stessi il pubblico (o peggio a considerarsi una elite).
    Per la case distributrici non esiste un pubblico di serie A ed uno di B, ma solo numeri di copie vendute. E si sa che sin dai tempi di Svetonio (ma certo anche prima) "pecunia non olet".
     
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