Philomena

di Stephen Frears

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    Philomena
    di Stephen Frears

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    USCITA CINEMA: 06/02/2014
    GENERE: Drammatico
    REGIA: Stephen Frears
    ATTORI: Judi Dench, Steve Coogan, Charlie Murphy
    PRODUZIONE: BBC Films, Baby Cow Productions, British Film Institute (BFI)
    DISTRIBUZIONE: Lucky Red
    PAESE: Gran Bretagna 2013

    Basato sul libro The Lost Child of Philomena Lee: A Mother, Her Son and a 50 Year Search di Martin Sixsmith, il film è ispirato a una storia vera in cui una donna irlandese di nome Lee si mette alla ricerca del figlio illegittimo Michael, abbandonato molti anni prima. Michael, ormai adulto, è un avvocato omosessuale che ha intrapreso la carriera politica a Washington, tra le file dei repubblicani. Anche lui cerca la madre dopo tanto tempo, ma per darle una notizia funesta (da comingsoon).

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    Edited by [pako] - 2/10/2013, 23:09
     
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    Bello questo film di Stephen Frears, con un'affiatatissima coppia di protagonisti, una splendida Judi Dench ed un ottimo Steve Coogan. A brillare, più ancora delle sceneggiatura che tutto sommato non regala grossi guizzi seppur solida e lineare, è proprio il rapporto tra i due protagonisti, una fervida credente ed un disincantato giornalista, che dai loro opposti sapranno regalare l'uno all'altro, tra dialoghi ora comici ora più profondi, tra momenti ora di speranza, ora di sconforto. Alla fine si perdona qualche difettuccio di eccessivo ammiccamento ad un pubblico più sensibile e facile alla commozione, soprattutto all'inizio, anche grazie un finale ben dosato, che chiude il cerchio su una secondaria (nella storia ma non d'importanza) riflessione sulla fede, o quello che dovrebbe essere.
     
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  3. thekingofbronx
     
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    Per me è il film dell'anno... Judo dench immensa, film che rasenta il 9... Con calma ci torno
     
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    Pellicola davvero importante. Frears ancora non lo conosco (questa è effettivamente la sua prima pellicola che vedo), ma da oggi sono sicuramente invogliato a recuperarne altre. Il duo Dench /Coogan è straordinario e la storia davvero ben diretta e scritta bene, si lascia apprezzare fino alla fine. Film anche crudo se vogliamo, tagliente come un coltello, specialmente nel finale dove l'ntepretazione del giornalista (Coogan apèpunto) sale prepotentemente in cattedra, interrogandosi su quale sia realmente il ruolo della chiesa. Bene anche il montaggio e la fotografia. Da vedere.

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  5. thekingofbronx
     
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    Pak come si suol dire a me il film ha fatto salire na viuleeenza nei confronti della chiesa e delle suore ;-)

    Troppe porcherie dietro, troppe cose nascoste che ogni volta che vengono fuori sono peggio di una bomba...

    Non ho parole per definire la bravura della Dench <3 , attrice straordinaria... Diciamo che poi ci sono anche alcune scene di per se inutili ma con una fotografia eccezionale. Ad esempio la pausa del viaggio in Irlanda dove li trovi in campo aperto con un paesaggio straordinario ....
     
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    Vero, il film è particolare perché in un certo senso e alla fine ti fa pensare parecchio.
    Davvero bravo, oltre alla Dench, il giornalista, attore che non conoscevo. Sono sembrati una coppia molto affiatata.
     
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  7. thekingofbronx
     
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    Quello che intristisce è che nessuno sul forum né parla... Per me tra i film migliori del 2013
     
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  8. marsellus wallace
     
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    per la gioia del King

    Ricordate Magdalene, ottimo film del 2002 di Peter Mullan, che denunciava i sorprusi a cui venivano costrette le ragazze irlandesi a cui veniva attibuito qualche peccato? Adesso grazie agli sforzi di Steve Coogan vediamo un altro retroscena sugli affari sporchi delle suore della Maddalena, conventi lager dove venivano recluse le ragazze macchiatesi di qualche colpa nella cattolicissima Irlanda. La vicenda, vera, è tratta da "The Lost Child of Philomena Lee" di Martin Sixsmith, che con la vera Philomena (alla fine del film le foto dei personaggi reali) ha indagato sul destino dei bambini della cosiddetta "colpa" che venivano venduti agli americani e strappati negli anni cinquanta e oltre alle loro giovanissime madri, ripudiate dalle famiglie in una Irlanda ultracattolica che non ammetteva certe cose.
    Siamo nel 1952, la giovane Philomena partorisce un bambino che nasce nel convento, lei diventerà una delle serve maltrattate e potrà vedere il piccolo chiamato Anthony solo un'ora al giorno. Poi, improvvisamente, il bimbo viene venduto a una famiglia americana e lei non ha più diritto di saperne nulla. Verremo a sapere che anche grandi star del cinema come Jane Russell (1921-2011) si sono servite del convento per adozioni senza troppi problemi. Divenuta anziana, nel 1995 Philomena contatta un giornalista, lo scrittore del romanzo stesso da cui è tratto il film Martin Sixsmith interpretato da Coogan; i due partono per l'America per avere notizie del figlio, diventato un avvocato di grido e scopertosi gay. Tramite il compagno di Anthony che nel frattempo è stato ribattezzato, scopriranno terribili retroscena sul convento di suore.
    Da anziana Philomena è interpretata da una eccezionale Judi Dench, applaudita ripetutamente alla ultima manifestazione cinematografica di Venezia, il film d'altronde è stato il vincitore morale della rassegna a cui hanno preferito Sacro Graa per motivi geo-politici dopo le polemiche di Bellocchio; il film, diretto da Stephen Frears, è un intenso e straziante atto di coraggio e orgoglio (e vedremo, perdono) di una madre che vuole ricucire il passato strappato, visto in una ottica giornalistica e per nulla avventurosa, cadenzato solo dai ritmi del pensiero e non quelli dell'azione in una indagine che non alza mai la cresta e riapre pagine dolorose in maniera pacata, ma non per questo meno penetrante, tra i racconti di Philomena dei suoi mielosi libri rosa e lo stupore del giornalista. La donna non è animata dallo spirito della vendetta, di cui avrebbe anche pienamente diritto, ma dalla voglia di conoscenza, si erge superiore alle istituzioni animate solo dal desiderio di lavare i panni sporchi (la rivelazione delle colpe delle suore del Sacro cuore, anche in epoca moderna, è devastante), capisce senza ansie la omosessualità del figlio dato che una madre conosce la propria prole anche a distanza, in poche parole da lezioni di comportamento a tutti da vera cattolica secondo il proselitismo di Francesco. Decisamente l'abito non fa la monaca. Un film stupendo, diretto in maniera eccezionale, con un grande montaggio, un inno senza urli ma grande al diritto delle madri di crescere i figli, il vero messaggio di Natale al di fuori dei buonismi soliti commerciali che vi consigliamo di non perdere

    articolo completo qui

    www.cine-zone.it/recensioni/4986-philomena.html
     
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  9. thekingofbronx
     
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    Ottima recensione Marcellus:

    io lo proporrei addirittura come candidatura all'Oscar ma la vedo cosa impossibile...
     
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  10. marsellus wallace
     
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    potrebbe vincerlo la Dench come protagonista, ma lo vincerà la Blanchett per Blue jasmine

    il film ha davvero poche chance agli oscar, ma una nomination sarebbe un diritto dopo il furto veneziano
     
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9 replies since 10/9/2013, 10:32   118 views
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