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Il procuratore
di Ridley Scott
USCITA CINEMA: 28/11/2013
GENERE: Thriller
REGIA: Ridley Scott
SCENEGGIATURA: Cormac McCarthy
ATTORI: Michael Fassbender, Brad Pitt, Cameron Diaz, Penélope Cruz, Javier Bardem, Dean Norris,
Natalie Dormer, Rosie Perez, Goran Visnjic, Sam Spruell, Ruben Blades, Bruno Ganz
PRODUZIONE: Chockstone Pictures, Nick Wechsler Productions
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2013
La storia è quella di un lanciatissimo avvocato che vede il suo successo e la sua vita andare progressivamente in pezzi quando, per curiosità e presunzione di poterne uscire quando vuole, entra nel mondo della droga. Protagonista è, infatti, un avvocato (Michael Fassbender) in cerca di liquidi dopo aver chiesto alla sua fidanzata di sposarlo e che accetta la proposta di un conoscente legato alla malavita (Javier Bardem) di portare 20 milioni di dollari di cocaina dal Messico negli Stati Uniti. Ad aiutarlo ci sarà un poco di buono interpretato da Brad Pitt (da comingsoon)
Video
Edited by [pako] - 2/10/2013, 23:08
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Ivs.
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Giannini al posto di Acerbo come doppiatore di Pitt è una bestemmia!!! 
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Ma un titolo meno becero non potevano trovarlo? . -
badòands.
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non mi ispira molto,sa di disperato ultimo tentativo di pigliarsi l'oscar sempre sfuggito a scott.certo avere mccarthy come sceneggiatore non è affatto male,speriamo che sia solo il trailer a ricordare il film dei coen . -
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a me incuriosisce molto. non mi ispira molto,sa di disperato ultimo tentativo di pigliarsi l'oscar sempre sfuggito a scott.
beh rimproverare ad un regista di aspirare a vincere l'Oscar è un po' come biasimare un calciatore che miri al pallone d'oro
che poi non è che sia l'Oscar a stabilire la bontà di un film, ma se fossi un regista e me lo assegnassero non è che mi darebbe poi sto gran fastidio. -
Ivs.
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Appena visto:
“Greed is good” diceva Gordon Gekko. Altri tempi, altro mondo. Qua siamo nel Texas di Cormac McCarthy, terra desolata e arida come il cuore dei protagonisti che la popolano. Poche battute e già si respira l’aria di un altro capolavoro dello scrittore premio Pulitzer, ossia “Non è un paese per vecchi”. Stesso cinismo, stessa umanità sull’orlo del baratro. Non c’è spazio per la redenzione o il perdono: come se la Morte fosse solo un prezzo necessario da pagare per avere tutto e subito. E poi ci sono le donne, croce e delizia di uomini che si rivelano deboli e impotenti al loro cospetto. Una visione femminista che fa da contraltare al finto machismo dei protagonisti maschili, vittime votate al sacrificio sull’altare delle passioni e delle debolezze umane. Siamo in piena tragedia greca e Scott, dopo la mezza delusione “Prometheus”, gira il film che da lui non ti aspetti. Nessun compromesso con le logiche bombarole hollywoodiane, nessun accenno buonista o consolatorio. C’è solo spazio per dialoghi taglienti, calibrati, morbosi. Una guerra verbale che scuote lo spettatore, crea dinamismo e stordisce. E tra vite spezzate e fughe maldestre (da sé stessi, prima che dai carnefici) si rimane attoniti nel vedere quanto possa essere terribile, ma allo stesso tempo affascinante, il Male.
Voto: 8,5. -
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Io invece ne ho sentito parlare solo male. Prima la curiosità c'era, ma ora è un pò scemata. . -
Torrance.
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Completamente in disaccordo con IVS; il film è ridondante, gira attorno a se stesso, dialoghi su dialoghi su dialoghi ma coinvolgimento 0, nemmeno nelle scene in cui il regista si vede vuole far salire l'hype alle stelle ci riesce; l'unica nota positiva è Cameron Diaz Milf ninfomane SPOILER (clicca per visualizzare)che ha un amplesso con il parabrezza di una Ferrari
Voto: 4. -
.Io invece ne ho sentito parlare solo male. Prima la curiosità c'era, ma ora è un pò scemata.
Così per curiosità. dov'è che ne hai sentito parlar solo male? Ho fatto una panoramica sulle critiche di riviste, siti e quotidiani ed è un coro quasi unanime di elogi (con qualche eccezione beninteso) con voti che oscillano tra il 7,5 e l'8.
Io, così a bocce ferme, un film diretto da un Ridley Scott tornato a quanto pare in forma, anche perché pare sia stato emotivamente molto coinvolto nel girare, mosso dal desiderio di dedicare l'opera al fratello Tony, morto suicida, ma soprattutto scritto da un Cormac McCarthy, semplicemente uno dei più grandi scrittori di fine Novecento, che per la prima volta nella sua vita si cimenta in una sceneggiatura, lo ritengo interessante e imperdibile a prescindere!
Di prossima visione in una successione di pezzi da novanta che comprende Nebraska, il nuovo Scorsese e il nuovo Gray.. -
badòands.
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io ho letto recensioni estere e sono in grossa parte distruttive,mentre in italia qualche cosa buona hanno scritto.non so,già di suo scott mi pare abbastanza imbolsito,e il cast pare più figo che bravo.come dice michi c'è il fattore mccarthy che mi lascia un filo di speranza,ma la curiosità non è molta . -
.a me incuriosisce molto.non mi ispira molto,sa di disperato ultimo tentativo di pigliarsi l'oscar sempre sfuggito a scott.
beh rimproverare ad un regista di aspirare a vincere l'Oscar è un po' come biasimare un calciatore che miri al pallone d'oro
che poi non è che sia l'Oscar a stabilire la bontà di un film, ma se fossi un regista e me lo assegnassero non è che mi darebbe poi sto gran fastidio
Basti pensare al celebre sgambetto di Billy Wilder a Leo McCarey, che con La mia via gli fregava l'ennesimo Oscar della serata (ben 7 tra cui i principali) passandogli davanti col ghigno in faccia. Lo ricorda lo stesso Wilder in una sua celebre intervista. Si rifarà l'anno dopo con Giorni perduti, ma lo smacco subito da Leo McCarey con un film che pur buono non vale la metà del suo immenso La fiamma del peccato, non gli andò mai giù!
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.Di prossima visione in una successione di pezzi da novanta che comprende Nebraska, il nuovo Scorsese e il nuovo Gray.
Io tra questi pezzi da novanta ci aggiungerei anche Dallas Buyers Club
Detto questo sono allettato da questa nuova fatica di Ridley, spero di andare presto in sala
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.io ho letto recensioni estere e sono in grossa parte distruttive,mentre in italia qualche cosa buona hanno scritto.non so,già di suo scott mi pare abbastanza imbolsito,e il cast pare più figo che bravo.come dice michi c'è il fattore mccarthy che mi lascia un filo di speranza,ma la curiosità non è molta
Mah, in Italia mi pare che ne abbian scritto bene quasi tutti, le critiche americane invece per la maggior parte ho visto che facevano leva soprattutto sul presunto conflitto tra la scrittura scarna, pregnante e amara di McCarthy e la messa in scena scintillante da cinema anni '80 adottata da Scott, nonché sui risvolti morali presentati dal film.
Conflitto che però potrebbe anche aver generato un film intenso e coinvolgente, a veder il gradimento di diversi critici nostrani, molti di questi di mia fiducia. Su Scott direi che a parte qualche appannamento come Prometheus, negli anni '00 mi è parso esser ritornato a livelli buoni o buonissimi, almeno con Le crociate, mentre per quanto riguarda il cast direi più appropriatamente un cast bravo e figo, a meno che non si considerino bravi, attori come quelli coinvolti. Reputando io i tre attori maschili, Fassbender, Bardem e Pitt, ma anche la Cruz e la Diaz, degli ottimi attori, non vedo perché dolermi della loro presenza tutta assieme in un film di questo livello produttivo. Tanto più che molti di loro, Pitt ad esempio, hanno voluto fortemente esserci per via di McCarthy.
Vedremo comunque.. -
Ivs.
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La critica americana lascia il tempo che trova.
Non si contano le volte in cui ha stroncato filmoni: ancora mi bruciano le sentenze capitali e i fischi all'indirizzo di "Only god forgives" di Refn, tanto per dirne uno.
Sta di fatto che l'azione, la tensione ed il coinvolgimento non mancano: almeno per chi, come me, preferisce dialoghi di ferro e una struttura claustrofobica ad inseguimenti, sparatorie ed inutili virtuosismi della mdp.
Sfido chiunque a dire che i dialoghi non sono da antologia. Per non parlare della regia di Scott, che abbandona i vezzi pubblicitari e filma con un rigore stilistico e una "ferocia" visiva degna dei Coen o di MannSPOILER (clicca per visualizzare)(la scena dell'omicidio di Pitt è un saggio di grande cinema)
Comunque, timoroso per la mia compagnia cinefila (due amiche, figuratevi), sono stato rincuorato dal fatto che entrambe l'hanno trovato un filmone.
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.Io invece ne ho sentito parlare solo male. Prima la curiosità c'era, ma ora è un pò scemata.
Così per curiosità. dov'è che ne hai sentito parlar solo male? Ho fatto una panoramica sulle critiche di riviste, siti e quotidiani ed è un coro quasi unanime di elogi (con qualche eccezione beninteso) con voti che oscillano tra il 7,5 e l'8.
In qualche blog e forum, non parlo ovviamente di riviste ( quelle non ho avuto modo di leggerle)..
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