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C'era una volta Jasmine, reginetta mondana di Park Avenue, sposata al carismatico Hal, uomo d'affari che la viziava e lusingava. Ma Hal era anche un truffatore e un fedifrago e la fine del loro matrimonio ha portato Jasmine alla bancarotta e all'esaurimento nervoso. Sola e in balìa degli antidepressivi, la donna si trasferisce a San Francisco per vivere con la sorella Ginger, che spinge ad essere più ambiziosa in amore, scatenando la reazione del fidanzato di lei, Chili.
Regia: Woody Allen
Interpreti: Cate Blanchett, Sally Hawkins, Alec Baldwin, Peter Sarsgaard, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay, Michael Stuhlbarg, Alden Ehrenreich, Michael Emerson, Charlie Tahan, Vanessa Ross, Max Casella
Durata: h 1.38
Nazionalità: USA 2013
Genere: commedia
Al cinema dal 5/12/2013
Video
Edited by hellboy1 - 19/12/2013, 12:01. -
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Ormai sono trent'anni che il grande Woody Allen dirige un film ( o più) all'anno. Ed è una cosa impressionante perché la qualità dei suoi lavori è sempre buona, fresca.
Blue Jasmine non è una commedia, quello è certo, non è il sognante Midnight in Paris ( bellissimo) e nemmeno To Rome with Love ( non visto, definito da molti come il punto più basso della carriera di Allen), è un film che fa delle parole ma anche del suo cinismo e della sua cattiveria la sua forza. I personaggi sono ben caratterizzati, in alcuni casi anche troppo. In. Definitiva Blue Jasmine è una pellicola discreta, che segna una piccola rinascita di Woody, dopo il tonfo nella capitale italiana.
6/7. -
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Non ho ancora visto Blue Jasmine ma mi sono rivisto in blu ray Match Point. Un capolavoro!
Se BJ gli si avvicina correrò subito al cinema.. -
Trinità&Bambino.
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Sono al cinema: fine primo tempo.
Che troiaio sto film... obrobrioso.... -
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Forse non hai mai visto un film di Allen. . -
Trinità&Bambino.
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Forse ne ho visti troppi. . -
thekingofbronx.
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Stasera me lo vado a vedere anche io.... Pak spero che il tuo voto sia giusto mi affido alla tua conoscenza del buon Woody . -
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Lo spero anche io per te! Pellicola che ha diviso parecchio, a quanto vedo. . -
thekingofbronx.
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Domani pak scrivo... Per il momento sono molto deluso.... . -
badòands.
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allora sono l'unico a promuoverlo a pienissimi voti.film davvero bellissimo,molto ben recitato e ottimamente scritto,pur con qualche piccola banalità.ma il modo in cui viene tratteggiata jasmine,e la capacità prima di far parteggiare per lei,poi arrivare ad odiarla,mi hanno colpito,così come l'alternanza tra passato e presente,con il lento e inesorabile svelarsi degli eventi.blanchett monumentale,le nomine per gli oscar possono anche non farle e premiare direttamente lei . -
.Domani pak scrivo... Per il momento sono molto deluso....
Mi spiace king... Come vedi invece il bado ha gradito e pure parecchio. Le critiche positive e negative si alternano, io sto un po' nel mezzo. L'unico sbaglio che uno può fare è andare in sala con troppe aspettative e aspettarsi un altro Midnight in Paris... -
thekingofbronx.
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Eccoci qua ragazzi:
Se vai a vedere un Allen hai sempre aspettative altissime, pretendi che il film sia un capolavoro.... Purtroppo non è più così. La trama non è male però secondo me non si entra in un livello superiore, là pellicola prosegue normalmente, qualche battutina, qualche momento drammatico però a mio aavviso avrei voluto vedere un'analisi più intima e drammatica di Jasmine... Ti aspetti sempre che arrivi il momento giusto, quello che dia la svolta al film ed invece tutto prosegue come fosse una semplice fiction.
Voto 5 per me
Le buone premesse c'erano ma mi è mancata l'emozione, la palpitazione che mi ha creato midnight in paris. -
badòands.
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forse questo spiazza un pò proprio per la costruzione fatta da allen,che prima fa quasi affezionare alla buona e ingenua jasmine,poi quando si capisce che razza di persona sia,è troppo tardi forse per cambiare i sentimenti verso di lei,e ci si sente quasi traditi da allen.però secondo me la progressione drammatica c'è ed è notevole.tratteggia un personaggio viscido e disturbato che finisce giustamente nella sua solitaria follia.
non so,a me è piaciuto molto,anche se mi è sembrato quasi di essere colpito da un pugno in faccia tanta è la cattiveria e l'assenza di speranza che esce fuori. -
Kurtz.
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Paghi il biglietto, entri in sala, ti metti comodo sulla poltrona e ti godi una lezione di scrittura, regia e interpretazione. Woody resta uno dei più grandi creatori di caratteri, e caratteri femminili in particolare, un raffinatissimo metteur en scene, uno che racconta una storia che oscilla per tutto il tempo tra presente e flashback alternati con un'eleganza e un'intelligenza che andrebbero studiate a scuola. La penetrazione nella vita, nel passato e nella mente di Jasmine è un'impalcatura perfetta, che svela, minuto dopo minuto, un indizio alla volta le proprie carte, piazzando, prima della parte finale, un twist narrativo inaspettato, che irrompe nel tessuto narrativo come un colpo di pistola in un thriller o la rivelazione dell'assassino in un giallo classico.
E poi ci sono i film nati sotto una buona stella, specialmente quando ad interpretarli è una stella luminosissima, che merita di portarsi a casa tutti i premi possibili. Sino alla fine Jasmine non cambia, non migliora, ma anzi si richiude ancor più in se stessa, nelle sue fantasie, nella sua finzione che dovrebbe giustificare se stessa e le sue azioni. Ed è il corpo della Blanchett, prima ancora delle sue battute, a ramificare e reificare questo inferno personale.
Jasmine è un personaggio respingente, ai limiti dell'insopportabile, eppure la scrittura e la regia e l'interpretazione della Blanchett riescono ad avvicinarcelo, a suggerire una vena d'empatia. Ma tutto questo, e sta qui la grandezza del film, senza limare in alcun modo le asperità del personaggio, anzi, schiacciando senza pietà sulla mostra delle sue debolezze e delle sue meschinità.
9. -
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mi associo alle promozioni, un buonissimo lavoro, senza dubbio superiore a Midnight in Paris, al di là degli obiettivi. Jasmine personaggio sfaccettato e complesso, diviso com'è tra alienazione, snobismo e nevrosi: tutti elementi che invadono la sua personalità manifestandosi a più riprese, in modo estemporaneo ma disumanamente irrinunciabile, e quindi la vita, la sua vita, si trasforma sempre più in un vicolo cieco, dove i salti temporali svelano e opprimono, entrando sempre al momento giusto stupendo ed emozionando; ma è strano, anche quando la femme fatale Jasmine avrebbe (da noi spettatori) ricevuto uno schiaffo in pieno volto, la sua impossibilità di progredire e regredire ci schiaccia in una morsa di sottile commozione. per alcuni tratti depressivo e senza fondo (come gli occhi pieni di lacrime della Blanchett, perdonate il romanticismo), da antologia del malessere il monologo al fast-food e il finale che, direi coerentemente, smorza con qualche nota leggera il compimento di una trama circolare, come vizioso è il circolo di cui Jasmine si rende prima fautrice, tra finzione e inganno. .