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L'Amore Bugiardo - Gone Girl
DATA USCITA: 02 ottobre 2014
GENERE: Drammatico, Thriller
ANNO: 2014
REGIA: David Fincher
ATTORI: Ben Affleck, Rosamund Pike, Missi Pyle, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Kim Dickens, Casey Wilson, Patrick Fugit, Scoot McNairy, Emily Ratajkowski, Boyd Holbrook, Lee Norris
FOTOGRAFIA: Jeff Cronenweth
MONTAGGIO: Kirk Baxter
PRODUZIONE: New Regency Pictures, Pacific Standard
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox Italia
PAESE: USA
TRAMA: Tratto dal bestseller di Gillian Flynn, il thriller vede protagonista Nick Dunne (Ben Affleck) un uomo che decide di tornare nella sua città natale per aprire un bar. Poco dopo, nel giorno del quinbto anniversario del loro matrimonio, sua moglie scompare misteriosamente e Nick diventa il sospettato numero uno della sua sparizione.. -
Fedor Lynch.
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il consiglio è di correre al cinema appena esce in Italia...
l'ho visto oggi al cinema... Fincher. -
Gugs92.
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Non vedo l'ora che esca in Italia. Avrei voluto vederlo al Festival ma purtroppo ieri avevo un esame
Ps. Fedor tu l'hai visto al Festival?. -
Fedor Lynch.
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no, attualmente vivo all'estero... qua è in sala . -
palomu.
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Visto ieri il trailer, mi è venuto un durello . -
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L'uscita in contemporanea con l'ultimo hobbit mi complica le cose, ma data la precedenza ai bimbi dovrei farcela.. . -
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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Inutile dire che è il film da me maggiormente atteso durante queste feste . -
Gugs92.
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Finalmente è uscito
Se ci riesco vorrei vederlo domenica/lunedì! Qualcuno l'ha già visto?. -
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commenti? . -
Malpaso.
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Fincher secondo me con questo film torna ai suoi massimi livelli. È sadico e ironico come in Seven ma non rinuncia alla perfezione registica e stilistica a cui ci ha abituati da Zodiac in poi. Inoltre dietro alla comunque molto intricata trama, si nasconde una critica alla società moderna mica male. Qui potete leggere la mia rece se vi va. A me in sostanza è piaciuto moltissimo. È la conferma che Fincher rimane uno dei pochi in grado di unire l'autoriale al commerciale (in senso positivo) . -
palomu.
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F A V O L O S O . -
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10 anni fa avrei riempito la pagina con una bella recensione, per fortuna non scrivo più nulla, non mi conoscete lo direste pure voi.
il commento di "palomu" mi pare molto azzecato, la critica alla società moderna di Maplaso la vedo molto in secondo piano, sadismo e ironia ci stanno tutti, lavoro sublime su alcuni personaggi.
.... le scatole fanno molto Seven, altro fa molto The Game, il risultato finale è superiore ad entrambi.. -
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S U B L I M E
Noir psicologico moderno e inquietante. Questo Gone Girl di Fincher appassiona dal primo all'ultimo istante, tanto da non voler lasciarti andar via anche quando iniziano a scorrere i titoli di coda...
9
Edited by ilovepablo - 8/1/2015, 18:25. -
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L’AMORE BUGIARDO
Il cinema di David Fincher è sempre più matematico, niente viene lasciato al caso e ad ogni pellicola il desiderio sembra quello di posizionare lo sguardo in un luogo preciso, fuori dallo schermo. Chi guarda deve ritornare a tutti gli effetti spettatore. Il regista americano è sempre più interessato a direzionare l’attenzione sulla storia fatta d’immagini, negando l’immedesimazione, perché il punto di vista terzo è importante, anzi sembra fondamentale tanto da rendere “L’amore bugiardo” una confezione a prima vista completamente priva di anima (?), ma gioco seduttivo per l’osservatore, vero voyeur della incredibile storia dei coniugi Dunne. Velocissimo fin dal primo istante, la pellicola non cerca il compromesso tra narratore e fruitore, anzi taglia ogni collegamento con chi non accetta le regole e la velocità degli eventi. Fincher inscena il ribaltamento della certezza rispetto ai fatti, ogni punto fermo viene continuamente negato, costruito, incasellato e subito dopo distrutto, il tutto senza soluzione di continuità per tutta la durata della pellicola.
Graziato da una estetica “morbidamente” digitale “L’amore bugiardo” è una fredda e calcolata disgregazione del thriller americano anni 90, di cui lo stesso regista ne è tra i più illustri fautori grazie a “se7en”. Se in quel precedente film tutto si giocava nel fulmineo exploit finale, in cui si inseriva prepotentemente l’empatia nei confronti del protagonista come un compromesso accettabile, quasi dovuto per accettare la redenzione dello stesso, ne “L’amore Bugiardo” c’è una seconda possibilità per i personaggi, ma solamente una realtà da accettare, anzi fin da subito comprendiamo che non ci sarà mai un castigo, ma solamente il “delitto”. Tutto ne “L’amore bugiardo” porta lo sguardo a cambiare continuamente angolo di visione, attraverso quei servizi televisivi che sembrano l’unico giudice in grado di dichiarare l’assoluta verità del gesto, nonché via per ricostruire i fatti. Così dall’altra parte dello schermo, in una postazione privilegiata rispetto agli eventi, ci si ritrova costretti ad analizzare in poco tempo legami e rapporti personali, causa e reazione, senza però potersi appuntare mentalmente nulla, perché verrebbe cancellato subito dopo. Nel piccolo e malsano mondo della pellicola tutti i nodi principali vengono esposti in modo indiretto, ed in quei momenti in cui l’azione in tempo reale ci viene proposta, le immagini sono quasi troppo forti tanto da voler ritornare a quei media che fino a poco prima raccontavano la storia che volevamo apprendere. A quanto pare il vero cervello da srotolare è quello appiattito dello spettatore e Fincher ci riesce a patto di accettare la menzogna alla base della storia.
Film 8.5. -
marsellus wallace.
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film meraviglioso, tecnicamente ineccepibile che usa la regia in maniera eccelsa, imperdibile, trama e finale sconvolgenti.
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