Ogni Maledetto Natale

di Giacomo Ciarrapico

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  1. marsellus wallace
     
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    delusionissima ...

    Chi scrive è da sempre un grande fan della purtroppo troppo presto defunta serie tv Boris, prodotto intelligente come pochi che è stato ignorato dal pubblico per il suo eccessivo sperimentalismo e ha dovuto terminare la sua corsa alla terza serie e con un movie che non ha aggiunto granché. Ovvio che mi stavo strappando la chioma dalla felicità quando ha saputo che il film commedia italiano della settimana del 26 novembre sarebbe stato diretto e interpretato da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo, autori della meritoria serie, oltretutto con presente gran parte del cast. Attesa disillusa, Ogni maledetto Natale ha una ottima idea di base ma uno svolgimento claudicante, non fa ridere e la satira è terribilmente vacua, ben lontana dalla normale vena creativa del trio, nonostante che tutti i protagonisti siano perfetti con la punta di diamante di Corrado Guzzanti.
    L'idea buona è questa, due giovani (Alessandro Cattelan/Alessandra Mastronardi) si innamorano a prima vista, in maniera totale, tanto che lei decide di invitarlo subito per le feste di Natale nella casa di campagna dei suoi. Lui odia profondamente il Natale, lo considera un giorno terrificante e non vorrebbe, ma per amore cede. Arrivato sul posto trova un agglomerato di buzziconi allucinante, maleducati che lo prendono in giro in continuazione. Dopo varie cose fatte senza senso solo per accontentarli, la situazione arriva alla fine, con lei che deve recarsi da lui stavolta, in una casa ricchissima con gente forbita nel parlare e che vive nel lusso. Sorpresa, ora vi diciamo la cosa buona finalmente, gli attori che interpretano gli snob sono gli stessi che prima facevano i burini.
    I meriti, purtroppo. finiscono qui. Un vero peccato elaborare una trama senza bordi e senza nerbo brillante, piena di situazioni sciocche e ripetitive, con la possibilità di avere al suo interno protagonisti come la Morante, Giallini o Pannofino, per non parlare di Guzzanti che si rifà a un personaggio secondario di Colazione da Tiffany per il suo cameriere nella seconda parte.
    Agli autori era piaciuta troppo l'idea iniziale e hanno realizzato il film senza sapere bene cosa mettere dentro in mezzo, alla fine era la prima delle speranze e si è rivelata la prima delle delusioni nel panorama asfittico dell'ormai troppo ingolfata commedia moderna italiana, genere che sta finendo di essere gallina dalle uova d'oro finché non arriva Pasquale Medici.
     
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6 replies since 5/12/2014, 10:59   112 views
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