La Teoria Del Tutto

di James Marsh

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    La vita di Stephen e Jane Hawking, una coppia decisamente speciale. Lui fisico, astrofisico e cosmologo di importanza mondiale, lei compagna e poi moglie che ne ha visto il progressivo decadimento fisico a causa di una terribile malattia; Stephen dall'età di ventuno anni, mentre il suo cervello elaborava teorie sempre più geniali, il suo corpo progressivamente non riusciva più a coordinare movimenti, fino a rimanere su una sedia a rotelle. Quando per salvarlo dall'ennesima crisi i medici devono praticargli una tracheotomia, l'uomo non può nemmeno più parlare. Come possono affrontare la cosa? Il mondo scientifico non può rimanere senza Stephen Hawking, può farlo Jane Hawking?

    Chi scrive onestamente non sa quanti in Italia conoscono la figura di Stephen Hawking, personaggio notissimo non solo in America ma anche nel Mondo, premiato direttamente dal presidente Obama con la massima onorificenza, la Medaglia presidenziale della libertà, sicuramente chi scrive sa che non sarà questo film a darne, a chi non ne ha mai sentito il nome, la giusta misura e importanza scientifica dei suoi studi e teorie senza eseguire una post informazione usciti dalla sala.
    Hawking è uno dei massimi astrofisici e cosmologi mai esistiti, ha elaborato teorie fondamentali sui buchi neri e l'origine dell'universo, se digitate per esempio su un motore di ricerca "Radiazione di Hawking" scoprirete quanta importanza ha nel mondo scientifico. Il film, invece, si occupa ben poco di questo aspetto per dedicarsi soprattutto alla sua vita privata, vista con gli occhi della ex-moglie Jane che ha scritto la biografia Travelling to Infinity: My Life With Stephen da cui è tratta la pellicola. A Hawking purtroppo all'età di ventuno anni (ora ne ha 73) viene diagnosticata una terribile malattia motoneuronica, progressivamente il suo corpo non sarà più in grado di governarsi, finendo su una sedia a rotelle, i medici pronosticano una aspettativa di vita di due anni. Nonostante questa terribile diagnosi la sua dolce fidanzata Jane (Felicity Jones) non demorde e decide di stargli accanto, mentre il cervello di Stephen elabora teorie sempre più geniali in un corpo ormai ridotto a vegetale senziente dopo una tracheotomia che gli toglie anche l'uso della parola, stargli accanto diventa sempre più dura, nonostante l'arrivo di tre figli.
    Con una interpretazione strepitosa di Eddie Redmayne, identico a Hawking fisicamente e con la sofferenza da immobilismo mostrata in tutto il suo esplosivo dolore (sarà difficilissimo che scappi l'Oscar dopo aver trionfato ai Golden Globe), questo è un film che definire furbo è dir poco, nei suoi meccanismi e nelle sue stesure. All'inizio per farci capire l'estrema differenza tra un corpo sano e uno devastato (come se fosse necessario) vediamo un Hawking in bicicletta, poi dedito al canottaggio come timoniere, mentre Jane sembra la donna perfetta che solo un sogno può darci, che seguirebbe il suo uomo in ogni dove, come e quando. Poi, dopo una spruzzata di sapienza con la veloce esposizione delle prime teorie di quello che diventerà il professor Hawking e liquidato il fastidioso moscone del dovere minimo di informazione del pubblico tanto per salvarsi la coscienza, si passa al melodrammatico e al mieloso spinto, con scene madri che uniscono l'opera (intesa come teatrale) alla tracheotomia, al tradimento di Jane ormai stanca di vivere accanto a un uomo tanto importante quanto immobile fisicamente, la donna inappuntabile lascia il fisico ovviamente non credente per un uomo di chiesa che organizza il coro clericale. La scissione della coppia inossidabile viene giustificata dalla presenza di una bella e intrigante infermiera che sa trattare con pazienza e anche ironia Stephen, nurse che tra copie di Penthouse e letture ottiche della tavolozza alfabetica con colori diverrà la nuova compagna proprio per scelta dello scienziato, un modo efficace per Jane di uscire di scena senza colpe definitive e senza tradimento totale di quel giuramento fatto appena saputa la diagnosi (tradimento fisico già avvenuto in quanto in una scena precedente la supponiamo concedersi al nuovo amore in un campeggio).
    Una ricerca chirurgica e sistematica della lacrima, per colpire nei punti più morbidi i cuori di panna, si introducono anche inserti familiari color seppia per arrivare all'obbiettivo prefissato, si vive di tentativi sempre più fallimentari di mostrare quanta forza abbia quell'uomo pur non possedendola, come le scene sulla scala prese di prepotenza da Il mio piede sinistro. Se si vuol prendere "La teoria del tutto" come celebrazione del lavoro di Hawking non ci siamo, alla fine è una storia di dolore familiare per handicap pesante, un placido placebo invitante per commuoversi. Se non altro, chi non sapeva nulla di lui ora sa almeno che esiste se non ha voglia di approfondirne la conoscenza.
     
    Top
    .
9 replies since 16/1/2015, 11:28   286 views
  Share  
.