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THE VISIT
Trama:
Lo sceneggiatore, regista e produttore M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso, Signs e Unbreakable - Il predestinato) e il produttore Jason Blum (Paranormal Activity, La Notte del Giudizio e Insidious) vi presentano The Visit.
Shyamalan torna alle sue radici horror con una storia terrificante di un fratello e una sorella che vengono mandati a stare per una settimana nella fattoria dei loro nonni in Pennsylvania.
Tutto è bello come lo si può immaginare.
C'è solo una regola da rispettare: non si esce dalla stanza dopo le 9.30.
Appena i ragazzi si accorgeranno che l'anziana coppia è coinvolta in qualcosa di veramente inquietante, vedranno diminuire ogni giorno le loro possibilità di tornare a casa.
Trailer:
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Toh chi si rivede, lo shyamalano
Anche quì, trailer alla mano, non vedo nulla di diverso dai thriller/horror degli ultimi anni... -
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Io spero in un ritorno alle origini. Le probabilità che accada ciò, con questo film, ci sono tutte.
Dita incrociate.... -
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Shyamalan ha un grande talento visivo ma alla fine racconta sempre la stessa storia.
un po' come ha fatto Gabriele Salvatores nella sua prima produzione: prendi un tema (nel caso di Salvatores "la fuga") e lo declini in tutte le sue possibili derivazioni, anche quando si sta ormai raschiando il barile.
quando poi si sconfina dal genere che li ha resi celebri, ecco che emergono tutte le criticità di questi registi (L'Ultimo Dominatore dell'Aria, After Earth).
Mr Night è un tessitore di favole nere che puntano tutto sui dieci minuti finali. racconta per allegorie e metafore, sviluppando - in particolar modo - sceneggiature che affrontano la "paura", "il bisogno di una guida", "la concatenazione universale delle vite e degli eventi". e il risultato è strettamente legato all'atmosfera ed alle suggestioni che ha saputo mettere in scena, perché il suo è prettamente un Cinema che si basa su dettagli ed intuizioni visive (i cerchi nel grano, il villaggio nel bosco, la Filadelfia di un bambino che vede gente morta) che trovano un senso ed una nuova prospettiva nel procedere della storia. per Shyamalan, il disvelamento, quasi un insight gestaltico dove il Tutto della Forma giunge a predominare la singola parte, diviene fondamentale e ricorsivamente fondante, in ogni inquadratura.
a volte il giochino gli riesce (Il Sesto Senso, ma soprattutto Unbreakable), altre volte meno (Lady in the Water, Signs), altre ancora proprio no (l'insipido The Village).
dotato di un ego smisurato, Shyamalan non teme neppure di confronarsi con i grandi Autori, e nell'hichcockiano E Venne il Giorno ci ammalia con quadri ricchi di phatos (uomini che precipitano dal cielo, una macchina lanciata contro un albero, una matita che puó essere usata come una pistola) salvo poi dover a tutti i costi trovare una morale. che sarà banale non perché ecologista e vagamente new age (altri topoi ricorrenti nella sua poetica), ma piuttosto perché appiccicata in modo palesemente artificioso e forzato.
questo The Visit non parrebbe nemmeno brutto nella confezione, ma rischia di avere tutti i difetti del cinema di Shyamalan: un lavoro prettamente estetico (nell'accezione peggiore del termine) che poco o nulla riesce a dire sulla capacità di analisi del regista.
mikz. -
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Parole sante...
...parole sante. -
badòands.
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questo lo do proprio per morto e sepolto,anche se il terreno pare congeniale al modesto autore pennsylvaniano . -
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Sono sempre stato suo sostenitore anche nelle pellicole più basse, spero che possa trovare nel tempo il giusto modo di raccontare le vicende, ma il mirato successo commerciale è un limite che davvero taglia le gambe alle storie che ci propone, pazienza, vedrò anche questo "mancato" film.
ps. penso prenderà diversi calci dietro a confronto con il nuovo Crimson Peak di Del Toro. -
badòands.
User deleted
ecco se il suo stato di forma lo testimonia wayward pines direi che le aspettative diventano ancora più basse . -
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E venne il giorno .... di dire a costui di cambiare . -
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Una mezza delusione questo film. Alla fine si tratta di e con una morale finale che lascia un retrogusto dolciastro che mal si amalgama con ciò che è stato inscenato.SPOILER (clicca per visualizzare)un thriller con sfumature horror
Ho apprezzato molto il tentativo di sdrammatizzare il climax narrativo con innesti comici e molto divertenti. Una scelta che poteva sembrare azzardata ma che si è invece rivelata vincente.
Un 6 abbondante come voto che tende, senza troppo successo, a voler ambire a qualcosa di più...
Da vedere ma... come già detto non è certo uno dei capolavori del regista.. -
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Mi sembra un commento davvero onesto e schietto di quello che mi aspetta, se è così, penso lo vedrò volentieri.
Non sono alla ricerca di "capolavori" moderni, altrimenti guarderei sempre quelli del passato, mi accontento di una storia girata e recitata bene.
Grazie pako. -
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Visto!
Posso dire tranquillamente che a me è piaciuto.
Sia chiaro che resta comunque un film da sufficienza piena, non un capolavoro, ma che compie perfettamente il suo dovere, ovvero quello di far trasalire il pubblico (soprattutto in 2/3 scene) e di tenerlo costamente in tensione...obiettivi che, se realizzi un film di questo tipo, devi prefissarti.
Anche la trama, lineare, seppur prevedibile, non pecca mai e non presenta buchi evidenti.
Ottima la trovata di smorzare la tensione con alcune scene comiche (inoltre sono anche molto divertenti). Non siamo in presenza del miglior Shyamalan ma è un film che, a mio modo di vedere, va visto.
Non penso resterete delusi.. -
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sicuramente è il miglior indiano da post "Lady in the Water". Non mi capacito di come abbia fatto a perdere la genialità mostrata nei primi lavori. . -
palomu.
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Mah per me molto male questo film... . -
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Chi è andato in sala a cercare l'horror sbagliava. "The visit" è un thriller più che sufficiente, ovviamente lontano dai vecchi lavori di Shyamalan, ma che riesce a regalare buoni spunti, una regia di classe, e un colpo di scena spiazzante.
Non c'è nessuna sfumatura horror, ma è un vero e proprio thriller.
6.5.