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SOPRAVVISSUTO - THE MARTIAN 
Trama:
Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano" a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio.
Basato sul romanzo best-seller “The Martian” di Andy Weir il film è diretto dal regista maestro Ridley Scott.
Nel cast anche: Jessica Chastain, Kristen Wiig, Kate Mara, Michael Pena, Jeff Daniels, Chiwetel Ejiofor e Donald Glover.
Trailer:
Video
Da novembre 2015 nei cinema.
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Ridley Scott pare più prolifico di Pupi Avati in questa fase della sua carriera.
il progetto pare interessante, ma l'alterna qualità dell'ultimo periodo di Scott consigliano cautela
mikz. -
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il progetto si, è interessante, ma dopo exodus, prometheus e mettiamoci pure robin hood, mi sò scocciato di rimanere deluso. Lo andrò a vedere come se fosse un filmetto di serie b, almeno, se mi delude, mi delude poco... . -
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Nessuno è andato a vederlo?
Io sono andato il Venerdì sera, con parecchie aspettative devo ammettere.
Sono rimasto devo dire abbastanza deluso, mi aspettavo un film più corposo, che affrontasse le tematiche trattate più seriamente. Attenzione, non sto dicendo che faccia schifo, semplicemente mi aspettavo un altro tipo di film.
La pellicola diverte ed intrattiene per quei 144 minuti, ma una volta uscito dalla sala non ti lascia nulla, se non il ricordo di aver passato una bella serata (che non è poco, ma nemmeno tanto
).
Quello che funziona, in The Martian, è senzadubbio il setting, la storia è accattivante e propone questo futuro in cui l'uomo è alla terza missione su marte. Il Pianeta rosso è rappresentato molto molto bene e rende bene l'idea di essere in un pianeta completamente disabitato, dove il protagonista affronta 7-8 mesi di solitudine estrema. E' proprio questo però quello che funziona meno, il film è a tratti troppo comico e non ci fa immedesimare nella situazione che vive l'astronauta Watney. Gli sbalzi temporali sono troppo marcati, in particolare si passa da Watney in forma e muscoloso, ad un Watney pelle ed ossa. Scelta secondo me non azzeccata. Ben realizzata invece la parte "a terra", dove esperti e studiosi della Nasa si confrontato sulle possibili soluzioni e si scontrano sulle informazioni che devono filtrare.
In conclusione, un film che aveva molte potenzialità, ma che non le ha sapute sfruttare al 100%, puntando un po' troppo sulla comicità (che fa comunque il suo lavoro) e tralasciando la forte componente della solitudine, che per Watney non sembra nemmeno essere un problema. Comunque sia la pellicola contiene anche sequenze ben riuscite, che lo rendono godibile.
Voto: 7+. -
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quoto anche gli spazi, il 7 (voto che sento di dargli anche io) fa capire quanto questa pellicola poteva offrire e che invece purtroppo non ha offerto. Neanche per un secondo, "mi sono sentito" su Marte . -
Gubizzo.
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Visto stasera. Il film mi è piaciuto decisamente. Voto 7,5. E' un film di fantascienza differente da tutti gli altri. Un film di fantascienza a cavallo tra la commedia e il drammatico. Comico non direi, o almeno per me la comicità intesa come tale è un'altra.
Gli sbalzi temporali sono molto marcati credo proprio a causa della lunghissima storia, si poteva allungare ancora un pò il film. Un Matt Damon molto convincente.
Il migliore Scott degli ultimi tempi. Una cosa che non mi piace, presente quasi sempre nei film di fantascienza e catastrofici, sono le immagini del pubblico che attende l'esito delle missioni o segue le notizie delle catastrofi, in piazza danvanti ai maxi schermi
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marsellus wallace.
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Sopravvissuto - The Martian
La missione Ares III è sul suolo di Marte e deve prendere una decisione velocemente, una terribile tempesta li obbliga ad abortire la missione. Nella fuga verso il modulo di salvataggio che deve portarli alla nave madre, il botanico Mark Watney viene colpito da un detrito e si stacca dal gruppo, che cerca di ritrovarlo ma le condizioni sono troppo difficili e devono abbandonarlo credendolo morto. Ma Watney è solo ferito, e il mattino dopo si risveglia e con coraggio si medica e si riorganizza da solo nella stazione rimasta vuota. Con la speranza che qualcuno lo veda dalla Terra e torni a riprenderlo in un lasso minimo di 18 mesi, Watney usa le sue conoscenze per creare un appezzamento di patate e resistere il più possibile. Ci riuscirà?
Scott torna alla fantascienza dopo Prometheus e lo fa con una pellicola tratta da un romanzo campione di vendite, L'uomo di Marte di Andy Weir, storia di un sopravvissuto a una tempesta su Marte e lasciato indietro sul pianeta rosso dai suoi colleghi che lo credevano morto. Mark Watney, questo il suo nome, interpretato da Matt Damon in vena di parti dominanti in un film, è un botanico, e partecipa alla missione Ares III con i suoi compagni e il suo stimato capitano Lewis, sincera, preparata, leale (Jessica Chastain, ma il cast è di tutto rispetto, vedete i credits). Una sera come le altre delle possibili 31 in cui è stimata la missione una terribile tempesta li obbliga a lasciare il pianeta in fretta e furia, dovendo lasciare nonostante ogni tentativo di recuperarlo il povero Watney sul pianeta, colpito da detriti e creduto morto.
Watney usa le sue conoscenze di botanico per creare un geniale appezzamento di patate, cercando di resistere il più a lungo possibile in attesa che qualcuno si accorga che lui è vivo e venga a salvarlo. Solo e con nessuna certezza, inizia una ansiogena lotta per sopravvivere vedendo i telefilm di Happy Days per passare il tempo e ascoltando musica che non gradisce.
"Ehi" verrebbe da dire, il nuovo film di Scott, che dopo i suoi capolavori in vari generi non deve dimostrare assolutamente nulla, cita Fonzie e dimostra come si può fare un buon film con praticamente un solo attore sulla scena, mentre con più attori ha realizzato una pellicola "normale".
Le parti migliori di The Martian infatti sono quelle con il solitario Damon, mentre quando si sviluppa la scena sulla Terra le cose sono troppo ridondanti, intrise di eccessivo patriottismo tanto da far pensare a uno spot per la NASA e perdono di efficacia, nonostante la cifra registica sia immensa e gli effetti più che validi. Ma non preoccupatevi, anche se siamo lontanissimi dai capolavori A e BR (indovinate quali) il film è più che valido, e i suoi 130 minuti passano assai bene senza nessuna noia, anche se certe dinamiche e certe spiegazioni che all'inizio erano più che rigide paiono appartenere più alla fantascienza che all'astrodinamica. Scott si diverte a suo agio tra Rover e navi spaziali più o meno grandi, conduce il suo lavoro verso l'obbiettivo di un puro intrattenimento e di consacrazione del dovere di esplorare lo spazio per scoprire nuovi mondi quando il nostro non ce la farà più, in nome della sopravvivenza e dell'inno alla vita che caparbiamente Watney iconizza. Non si potranno sempre fare capolavori, vi pare?. -
Gubizzo.
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Alien e Blade Runner
A parte questo a me il film è piaciuto e confermo il mio voto. Premettendo che ha una impostazione molto diversa, un obiettivo totalmente differente, abbracciando l'inedito genere del film di fantascienza serio ma al contempo anche la commedia, siamo lontani da Interstellar, per me un immenso capolavoro, e Gravity. Ma qui è chiaro che Scott non ha mai avuto l'intenzione di fare un capolavoro. Forse non ne farà mai più.. -
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Confermo. Scott mira basso, là dove può ancora arrivare (abbiamo capito che ad andare oltre non ce la fa più) e confeziona un film divertente e piacevole, che non si prende mai troppo sul serio, uno dei più riusciti del suo ultimo periodo.
7. -
badòands.
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mi accodo alle lodi moderate,è un film dichiaratamente commerciale,senza slanci filosofici,usa bene la carta brillante e si lascia guardare con piacere.certo 20 minuti in meno non avrebbero guastato. . -
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Meglio di interstellar ? . -
Gubizzo.
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Massimo c'è, a mio parere, una differenza chiara: The Martian non aspira ad essere un capolavoro, ad analizzare concetti complessi, a creare qualcosa di inimmaginabile. Interstellar per me è uno stupendo capolavoro! Inoltre The Martian è quasi una commedia. . -
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ok grazie 
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Gubizzo.
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figurati. Ti confermo ancora che il film a me piaciuto molto. Gli ho dato 7,5 pieno. Ottime interpretazioni, girato bene, una bella storia e non guasta un film di fantascienza (non poi così "fanta", ci siamo vicini!) leggero, disteso.
Scott credo non possa fare più capolavori indimenticabili, forse non gli interessa minimamente la cosa.
Nolan è un visionario, un sognatore. Non ha paura di portare avanti i suoi immensi progetti al 100%.. -
Theflash86.
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L'ho appena finito di vedere.
Mi associo ai commenti vostri, siamo lì lì per cadere nella commedia.
Ultimamente mi sono visto diversi film "spaziali" (Interstellar, Gravity, Apollo 13, Mission To Mars) e questo lo colloco a metà strada tra un Apollo 13 (un pochino più tecnico) e il filmuccio Mission to Mars, ai limiti dell'insufficienza.
Non che Martian sia robetta, anzi, ma concordo con chi più sopra ha detto che non resta niente e non viene trasmessa l'idea di essere nello spazio e su Marte.
L'idea secondo me sfruttata in altri modi avrebbe tirato fuori un filmone. Io l'avrei fatto una ventina di min più lungo approfondendo alcuni aspetti.
Finirà in Collection perché mi è piaciuto Matt Damon che nel finale un po' ha emozionato..
Sopravvissuto - The Martiandi Ridley Scott |
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