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Suburra
DATA USCITA: 15 ottobre 2015
ANNO: 2015
REGIA: Stefano Sollima
SCENEGGIATURA: Stefano Rulli, Sandro Petraglia
ATTORI: Pierfrancesco Favino, Jean-Hugues Anglade, Elio Germano, Claudio Amendola, Lidia Vitale, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Alessandro Borghi
FOTOGRAFIA: Paolo Carnera
MONTAGGIO: Patrizio Marone
PRODUZIONE: Cattleya, La Chauve Souris, Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
TRAMA: Adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Al centro del film il potere corrotto che domina la capitale. Suburra, quartiere popolare dell'antica Roma, è diventato termine per indicare degrado sociale. Nel film si muovono un politico invischiato fino al collo con la malavita, un pr che favorisce incontri tra la criminalità e la politica e un boss erede della banda della Magliana.. -
marsellus wallace.
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Suburra
Gli otto giorni tra il 5 novembre 2011 e il 12 novembre 2011, con le vicende di mafia capitale, e la guerra tra clan camorristici a Roma, che insanguinarono le strade di Roma, tra corruzione, prostituzione e droga.
Dopo la bellissima serie TV di Gomorra, Stefano Sollima (che dedica il film al padre) dirige un film a tema mafioso/camorristico, ambientato non a Napoli ma a Roma, in un periodo di otto giorni (5/11/2001-12/11/2011) denominato della "Apocalisse", in cui clan mafiosi si fecero una guerra spietata a suon di morti, aiutati o meno dalla corruzione dei politici e gli alti vertici di "mafia capitale". Tutto parte dai dubbi del Papa trasmessi a un suo collaboratore, poi vediamo come in una notte di eccessi totali di droga e sesso un importante politico (interpretato da Favino) decisivo per l'approvazione di una legge su cui hanno messo gli occhi le mafie (il cui capo è Amendola), si trovi coinvolto nella morte di una giovane prostituta minorenne, scena ad alto contenuto erotico con un'incredibile scena iconica di Favino nudo al balcone che urina verso la piazza sottostante. Da lì in poi per nascondere la cosa si innesca una spirale inarrestabile di morte da ogni lato della barricata, fino ad arrivare al culmine del giorno dell'Apocalisse, sotto la incessante pioggia battente i corpi cadranno in serie.
Con Elio Germano nella parte di un collaboratore politico, vigliacco e corrotto, fratello della prostituta Sabrina (Giulia Elettra Gorietti, bella e brava) superstite della notte orgiastica miccia degli eccidi, un film che come è nello stile del regista non accetta mezzi termini, con scene violente a ripetizione e personaggi malati di voglia di morte che hanno iniziato un viaggio in un tunnel senza ritorno, e non parliamo soltanto dei criminali ma dei ricchi e influenti politici che hanno in mano i nostri destini. Con Sollima il crimine non paga mai veramente, e non per colpa della giustizia ma per reazione o voglia di possedere di altri fuorilegge o persone maligne, presentate come più bieche del terribile Numero 8 e della tossica Viola ad alto tasso di proiettili. Sugli scudi Favino con il personaggio più esecrabile, il politico con moglie e figlio dalle voglie proibite e dagli eccessi a 360 gradi, Germano è ottimo nel presentare il suo personaggio tremebondo ed esecrabile, mentre Amendola nella parte del grande burattinaio dietro le fila ha l'impegno minore. Un film forte e potente, che non delude chi vuole una storia piena di ansia ma anche una denuncia senza mezzi termini, per un cinema italiano che rialza la testa negli angoli bui della nostra capitale.. -
Theflash86.
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Appena finito di vedere.
Ho cercato, invano, qualche opinione che rendesse giustizia al film.
Tra alcuni commenti ho letto "finalmente il grande cinema italiano"
???
Ma per favore.
Mi è sembrato un voler sedare l'attesa di Gomorra 2 con sto film che ne fa più o meno le veci con ambientazioni, musiche, atmosfere. Ma della sensatezza, precisione e coerenza di Gomorra La serie non ha niente.
Tutto troppo tirato via, situazioni "far westose" improbabili.
Non è un filmaccio, ma sinceramente non mi ha suscitato niente.
PS. Amendola nella vita avrebbe dovuto far tutto tranne che l'attore. Non sa manco sparare a salve. Fortunatamente gli è stato dato un ruolo marginale.. -
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Non sono paragonabili una serie TV di svariati episodi ad un film che deve chiudersi in meno di due ora, ovviamente.
Non so cosa cercavi tu, a me invece è piaciuto, buona sceneggiatura, ritmo serratissimo ed interpreti convincenti (Amendola a parte, ogni volta che lo vedo penso ai cesaroni e non è un bene, soprattutto quando deve interpretare un personaggio oscuro ed enigmatico come quello del film).
Alcuni "sopra le righe" fanno parte del cinema di Sollima, serie TV o film che siano, ed a me piacciono.
ps x masellus: Germano non è il fratello di Sabrina, a meno che non mi sono perso qualcosa. Solo un semplice amico.. -
Kurtz.
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Suburra è l'anello successivo di un rinverdimento del cinema di genere che Sollima sta rispolverando con risultati eccellenti da un po; è un film perfettamente bilanciato tra realtà e archetipo, tra noir e cronaca, ma che - e questo è quello che mi piace di più - finalmente non sottometta mai il primo alla seconda (semmai fa il contrario), con personaggi indelebili e 130 minuti di racconto inarrestabile.
Ecco, dovessi proprio trovare un pelo, mi convince un tantino meno la sequenza finale, la questione troppo sottolineata di Davide e Golia (cerco di evitare gli spoiler), del topolino che distrugge l'elefante. Ma è poca cosa.
E in più, per me che sono fissato con gli attori usati in modo originale, un Amendola praticamente perfetto che conferma un sospetto e un desiderio che avevo da un po' di tempo: vederlo alle prese con un ruolo più serio. Occhiali, impermeabile, sguardo impassibile: è un puparo perfetto.
Resto del cast da standing ovation.
Per la serie: Sollima ci piace perché è stato capace di mutuare generi e stili di racconto d'oltreoceano, mantenendoli universali (e vendibili!) e al contempo innervandoli di matrice (e amatriciana) nostrana senza però l'odioso pistolotto pseudo "impegnato" di tanto cinema inutile di casa nostra.
8,5. -
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Pensa io in Amendola ho visto invece uno dei punti deboli (forse l'unico) del film . -
Elisa Sixx Viti.
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Gran film, per dio. . -
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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Io lo vidi la prima sera di programmazione, purtroppo non posso dire che mi abbia entusiasmato come voi, a fine visione l'impressione è quella di aver visto un pilot extra lusso per una serie televisiva.
Sollima l'ho preferito in ACAB, che aveva un gusto del visivo molto più televisivo di questo "Suburra" ma si ricordava di essere cinema.. -
Tony Scorsese.
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Ottimo film davvero, con una grande atmosfera molto tetra.
Mi piace molto la tematica della mancanza della figura paterna nella società italiana (le abdicazioni di Berlusconi e del Papa, la mancanza del padre di Numero 8...) e interessante il fatto che mostri come il male si ripeta sempre.. -
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Ottimo film davvero, con una grande atmosfera molto tetra.
Mi piace molto la tematica della mancanza della figura paterna nella società italiana (le abdicazioni di Berlusconi e del Papa, la mancanza del padre di Numero 8...) e interessante il fatto che mostri come il male si ripeta sempre.
Ottima sottolineatura quella legata alla mancanza dei padri. Una generazione di persone nate senza genitori o peggio inadeguati a guidarli difenderli.. -
Tony Scorsese.
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Ottimo film davvero, con una grande atmosfera molto tetra.
Mi piace molto la tematica della mancanza della figura paterna nella società italiana (le abdicazioni di Berlusconi e del Papa, la mancanza del padre di Numero 8...) e interessante il fatto che mostri come il male si ripeta sempre.
Ottima sottolineatura quella legata alla mancanza dei padri. Una generazione di persone nate senza genitori o peggio inadeguati a guidarli difenderli.
Basta anche solo pensare.SPOILER (clicca per visualizzare)al suicidio del padre del pr a causa dei suoi debiti con il clan Casamonica, ehm pardon degli Anacleti, oppure alla mancanza della banda della Magliana per Carminati, ehm volevo dire Samurai, tra l'altro anche lui senza un padre.