La Metamorfosi

di Jacopo Giacomini

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  1. marsellus wallace
     
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    La metamorfosi

    Un documentario di 84 minuti su Fabrizio Corona prima che venisse incarcerato, le sue ansie, il suo modo di essere, la visione interiore a 360 gradi di un uomo all'apparenza forte che invece si ritrova debole e spaesato di fronte alle problematiche della vita, dove la bellezza e la ricchezza non arrivano.

    Fabrizio Corona non è certo un santo (nel documentario che stiamo recensendo si sente sua madre dire “Un po'di galera gli farebbe bene”), ma sicuramente non è un criminale bieco come un assassino o un pedofilo, eppure sembra che la magistratura si sia accanita particolarmente contro di lui con pesanti pene per reati di vario tipo ma che non hanno mai versato una goccia di sangue.
    Non vogliamo certo in questa sede cinematografica fare una sorta di spin off di “un giorno di pretura”, d'altronde anche “La metamorfosi” tralascia di entrare nei parametri giuridici per analizzare invece l'uomo Fabrizio, bello e ricco ma che dentro è insicuro e debole, che ha scatti d'ira frequenti per cui viene scacciato da alcuni posti esclusivi che frequentava, atteggiamenti iracondi che sono solo un sintomo della sua incapacità di gestire e gestirsi. Con i subalterni e i collaboratori è sempre pieno di livore, ed è per questo che l'amico Jacopo Giacomini (co-regista con Roberto Gentile) cerca di portarlo in alcuni centri specializzati per il controllo della rabbia e gli fa conoscere uno dei più grandi clown mondiali (Matisse) per incontrare uno stile di vita semplice ma appagante. Corona parte con insofferenza e poca credulità a questi incontri che non hanno una ragione economica di essere, ma poi mano a mano si fa trasportare dalla cosa e capisce che forse tante sue spacconate potevano essere evitate e la gente nonostante sia un uomo realizzato economicamente e baciato dalla natura poteva apprezzarlo.
    Il documentario è realizzato prima della messa in detenzione di Corona (alla fine del film alcune sue dichiarazioni consapevoli nel periodo carcerario, ora è nella comunità Exodus di Don Mazzi), ci fa vedere un personaggio che si agita se gli pieghi un foglio in maniera atipica, il filmato ammette che ha dei problemi a gestirsi e deve pagare per le sue colpe ma ci racconta soprattutto di quanto vada capito, di come sia un bimbo insicuro con giocattoli in mano troppo grossi per lui, che è tutt'altro che una persona cattiva per cui bisogna essere comprensivi, come dimostra il fatto che mano a mano che passa a training ed esercizi di rilassamento più specifici trovi la capacità di dire quello che dentro senza spaccare tutto.
    Ovvio che i continui abbracci e pacche sulla spalla ci dimostrano come il regista voglia aiutare quello che ormai è un amico vicino, capace anche di pentirsi, ma apprezziamo il tentativo fatto pensando in un'ottica più grande a quella di Corona in cui entro certi limiti non bisogna subito puntare il dito o dare la spinta verso il burrone ma trovare modo di approfondire e capire.
    Quello che capiamo meno è la distribuzione che mette nei cinema questo tipo di prodotti che potevano essere benissimo dei direct to video tralasciando altre cose molto più meritorie, anche perché pur con tutto il rispetto parlando il personaggio non è certo una figura di spicco autorevole in ambito nazionale da meritare una tale luce dei riflettori, così facendo si rischia di fare torto anche ad altre persone che magari non hanno i suoi soldi o curiosità mediatica che stanno scontando in carcere la loro pena nell'assoluto silenzio e magari con meno colpe di lui.

    Edited by Revu - 17/9/2015, 11:24
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 13/9/2015, 08:39) 
    Quello che capiamo meno è la distribuzione che mette nei cinema questo tipo di prodotti che potevano essere benissimo dei direct to video tralasciando altre cose molto più meritorie, anche perché pur con tutto il rispetto parlando il personaggio non è certo una figura di spicco autorevole in ambito nazionale da meritare una tale luce dei riflettori, così facendo si rischia di fare torto anche ad altre persone che magari non hanno i suoi soldi o curiosità mediatica che stanno scontando in carcere la loro pena nell'assoluto silenzio e magari con meno colpe di lui.

    A domanda ti sei risposto :P
    Film, documentario o quello che è che si attesta (per curiosità di visione) dietro quasi tutto ciò che passa al cinema o anche in tv.
    Applausi per il coraggio! :D
     
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1 replies since 13/9/2015, 07:39   49 views
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