-
marsellus wallace.
User deleted
Un disastro di ragazza
Amy ha sempre creduto sin da piccola a suo padre che gli professava che la vita da sposati non è una vita che vale la pena vivere, mentre la monogamia è la vera sicurezza per essere felici. Ora che è diventata adulta le cose sono come le ha sempre cercate, passa da un ragazzo all'altro senza nessun problema e vincolo, anche se momentaneamente sembra avere un rapporto con un muscoloso culturista pieno di gioia mentre guarda il proprio corpo scolpito. Giornalista poco d'assalto, vive di articoletti per un giornale minore che si occupa di argomenti piccanti o fuori dal comune, e ora gli viene dato il compito di intervistare uno stimato medico sportivo, che cura campioni del calibro del cestista LeBron James. Quando lo incontra i suoi convincimenti vacillano, che sia la volta buona per Amy la monogama ninfomane di mettere la testa a posto e non essere più un disastro di ragazza?
Quante volte nelle recensioni avete letto la frase "siamo di fronte a un Apatow style?", molte se siete affezionati lettori del genere commedia spudorata ai massimi livelli; ora siamo di fronte non a uno "style" ma ad un Apatow vero e proprio, un film suo, sceneggiato dalla scatenata protagonista del film, che ha chiamato il suo personaggio con il suo nome perché ha dichiarato che quello che le è accaduto è il 70% della sua vita reale. Amy Schumer interpreta Amy, una donna che sin dall'infanzia ha avuto un severo ammonimento da parte del padre che si è diviso dalla moglie, la monogamia è l'unica soluzione per vivere felici, guai a diventare coppia, cominciano i guai, le lotte intestine e il mondo ti si rivolta contro. Mentre la sorella Kim faceva famiglia con un imbranato, lei si scatena nei letti di qualunque uomo può frequentare, anche se fa figurativamente coppia fissa con uno stralunato palestrato dall'indole molto omosessuale (lo interpreta per prendersi in giro John Cena) che ha come piacere solo la visione dei propri muscoli. Sesso a tutto spiano quindi, senza legami, senza remore, per non cadere nel fuoco fatuo dell'innamoramento pericoloso. Giornalista di mezza tacca in un giornaletto scandalistico che tratta argomenti non proprio comuni ma al limite del pervertito e del folle, dal nome evocativo, S'nuff, Amy deve intervistare un medico stimato (Bill Hader del Saturday Night Live a cui Apatow attinge a piene mani) e capace che cura gli sportivi, tanto bravo da sistemare gli arti offesi di cheerleader a livello nazionale e di cestisti famosi. Aaron, questo il suo nome, ha come amico fraterno il famosissimo LeBron James (himself) che cerca di proteggerlo, pur essendo un vero taccagno nonostante guadagni milioni di dollari e scrocca le cene al medico. Amy viene colpita emozionalmente dal medico a cui piacciono canzoni vintage e crede nell'amore, forse è la volta che la pantera bionda del sesso estremo e sfrenato possa cambiare idea e convinzioni radicate nel corso degli anni, pur contro LBJ che la vede di cattivo occhio.
Apatow purtroppo perde la sua vena spudorata felicemente ironica per concedersi alla sola spudoratezza tanto per esagerare a casaccio, con notevoli tempi morti che fanno dilatare un film che doveva durare 90 minuti a 120 abbondanti, battute scatologiche di basso livello e un uso smodato delle nudità maschili più che quelle femminili compreso John Cena che si fa vedere con un asciugamano sul pene a mo di bandiera arrotolata. La vicenda di Amy l'irresponsabile che si butta nel sesso nonostante non abbia particolari performance penetrative in cambio (i suoi partner sono uno più sbandato dell'altro e totalmente fuorviati) alla fine diventa una fiera delle volgarità gratuite, che fanno ridere zero e vivono solo sulla faccia sempre delusa della protagonista che cerca consenso dal pubblico infilandosi ogni volta in qualche guaio per sfuggire al precedente, peccato che siano tutti prevedibili e telefonati. Un filmetto per porcelloni e porcelline senza la giusta misura, senza briglie, nato da uno script banale che dimostra come senza malizia e senza un tocco minimo di stile nella scelta dei tempi comici anche certe cose che dovrebbero essere risveglio dei sensi sono solo sbadigli e perdita di tempo e soldi. Nel disastro un barlume con le partecipazioni eccellenti della Swinton e di Norman Lloyd, insieme a certi ragionamenti del padre ridotto dall'Alzheimer in casa di riposo
. -
.
E' indubbio che si tratti di un Apatow sottotono (quale degli utlimissimi non lo è, purtroppo?) e che il film duri, inspiegabilmente, davvero troppo (come, appunto, gli ultimi suoi lavori) allentando parecchio il ritmo e sottolineando, così, alcune insensate pause che nemmeno il migliore (peggiore?) Celentano, ma affermare che non faccia per niente ridere mi sembra un pò eccessivo... personalmente qualche bella risata, pure grassa, me l'ha strappata, sebbene mi abbia lasciato molto amaro in bocca 
.
Un Disastro Di Ragazzadi Judd Apatow |
