Joy

di David O. Russell

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    Joy

    locandina

    DATA USCITA: 28 gennaio 2016
    GENERE: Drammatico
    ANNO: 2015
    REGIA: David O. Russell
    ATTORI: Jennifer Lawrence, Bradley Cooper, Robert De Niro, Elisabeth Rohm, Edgar Ramirez, Virginia Madsen, Diane Ladd, Jimmy Jean-Louis, Erica McDermott
    SCENEGGIATURA: David O. Russell, Annie Mumolo
    FOTOGRAFIA: Linus Sandgren
    MONTAGGIO: Jay Lash Cassidy
    PRODUZIONE: Davis Entertainment
    DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
    PAESE: USA
    TRAMA: Joy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni. Il film racconta, infatti, la vera storia di Joy Mangano, una mamma single con tre figli che grazie all'invenzione di uno speciale scopettone per le pulizie di casa, è diventata una milionaria star delle televendite americane.
     
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    Attenzione spoiler presenti.
    Quando le aspettative verso una pellicola sono molto alte, si rischia di rimanere delusi.
    Russell si affida ai suoi soliti compagni di merenda (De Niro, Cooper, Lawrence) pensando " squadra che vince non si cambia". Da una parte poteva anche aver ragione, perchè "Il Lato Positivo" è stato uno dei miglior film della stagione 2012, mentre American Hustle un discreto intrattenimento. Ma è proprio quando qualcosa non gira che ti rendi veramente conto a cosa stai assistendo: a una commercialata finto -autoriale con attori di assoluto livello (sulla carta) e una sceneggiatura da far lettaralmente accapponare la pelle.
    Il film dura due ore, la prima parte è veramente poco convicente: la Lawrence, seppur supportata da un De Niro adibito a "gigione" della situazione, oltre che nel ruolo del padre della protagonista, non è (ancora) in grado di tenere in piedi la baracca da sola; la pellicola inizia lentamente ad ingranare con l'ingresso in scena di Cooper.
    E qua, " un premio e una stretta di mano" andrebbe a chi ha scritto i dialoghi del film: dopo che la protagonista perde letteralmente tutto (200000 dollari e la casa) fallendo completamente il suo progetto e la sua vita, il suo ex ragazzo le chiede, avvicinandola: "Tutto ok?" . Ma che razza di domanda inutile è "tutto ok" in un momento del genere? Piuttosto fai vivere allo spettatore questo momento drammatico in silenzio. Per non parlare della reazione irreale avuta dal padre di lei (De Niro) nel momento in cui avrebbe dovuto firmare l'istanza di fallimento. Pellicola, inoltre, zeppa di stereotipi fino a un finale buonista alla "John Wick" dove lei diventa regina del mondo. Mancava solamente la musica di Rocky per chiedere il rimborso del biglietto. Peccato eravamo ad un passo.

    4.5
     
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