Lezioni di volo

contiene intervista a G.Mezzogiorno e foto

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  1. marsellus wallace
     
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    all'anteprima al cinema apollo di milano sono riuscito a parlare brevemente con giovanna mezzogiorno e a fare due fotopoco chiare ( sono presenti in fondo) E' veramente una donna solare e simpatica, disponibile e con due occhi come due perle

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    Titolo originale Lezioni Di Volo
    Studio 01 Distribution
    Regia Francesca Archibugi
    Sceneggiatura Francesca Archibugi, Doriana Leondeff
    Cast Giovanna Mezzogiorno, Anna Galiena, Flavio Bucci, Roberto Citran, Angela Finocchiaro, Mariano Rigillo, Emanuela Sparta', Riccardo Zinna
    Data Uscita 16/03/2007
    Genere Drammatico

    106 min.

    Sinossi : Apollonio e Marco, due diciottenni romani, partono per l'India alla ricerca di se stessi, decisi a fare il loro viaggio di formazione. Quella terra magica e l'incontro con una dottoressa, assistente sanitaria di un'organizzazione internazionale, segneranno per loro il momento dell'iniziazione nell'età adulta. Nel vivere anche le prime emozioni d'amore impareranno come "spiccare il volo"...

    Commento: Il viaggio apparentemente turistico di due diciottenni romani, legati da una solida amicizia, in terra lontana, uno dei quali adottato da piccolo e proveniente da quel paese, viene utilizzato da Francesca Archibugi come mezzo per entrare in contatto con la realtà stratificata e complessa della moderna India, in cui convivono, contrapposte, la ricchezza con la povertà, il rurale con l'urbano. La regista, particolarmente ispirata, che non si limita a disegnare la variegata iconografia del paese, fa uscire dal guscio le futili convinzioni e le immaturità dei due ragazzi (interpretati da attori esordienti) per innalzarli verso un nuovo, più maturo e consapevole stato dell’essere: “Lezioni di volo”, per l’appunto. Non a caso, uno dei due ragazzi viene chiamato “Pollo” (Andrea Migli Risi), per sottolinearne il carattere ingenuo, superficiale, animato da una rabdomantica semplicità; mentre l’altro, Curry (Tom Angel Karumathy), appare più riflessivo, meno istintivo, molto legato ai genitori adottivi, avviato alla ricerca di radici ormai lontane pur senza sconfessare il suo essere Italiano con parlata romanesca.

    Giovanna Mezzogiorno è la dottoressa Chiara Dinotte (un nome significativo), pura, solare, che consacra la sua vita per aiutare gli altri, una donna apparentemente decisa pur nella solitudine che la priva del calore di un compagno. Per Pollo, “cotto” di lei, diventa una sorta di nuova genesi, di altro pensare, contraccambiato in quanto la sua ingenuità permette a Chiara di essere se stessa senza sentirsi giudicata, senza avere delle remore di comportamento. Con il piglio che la contraddistingue, la Mezzogiorno si riconferma ottima interprete in un ruolo particolarmente difficile e delicato, allorché finalizzato a caratterizzare un personaggio assai complesso e sensibile. Immerso nelle “esotiche” atmosfere orientali, quantunque le location non siano mai da “cartolina”, il film, pur non raggiungendo livelli particolarmente elevati sul piano plastico-figurativo, si dimostra tuttavia capace di mettere efficacemente a nudo le emozioni, le paure, l’ansia di conoscenza, di trasformazione, nell’efficace scavo psicologico, nel processo identificativo dello spettatore che si divide tra il condannare il comportamento di Chiara o l’essere con lei indulgente, in quel contesto geografico, economico e culturale, in cui maggiormente emerge il “doppio sogno” di una solitudine esistenziale, psico- sentimentale, e il coraggioso anelito che spinge a compiere atti di generosità.

    Francesca Archibugi torna alla regia dopo sette anni di assenza e mette a segno un film chiaro, lineare e scorrevole, significativo di come – e ciò vale sia per adulto, sia per il giovane in divenire - anche nel “volo” emancipatore si possa restare giocosamente “fanciulli”; questo ci è sembrato il senso delle simboliche scene degli sputi che, tratteggiate con esemplare leggerezza di tocco, aprono e chiudono il film. Si spera che il grande pubblico non venga distratto una volta di più da prodotti, non solo italiani, di dubbio gusto per lasciare nel dimenticatoio questo viaggio indiano d(ne)ella conoscenza e riscoperta delle proprie radici.

    L'intervista :

    Dopo la visione del film "Lezioni di volo" di Francesca Archibugi, in occasione dell'anteprima della stampa svoltasi allo spazio cinema Apollo di Milano il 13 marzo, abbiamo avuto il piacere di intervistare, purtroppo brevemente, l’interprete protagonista, una gentilissima e disponibile Giovanna Mezzogiorno apparsa in piena forma, in un look casual pantaloni e maglietta, un paio di occhialini che facevano risaltare i suoi stupendi occhi. Questo il resoconto di quel breve ed informale scambio di battute:

    Domanda: Giovanna, quale è stata la molla che ti ha spinto ha girare con due ragazzi esordienti un film difficile interpretando una parte così multiforme come quella della dottoressa Chiara?

    Giovanna: non è stato per nulla difficile girare questo film nonostante la presenza dei due ragazzi. Recitare con attori giovani ed inesperti mi stimola parecchio, in quanto posso sentirmi quasi in dovere di condurre e veicolare la loro prova, sentendomi ancora di più partecipe e responsabile non solo della mia recitazione ma anche della loro.

    Girare con Francesca un film ambientato in India era una impresa che volevo fortemente in quanto quel paese ha una collocazione sociale molto stratificata, ricca di immagini da mostrare, poi rappresentate nel film. Recitare in luoghi così diversi tra loro è stato stimolante, e poi il soggetto mi intrigava molto.

    Domanda: nel film si mostra come una donna coraggiosa ma sentimentalmente fragile, quanto di Giovanna c'è in Chiara visto che di solito la vediamo dominare la situazione fermezza?

    Giovanna: (sorride) di Chiara in me c'e' moltissimo, in quanto la sua vita è improntata sulla voglia di trovare sempre nuovi stimoli, nuove strade anche se certe scelte io non le avrei fatte. Diciamo scelte diverse con istinti simili. E in ogni caso un rapporto come quello raccontato nel film io lo giustifico; quando due si vogliono bene l'amore non ha età.

    Domanda: cosa ne pensi del personaggio che scatena la crisi della dottoressa, cioè di Pollo?

    Giovanna : come dice il suo soprannome (ndr: Apollonio nel film) Francesca lo ha voluto dotare di una ingenua sensibilità; è un ragazzo pulito e ingenuo fino in fondo che non capisce neppure quante volte può morire una madre [nel film si parla di reincarnazione – n.d.r]. Ciò ti porta a pensare che sia una persona autentica, incapace di fingere, e questo può incantare una donna, farle desiderare di prenderlo sotto la sua protezione, farla sentire sicura dopo essere rimasta troppe volte delusa e ferita. Un tale grado si sensibilità ed ingenuità può appartenere ad un uomo adulto o a un ragazzo. L'istinto materno, di governare, per una donna può essere una bella cosa. Poi quando le cose della vita si complicano, è ovvio che tutto questo potrebbe non bastare più…

    la regista e sotto la giovanna

    ecco l'archibugi
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    gentilissima...

    giovannali2

    Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 17:11
     
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  2. signorG
     
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    :woot:
    grandissimo marsellus! mi era sfuggito questo tuo colpaccio! :)
    questo thread oltre a metterlo nell'index cinema per la sempre ottima recensione, lo inserirò anche tra i reportage del DVDFORUM. :D

    personalmente la Mezzogiorno la trovo bellissima e brava.. fa piacere che sia anche così disponibile.. :)
     
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1 replies since 17/3/2007, 01:50   156 views
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