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MANDRAKE80.
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E' nelle sale dal 9 Marzo, qualcuno l'ha visto?
Edited by hellboy1 - 29/9/2011, 15:57
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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IO! Non ho ancora avuto modo di scrivere, comunque visto la scorsa settimana.
Film: 7.5/10 circa. -
MANDRAKE80.
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Ottimo 
Avevo letto in giro che è un buon prodotto, però è stato pubblicizzato pochissimo!
La storia mi incuriosisce non poco, spero di riuscirlo a vedere nel week.. -
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Lo fanno in pochissime sale comunque! . -
MANDRAKE80.
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effettivamente qua lo danno solo in tre sale, e mi da l'idea di uno di quei film che ci rimane anche per poco... . -
anais.
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Grande vale, volevo postare io questo film che spero di andare a vedere quanto prima (lo danno al sacher mi pare vero?). ne ho sentito parlare benissimissimo da gente di cui mi fido (ray incluso 
) e vedrò di n farmelo sfuggire, poi c'è quello sfigato di downey jr che ha sempre il suo xké
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MANDRAKE80.
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si lo danno al Sacher, a Parco Leonardo e al Metropolitan 
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anais.
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Il metropolitan credo che sia in assoluto il cinema più scomodo di Roma da raggiungere!
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MrBlù.
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TRAILER
sembra-carino-dal-trailer!. -
Trinità&Bambino.
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Sono curioso di vederlo anche io! 
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MANDRAKE80.
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Eh si, poi è il genere che mi piace
E poi Rosario Dawson non è affato male
P.S.
ammazza quanto si vede bene il trailer, ma che è in HD?
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anais.
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beh io sinceramente dal trailer nn ci ho capito una mazza, xò lo vedrò sicuro! 
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Kurtz.
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C'è questo "nuovo" sottogenere del cinema esordiente americano, il ritorno di un personaggio di successo (di ispirazione autobiografica) al proprio nido natio con rievocazioni di eventi passati, incontri di vecchi amici, bilanci da stilare. Il film di Montiel non si cura neanche di camuffare luoghi nomi e personaggi e procede con una sincerità rara, che ripaga il film anche di una regia non ancora del tutto matura. I referenti scorsesesiani (e al Bronx di De Niro - che pure è molto scorsesiano) solo apparenti e in qualche tematica sono bruciati in una tecnica più ingenuamente sperimentale, di quello sperimentalismo tipico del novizio che si "trova" (qui letteralmente) a dirigere un film.
Tutti i pregi del film - e sono molti - nascono dalla natura confessionale della storia, sentita dal regista perché gli appartiene, anche se ammetto che non mi sono mai veramente commosso, eppure giuro non sono senza cuore. Anche perché il film m'è piaciuto, né trovo che la tendenza ad affidarsi a codici e generi del cinema americano abbiano frenato l'impatto della storia. Molto del merito va agli attori, tutti, dai ragazzi fino ai pezzi da novanta (Palmintieri, Downey jr., Rosario Dawson, che qui ci è particolarmente cara); ma va anche tenuto conto della capacità di Montiel di far procedere la storia all'inizio con un andamento girovago, senza un vero punto d'arrivo, come una semplice registrazione della vita del quartiere che alterna momenti forse già visti in altro loco a sequenze d'ascendenza più personale, ma il mix è comunque riuscitissimo.
7. -
marsellus wallace.
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appuntamento al disco . questo mi salta per distribuzione ignobile... mannagia. . -
MrBlù.
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bella-disamina-as-usual 
purtroppo-anche-da-noi-non-sembrano-decisi-a-proiettarlo
però-questo-"sottogenere"-sincero,di-cui-parli-mi-ha-sempre-affascinato
e-in-qualche-modo,magari-spostandomi-un-pò-spero-di-riuscire-a-vederlo-in-settimana!.
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