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DvDave.
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Ghost Son
Titolo originale Ghost Son
Nazione Italia, Sudafrica, Spagna, Gran Bretagna
Anno 2006
Regia Lamberto Bava
Data di uscita 27 Aprile 2007
Cast John Hannah, Laura Harring, Pete Postlethwaite, Coralina Cataldi Tassoni
Produzione C.R.C., Camarote Films, Ghost Son Films Limited, Moviworld, Star Edizioni Cinematografiche
Distribuzione Moviemax
Trama
Un thriller "paranormale" che lascia senza respiro dall'inizio alla fine.
Una storia d’amore, di quelle che capitano una sola volta nella vita e che sono per sempre. Lei è Stacey, lui è Mark. Sono lì fuori dal tempo e dallo spazio, nella fattoria di Mark. In quelle pianure sconfinate fatte di albe e tramonti, dove aleggiano "presenze" misteriose. Stacey è felice, il suo amore per Mark la fa sentire viva e realizzata.
ATTENZIONE! Nel seguito della trama verrà rivelata una parte del filmSPOILER (clicca per visualizzare)Poi un giorno Mark muore, tuttavia lei sa che lui non l’abbandonerà mai. Sogna una notte con Mark, un’unica, meravigliosa notte d’amore, che sembra "reale". Nasce Martin. Stacey inizia a vivere in una dimensione irreale, dove la realtà si confonde con l'immaginazione e coi ricordi. "E se Martin fosse il figlio del fantasma?"
Sito ufficiale Ghost Son
Edited by hellboy1 - 29/9/2011, 15:52. -
MrBlù.
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la-storia-forse-non-è-originale-ma-sono-curioso-di-veder-questa-pellicola-diretta-da-Lamberto! . -
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ank'io mooolto curioso . -
marsellus wallace.
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Titolo Originale: GHOST SON
Regia: Lamberto Bava
Interpreti: John Hannah, Laura Harring, Pete Postlethwaite, Coralina Cataldi Tassoni
Durata: h -
Nazionalità: Italia, Sudafrica, Spagna, GB 2006
Genere: drammatico
Al cinema dal 4 Maggio 2007
Trama: Mark e Stacey vivono isolati in una fattoria Africana giorni lieti vivendo il loro amore, quando all'improvviso delle apparizioni e degli strani avvenimenti di presagio sembrano minacciare la serenità della coppia, quando una tragedia e un successivo lieto evento ...
Commento: Lamberto Bava torna a dirigere un film per il cinema dopo che la sua carriera sembrava relegata alla proposizione televisiva (intrapresa dopo l'orrendo Le Foto di gioia del 1987), e da onesto artigiano molto meno talentuoso rispetto al padre Mario, a cui si debbono lavori tanto ingenui quanto affascinanti fatti con due soldi ed effetti di cartapesta nel tempo che fu, compie un lavoro tutto sommato semplice senza diversificare la sua produzione rispetto al passato.
Il film ci parla di apparizioni e di ricordi, raccontando una storia d'amore che si trasforma in un incubo dal suo seme più bello.
Scelto la foresta con casa isolata come ambientazione suggestiva, Bava inserisce iconografie del terrore nelle statue che assumono pose allucinate ed allucinanti, momenti di tensione con musiche sparate al momento predestinato ed animali come le iene a presagio del pericolo, che unito a vecchie leggende popolari e donne anziane con la pelle rinsecchita compiono il gigantesco omaggio al cinema di un tempo, segno forte di mancata capacità di disaffrancamento piuttosto che di riscoperta e rilettura per la terribile sensazione di dejavu. Infatti il film per quanto abbia elementi davvero suggestivi nell'ambientazione non riesce proprio a catturare la nostra attenzione per tutta la sua durata (tra l'altro abbastanza breve) penalizzato da una storia che proprio a decollare non ci pensa, ripetendo meccanicamente gesti e situazioni senza nessun vero fascino sintetizzabile. Bava infatti si è concentrato molto sull'immediato visivo unito al sonoro (le statue con i rimbombi del temporale, la iena con al musica d'effetto), cercando di stimolare l'angoscia per la progenie indegna ( lezione invece riuscitissima nel capolavoro Rosemary's Baby ad esempio) con una sequela di cose a compartimento stagno dette troppe volte rispetto al necessario. Non potendo disporre di un budget faraonico (fuoriscito sopratutto per scriturare gli attori) il film è privo di effettacci (solo delle gambe innaturalmente storpiate e disposte), deludendo chi magari si aspettava un film per una serata all'insegna dello splatter, mancanza in fondo del tutto ininfluente in una base di logica cinematografica, anzi migliorativa se sorretta da una trama che non ti lascia respiro, ma che mancando questa e non essendoci l'altro lascia lo spettatore del tutto insoddisfatto. Bava ci consegna una nostalgia del passato debitoria di tanti altri film, senza ritmo, che purtroppo con i tempi disincantati di oggi viene a targarsi di una ingenuità del tutto priva di fascino. Più televisivo che cinematografico, questo film va visto da coloro che hanno a cuore tempi e modi di fare film thriller e a sfondo horror ormai persi. Tutti gli altri possono tranquillamente evitarlo.
Nel comparto attori, praticamente tre, abbiamo Laura Hanning (Mullholland Drive), John Hannah (La Mummia), Pete Postlethwaite (Dragonheart), che si muovono sulla scena, i primi due, cercando di dare un ritratto di marito e moglie convincente per giustificare gli atteggiamenti successivi alla svolta, e di persona cara nel sostegno, per il terzo, ma purtroppo il solo ritratto (convincente sopratutto la Hurring) non basta se questo ha uno sfondo di sceneggiatura che non valorizza le emozioni con gli accadimenti.. -
ElMariachi.
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MI AUGURO CHE MR LAMBERTO BAVA SIA TORNATO AL TOP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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