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marsellus wallace.
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La vie en Rose
La vita in rosa
Parole: Edith Piaf. Musica: Louiguy 1946
Occhi che fanno abbassare i miei
Un rire che si perde sulla sua bocca
Ecco il ritratto senza modifica
Dell'uomo al quale appartengo
Quando lo prende nelle sue braccia,
Me parla qualsiasi fondo
Vedo la vita in rosa,
Mi dice parole d'amore
Parole di tutti i giorni,
E quello mi fa qualcosa
È entrato nel mio cuore,
Una parte di felicità
Di cui conosco la causa,
È lui per me,
Io per lui nella vita
Me l'ha detto, lo ha giurato
Per la vita
Ed appena lo scorgo
Allora sento in me
Il mio cuore che batte
Notti d'amore più da finire
Una grande felicità che prende il suo posto
Difficoltà, dispiaceri si cancellano
Felici, felici a morirne
Notti d'amore da morirne
Una grande felicità che prende il suo posto
Le difficoltà, i dispiaceri si cancellano
Felici, felici per il mio piacere
*la vie en rose*
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Genere: Drammatico Biografico
Durata: 140 min.
Data uscita nei cinema: 04/05/2007
Titolo originale:
La Môme
Cast: Marion Cotillard, Sylvie Testud, Clotilde Courau, Jean-Paul Rouve, Pascal Greggory
Produzione: Olivier Dahan (regia)
Trama: la tumultuosa vita di Edith Piaf raccontata con dei flash back dall'infanzia difficile ospite gradita in un postribolo e poi sulla strada, costretta dal carattere del padre che non va d'accordo con nessuno a fare la cantante ambulante. Con il successo però il suo carattere fragile la porta agli eccessi di una vita senza regole.
Commento: La biografia di Edith Piaf (1915-1963) raccontata in maniera lucida e perfetta da Olivier Dahan (I Fiumi di Porpora 2), con un progetto che risale al 2004. La vita della cantante, una delle più amate di Francia, è stata un percorso di perdizione e di eccessi, e la cosa viene detta senza nessuna retorica anche se sempre in un ottica di grandissimo rispetto per le sue canzoni immortali.
Racconto fatto per flash-back irregolari nel tempo (grandioso a questo proposito il montaggio finale) partendo dagli inizi dove la piccola Edith viene presa e accudita da una prostituta dopo l'abbandono del padre.
Le fasi della crescita sono sintetizzate in tre tempi diversi tra di loro, con la cantante piccola, adolescente e poi nella maturità che il troppo bere e i vizi fanno diventare una terza età precoce. Dobbiamo segnalare, e incensare, la prestazione recitativa di Marion Cotillard (A Good Year-Un ottima annata) assolutamente strepitosa, un trionfo di emozionalità e di espressività, sia nei momenti (rari) lieti e tranquilli sia in quelli tempestosi e minati dalla malattia. Il trucco perfetto segue le movenze aritmiche e gli ingobbimenti da senescenza precoce per abuso di alcool e droghe, esponendo una totale immersione nel dolore che tutto il vissuto gli provoca.
Rimaniamo a bocca aperta mentre la vediamo cantare arie immortali (un po'meno per il doppiaggio non proprio perfetto), mentre si contorce quando gli vengono annunciati dolorosi eventi, quando piange o quando sorride, quando spocchia piena di ego o quando si lascia andare alal disperazione. In una sola parola, la perfezione interpretativa in ogni senso calandosi in un personaggio per renderne omaggio sentito.
La vie en Rose è decisamente un film celebrativo (la cui importanza è anche precisata dalla presenza di Gerard Depardieu in un ruolo breve di minutaggio ma importantissimo per la trama), ma non si tocca mai lo stucchevole oppure l'incensante. Si racconta senza fronzoli la vicenda umana di una grandissima artista, che come molti altri suoi illsutri colleghi vive del genio e della sregolatezza, riconoscendone le doti ma anche le fragilità, che come al solito con i soldi abbondanti e il successo vengono alla luce perentorie. Si riconosce in edith la grandeur ma anche l'anima di Parigi, che con i suoi ricordi immortali condiziona anche i momenti americani di Edith, una città dove cantare sembra diverso e più corroborante anche se le canzoni sono uguali.
Parlando delle visioni asciutte non possiamo dimenticare le scene nel bordello dove una bambina piccola vive a contatto con scene di sesso più o meno pulite, non dimentichiamo la scena dove inizia a cantare per aiutare a racimolare del denaro per il padre impaurita (una situazione che sembra quella de la Strada di Fellini) e poi quando entra in scena definitivamente la Coutillard avviene l'esplosione emozionale, con un progressivo cambio di marcia e caduta nell'abisso sempre con una fotografia virata allo scuro. Il racconto a flash back aiuta a mostrare meglio i momenti per compararli, facendoci capire che in fondo la Piaf (il passero) non ha mai avuto delle vere stazioni di felicità nella sua vita ma quanto più un illusorio viaggio di successo mal gestito ("Cosa serve essere Edith piaf se non posso fare questo?").
Un finale di grandissima emozione con il flusso finale dei ricordi completa la visione di un biopic strepitoso, che soddisferà chiunque voglia avvicinarsi alla pellicola sia per godere delle canzoni che della storia umana di una donna coraggiosa ma nel contempo talmente fragile da cantare talmente bene le emozioni da non saperle dominare, godendo di una storia costruita in modo che sia di immediata fruizione nonostante una lunghezza extra di 140 minuti.
Tra l'altro curiosamente la versione italiana presenta solo tre canzoni tradotte e non tutte.
Edited by hellboy1 - 15/9/2011, 17:02. -
anais.
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grande marsellus.
gran donna la piaf.
vorrei vederlo questo, ma dubito di trovare un accompagnatore
è pesante o tutto sommato scorre?. -
Mirycae.
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Edith Piaf - La vie en rose....... mentre leggevo la rece il winamp mi ha selezionato questa canza
Ti accompagnerei volentieri io Dani. -
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neanche a dirlo, io passo . -
Trinità&Bambino.
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CITAZIONE (anais @ 7/5/2007, 21:33)grande marsellus.
gran donna la piaf.
vorrei vederlo questo, ma dubito di trovare un accompagnatore
è pesante o tutto sommato scorre?
Io ce vengo, lo volevo andare già a vedere Domenica sera, ma poi ho saltato perché ero stanco!
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questo non me lo lascio scappare! . -
marsellus wallace.
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godendo di una storia costruita in modo che sia di immediata fruizione nonostante una lunghezza extra di 140 minuti.
mia cara anais così scrissi...godetevelo, gustatevelo, emozionatevi. La vita è in rosa.
io tornerei subito a vederlo se non avessi altri film ben più beceri che premono...triste destino quello del recensionatore.... -
anais.
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bene . -
Trinità&Bambino.
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CITAZIONE (marsellus wallace @ 8/5/2007, 21:47)godendo di una storia costruita in modo che sia di immediata fruizione nonostante una lunghezza extra di 140 minuti.
mia cara anais così scrissi...godetevelo, gustatevelo, emozionatevi. La vita è in rosa.
io tornerei subito a vederlo se non avessi altri film ben più beceri che premono...triste destino quello del recensionatore...
Beh così mi fai venire più voglia di vederlo, mi sa che ci vado anche stasera se tovo un cinema in zona!
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