Hostel 2

di Eli Roth

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    Ormai ci siamo ...mancano davvero pochissimi giorni.









    Edited by hellboy1 - 28/9/2011, 12:20
     
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  2. --Rory--
     
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    waaaa nn vedo l'ora...lo sto attendendo con ansia!
     
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  3. kingston
     
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    si... ansia!!!! :D
     
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  4. VitoCorleone85
     
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    sarà una porcata peggio del primo
     
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  5. alebia
     
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    concordo
     
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    porcata!?
    a me non è dispiaciuto affatto, è solo che secondo me non avrebbero dovuto fare un sequel...
     
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  7. DjVìtToRìO_
     
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    sarà peggio del primo sicurmaente....
     
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    Dopo aver visto i vari trailers anch'io non mi aspetto un granchè.
    Peccato perchè, almeno per me, l'attesa era davvero tanta.
     
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  9. marsellus wallace
     
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    Hostel 2

    Hostel: Part II
    Un film di Eli Roth. Con Lauren German, Bijou Phillips, Roger Bart, Richard Burgi, Vera Jordanova, Heather Matarazzo, Stanislav Ianevski, Milan Knazko, Jay Hernandez, Edwige Fenech, Ruggero Deodato. Genere Horror, colore 96 minuti. - Produzione USA 2007.

    al cinema dal 22 giugno 2007

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    Trama: paxton, unico sopravvissuto alla prima terribile avventura nell'hostello dei sadici e delle torture, sembra che viva una vita al sicuro anche se tormentata da terribili incubi. Ma come sempre, gli incubi del passato non ti mollano mai. Intanto tre ragazze americane decidono di passare una vacanza studio in Slovacchia guidate dalla avvenente Axelle. Beth, Withney e Lorna vengono invitate da Axelle in una beauty farm a trascorrere del tempo in relax...riusciranno a riposarsi e a vivere qualche avventura sentimentale interessante?

    Commento: ecco che Eli Roth torna sul luogo del delitto e propone il seguito (assolutamente filologico, i due film assieme si possono vedere come un unico racconto unito dalle vicissitudini di Paxton, una sorta di citazione al modus operandi del secondo Venerdì 13) in chiave rosa (3 ragazze protagoniste al posto di 3 ragazzi) della vacanza a sfondo erotico sessuale che si tinge di rosso. Ma mentre il primo capitolo privilegiava parecchio la fase dell'adescamento mettendo in vetrina formose bellezze mozzafiato e utilizzando il gore solo in alcuni brevi momenti (la sensazione di disagio era data sopratutto dalle ambientazioni sporche e dal putridume più che dalle viscere sezionate, mostrate, scoperte) questo chapter 2, dopo una fase di costruzione intonacazione di ambienti e storyline secondarie (la chiusura della vicenda di Paxton, il treno degli italiani burini calciopallonari e l'arrivo nell'ostello della morte), si dedica (e parecchio, credetemi) alla proliferazione di situazioni scabrose, di viscere esposte e tagli più o meno sadici con scene di effetto davvero incredibili (quando vedrete il cameo di Ruggero Deodato e l'omaggio al suo Cannibal Holocaust impazzirete di gioia) che faranno la gioia degli amanti di genere, magari delusi dal primo capitolo.
    Sotto l'abile consiglio dell'amico Quentin Tarantino (che lo ha voluto presente nel recente "A prova di morte") Roth sfodera una serie di citazioni incredibili al cinema italiano di genere anni 70, reclutando per un cameo sia Luc Merenda che la grande fascinosa soldatessa-dottoressa del cinema erotico sexy-trash Edwige Fenech (un vero piacere rivederla anche se brevemente), come l'effetto iniziale che ricorda i lavori artigianali di Fulci o Stivaletti.
    Ma citazioni non solo al cinema di altri, ma anche al loro, come la maglietta di Axelle che è uguale a quella di Roth in "A prova di morte" e lo spezzone di Pulp Fiction con il famoso discorso in the car di Samuel l.jackson e John Travolta.
    Racconto che ci mostra come le perversioni e le cose peggiori stanno dove non te lo aspetti, cioè nella salute e bellezza ricercata delle beauty farm patinate oppure dietro a uomini di affari, anche padri di famiglia, ben vestiti ma che hanno di base ben altro che divertimenti innocui con cui sollazzarsi.
    Un mondo imperfetto dietro la facciata, d'accordo, come del resto imperfette sono le loro vittime che troppo attratte dalle falene e dai canti di sirena non si curano di vivere la loro vita con sicurezza e regolare ricerca del limite a cui accostarsi, colpevoli in fondo di nulla se non della loro avventata voglia di buttare la bellezza giovanile in campo.
    Nel settore attori bellissimo il dualismo tra due ex-protagonisti della serie televisiva Desperate Housewives (Robert Bart e Richard Burgi, il primo poi fa una battuta su Ercole incredibile citando il fatto che era il doppiatore americano del Disney che fu), dove i ruoli del coraggioso e del timoroso nascondono problemi emozionali di diversa specie e insano piacere (come la scena del sesso orale interrotto dal cerca persone che suona privilegiando la ricerca della violenza e del sadismo), mentre gli altri personaggi (protagoniste comprese) in fondo non devono sfoderare chissà che capacità per reggere la scena. Un film oltre davvero, che contrariamente al primo che era solo mostrato in maniera unidirezionale, ora vive di due direzioni di lettura, quella delle vittime e dei carnefici, riuscendo a presentare un racconto interessante, violento e sadico (non si risparmiano neppure i bambini) completo e vivacizzato dall'iconografia delle maschere e costumi tanto cara a Roth (con l'indicazione nella scena dove Burgi ne indossa una del fatto di essere o non essere solo quello che si è di facciata) che farà la gioia di chiunque voglia delle emozioni forti e del profumo dei ferormoni sempre presente.
    Se Roth fosse riuscito a donare maggiore spessore alla trama senza delle soluzioni raffazzonate (come il finale fatto con troppa fretta e alcune situazioni poco credibili di scena come il controllo delle sale tramite le telecamere), se non si fosse perso per il lungo tratto filmico del treno per allungare il brodo a dipingerci come dei pallonari tottidipendenti e degli imbrattatori scriviparolacce (incredibili le scritte), sicuramente in buona fede per omaggiare i Paulo Roberto Cotechino e gli Ecceziunale, e la fase thrilling non fosse tanto scontata (come invece sapevano rendere molto meglio gli artigiani italiani), questo lavoro sarebbe stato oltre che un divertimento di genere e un piccolo cult, un ottimo esempio di costruzione moderna che radicalizza le sue basi nel passato per donare nuova linfa al racconto.
    Così è solo un valido pastiche di emozioni visive forti che ha saputo superare se stesso. Direi che possiamo ampiamente essere soddisfatti.
     
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    Cavolo!
    Dopo aver letto queste ultime parole m'è venuta una voglia assurda di andarlo a vedere!
    Bene bene bene... image
     
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    Io sono uno di quelli a cui Hostel era piuciuto e non poco...a parte il quantitativo interessante di patata, ma poi la storia mi era piaciuta ed anche l'atmosfera da horror trip di base mi era gustata.

    Sono altresì dubbioso sull'efficacia (e perchè no, sulla necessità) di un "Hostel II"; a me i remake non piacciono molto, tanto meno quelli appena successivi ad un film che ha avuto successo...ma staremo a vedere.
     
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  12. marsellus wallace
     
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    io aspetterei a vedere la scena delle candele per dubitare e il grande cameo di deodato...un brivido di bellissimi gore ricordi dimenticati.
     
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  13. DjVìtToRìO_
     
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    ottima rece wallace... romette bene, al contrario di quanto pensavo
     
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    A me nn è piaciuto x niente Speravo in qualke nuovo colpo di genio , ma tolti gli omaggi a tanti cult alla fine di originale nn c'è niente La scena finale poi è veramente ridicola

    voto 4
     
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  15. marsellus wallace
     
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    io l'ho trovata geniale e riconducibile alla scena del treno ... (anche se in parte nella rece avevo anticipato che nel finale qualcosa non andava).
    4 mi sembra un voto troppo cattivo bob, sopratutto nell'ottica di un film che mantiene ciò che promette, cosa non avvenuta nel primo film (tante tette e culi e poco sangue).
     
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29 replies since 19/5/2007, 18:33   421 views
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