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marsellus wallace.
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Giovani aquile - Flyboys
Titolo Originale: FLYBOYS
Regia: Tony Bill
Interpreti: James Franco, Jean Reno, David Ellison, Martin Henderson, Jennifer Decker, Abdul Salis, Philip Winchester
Durata: h 2.19
Nazionalità: Francia, USA 2006
Genere: guerra
Al cinema dal 29 giugno 2007
Trama:la prima guerra mondiale che si sta svolgendo in Europa non sembra interessare troppo gli Stati Uniti nel loro splendido isolamento da tali fatti. La Francia sta soccombendo sotto il giogo tedesco e chiede ogni aiuto possibile. E così, dato che l'invenzione dell'aeroplano sta prendendo sempre più piede anche in battaglia per il controllo dei cieli, un gruppo di ardimentosi Americani volontari parte per il fronte europeo a cercare gloria e fama senza rendersi ben conto di quanto sia veramente sporca la guerra. Arrivati sul posto e ricevuta una adeguata istruzione e addestramento, all'interno della brigata Lafayette cominceranno a conoscere il senso del coraggio ma anche l'amara verità...condividendo anche l'amore di una bella ragazza del posto...ma alla fine ci sarà qualcuno che potrà gioire?
Commento:ispirato (liberamente) a fatti veri (come ricorda una didascalia all'inizio e la foto finale) ecco un film che avrebbe fatto la gioia di Howard Hughes, appassionato di aerei e di battaglie nei cieli a cui Scorsese ha dedicato il film "The Aviator". Hughes infatti diresse nel 1930 spendendo una esagerazione di denaro ( da qui la battuta "Hughes avrebbe speso meno finanziando una guerra vera") Angeli dell'inferno, con veri aereoplani e non modellini per renderlo più veritiero. Questo FlyBoys di fatto risulta essere la versione moderna con molti meno soldi spesi, grazie alle tecniche di oggi degli effetti speciali, ma anche molto più innocua ed edulcorata di quel kolossal del tempo, perdendosi lungamente in insulsaggini mielose di vario tipo. Di fatto seguendo la moda ormai imperante che per funzionare al botteghino un film che parla di guerra deve anche avere al suo interno una storia d'amore tra un bello ed eroico (nel caso James Franco, interprete del Goblin in Spiderman) e una dolce ed affettuosa ragazza possibilmente anche crocerossina o infermiera (Jennifer Decker), il regista Tony Bill (assente dalla regia dal lontano 1993 con "Una casa per tutti noi") sciorina una serie interminabile di strepitosi scontri aerei davvero suggestivi (ogni angolazione non viene risparmiata, si vola in tutte le posizioni e situazioni di contatto ravvicinato senza nessuna sbavatura di scena) che mozzano il fiato, ma contemporaneamente immette mielose lungaggini davvero stranianti che nulla hanno di valido, con scenette costruite senza senso (vedi la cavalcata western, l'incontro nel bordello, gli scambi di opinione in lingue non capibili tra loro) che allungano paurosamente il brodo solo per rispettare l'assunto e l'obbligo produttivo detto prima. Per fortuna che non amiamo i personaggi che diventano antipatici abbastanza presto, ma amiamo le straordinarie scene (sono tante, lo ripeto per rassicurarvi) di azione in volo, che culminano nell'attacco (presente anche nel trailer) allo Zeppelin. La guerra sporca proprio qui non si vede, la disperazione per i caduti è del tutto platonica nel suo mostrarsi e cercano di inculcarcela a forza con dialoghi insulsi salva significato che non fanno che rafforzare la nostra convinzione di una spudorata mascherata, i soldati sembrano degli studenti di college desiderosi di non essere dei nerd e tutto va vanti per sottrazione fino allo scontatissimo finale (della battaglia, fortunatamente non della storia d'amore).
L'eroismo, il coraggio, il sacrificio, sono solo delle pillole Stars and Stripes di dubbio significato riparatore di un America che si tenne lontana dalla mischia a lungo, mentre tutto affonda con la caratterizzazione minimale se non inesistente dei nemici.
Partecipa anche Jean Reno (Leon) nella parte del comandante della base sempre ritto, come se fosse inamidato, ma comprensivo, e Martin Henderson (Windtalkers) fa Cassidy, il coraggioso cavaliere dell'aria senza paura.
In definitiva un film che privo degli effetti speciali di volo risulta del tutto indigesto tanto gronda eroismo soffuso, miele e patinata bellezza, ma che visto nella grande sala conserva un suo fascino particolare in una ottica da capogiro per altezza (e non dimentichiamo gli strepitosi paesaggi). Chi cerca un film con fondamenta meglio articolate e una trama emozionante per il suo svolgersi e non per il solo visivo lasci perdere questo misero clone aereo di "Pearl Harbour" (citato con la scena della bomba che cade vista in inquadratura soggettiva).
Edited by hellboy1 - 29/9/2011, 15:52. -
MrBlù.
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bella-recensione!
La-trama-non-mi-affascina,se-voglio-vedere-prodezze-aeree
ho-sempre-top-gun-pronto-per-essere-inserito-nel-lettore
almeno-li-lo-stereotipo,era-ancora-"quasi"-originale
passo-anche-su-questo,e-il-mio-naso-continua-a-fiutare
cio-che-poi-marsellus-conferma. -
.CITAZIONE (marsellus wallace @ 2/7/2007, 00:24)misero clone aereo di "Pearl Harbour"
Curiosamente mi stavo domandando se non era appunto una sorta di "P.H." in versione aerea...
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