Desiderio

altro cinema tedesco

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  1. anais
     
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    Desiderio

    Markus e Ella hanno circa trent'anni anni e vivono in un paese vicino a Berlino. Durante una trasferta di aggiornamento della brigata pompieri di cui fa parte, in seguito a una forte sbronza, Markus si risveglia nel letto di una cameriera. Ha inizio così una storia parallela che però non sminuisce l'amore che Markus prova per Ella.

    Lui e Lei. Sulla trentina. Vivono in un paese dell'area berlinese. Si conoscono fin da quando erano bambini e Lei vive in adorazione di Lui desiderandolo come il primo giorno. In occasione di una trasferta di aggiornamento della brigata di pompieri di cui fa parte Lui, dopo una solenne sbronza, si risveglia nel letto di una cameriera. Ha inizio così una storia parallela che non diminuisce l'amore per la moglie ma che comunque non lo fa sentire a posto.
    Scritto e diretto dall'esordiente Valeska Grisenbach che si è documentata a lungo sulle vite reali di numerose persone che abitano nell'hinterland berlinese, il film risente forse troppo di questa ricerca. Pur riuscendo a proporre dei personaggi reali indugia troppo su alcune situazioni, quasi che la regista non sapesse scegliere tra la fiction e il documentario. Questa incertezza toglie forza a una storia che avrebbe potuto, nel suo minimalismo, essere più vicina a certe prove d'autore del cinema francese. Si tratta comunque di un esordio interessante.

    fonte: mymovies.it

    ultimamente vanno forte i teteski :lol:

    cmq mi sa che questo sarà il prossimo che vedremo io e trinità :lol:

    Edited by hellboy1 - 4/10/2011, 19:12
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  2. Trinità&Bambino
     
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    Evvai con il German-Style!

    :lol:
     
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  3. ednorton85
     
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    Interessoooonteeee. :D
     
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  4. anais
     
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    grande Ed! unisciti al fan club teteskone! :woot:
     
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  5. MrBlù
     
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    mi-piacciono-le-piccole-storie-interpersonali-di-periferia ^_^
    peccato-che-qui-da-quando-ha-preso-il-volo-il-multisale-questi-film-minori-difficilmente-passano

    ndr-le-vit-degli-altri-non-è-stato-proiettato -_-
     
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  6. ednorton85
     
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    CITAZIONE (anais @ 5/7/2007, 15:52)
    grande Ed! unisciti al fan club teteskone! :woot:

    No ma come ha detto il Mister anch'io ho un debole..per le piccole storielle di periferia.....ovvio che qui da me manco a pensarlo lo mettono...sta Pirati dei Caraibi da du anni... :wacko: :blink:

    aspetterò il Dvd.... :wub:

    ah dimenticavo Alex ha prenotato un'intera sala tutta per se ..vuole gustarselo senza occhi indiscreti ne con gente che gli rompe le balle mentre lo guarda.......

    Edited by ednorton85 - 6/7/2007, 17:04
     
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    visto ieri , molto nelle mie corde , questi film intimisti mi piacciono assai , dialoghi scarsi , attori nn professionisti invero anke bruttini ne fanno un piccolo film ke certamente nn si può paragonare alle vite degli altri x molti aspetti

    voto 7
     
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  8. anais
     
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    CITAZIONE (bobino_66 @ 8/7/2007, 20:17)
    visto ieri , molto nelle mie corde , questi film intimisti mi piacciono assai , dialoghi scarsi , attori nn professionisti invero anke bruttini ne fanno un piccolo film ke certamente nn si può paragonare alle vite degli altri x molti aspetti

    elementi che non possono che invitarmi alla visione ancora di più :woot:
     
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    CITAZIONE (anais @ 9/7/2007, 09:52)
    CITAZIONE (bobino_66 @ 8/7/2007, 20:17)
    visto ieri , molto nelle mie corde , questi film intimisti mi piacciono assai , dialoghi scarsi , attori nn professionisti invero anke bruttini ne fanno un piccolo film ke certamente nn si può paragonare alle vite degli altri x molti aspetti

    elementi che non possono che invitarmi alla visione ancora di più :woot:

    Ecco perchè vai in giro con trinità :lol:
     
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  10. anais
     
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    :lol:
     
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  11. Trinità&Bambino
     
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    Alex ---> Bruto!

    :D
     
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  12. Trinità&Bambino
     
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    Appna visto con anais, che dire.... storia tutto sommato piatta, non ha punti narrativi particolarmente evoluti o sviluppati.
    Parla di Markus, un pompiere sposato con Ella, che durante un servizio di lavoro salva un uomo. Il caso fa sì che incontri una donna del quale si innamora; inizia così per lui una doppia vita dividendosi fra la moglie e l'amante.
    Quello che caratterizza tutto il film è una freddezza di base che dire glaciale è quasi un eufemismo; raremente ho visto nei film dire 'Ti amo tantissimo' con così poca enfasi, sembrava quasi che il protagonista fosse ad un funerale.
    Ovviamente è una scelta registica voluta, forse a sottolineare lo stato psicologico del protagonista che non si sente parte di niente, ma conduce una vita inframezzata dal lavoro e dai rapporti sessuali (chiamarli sentimenti mi sembra molto azzardato dato che il trasporto emotivo che crea nei personaggi è puramente apparenza).

    Film caratterizzato da una pochezza di dialoghi e da inquadrature lente e statiche, tutte mirate a sottolineare il malessere del protagonista. Gli attori, visibilmente presi per strada, riescono tutto sommato a rendere credibile la vicenda, pur non essendo particolarmente coinvolgente o interessante.

    Le musiche sono un altro elmeneto caratterizzante: nello sviluppo narrativo abbiamo sempre una discesa verso una specie di depressione filmica; ogni tanto però il regista sente la necessità quasi di svegliare i personaggi dando una scossa inaspettata e, onestamente, abbastanza fuori luogo: mettendo delle musiche da discoteca o pop a tutto volume (fra le quali spiccano Robbie WIlliams, Dragostea Tin Dei e la canzone degli Alcazar 'Crying at the discoteque'). Musiche che sì rendono il film leggermente più accessibile anche a coloro a cui il film sta piacendo poco e al contempo permettono a coloro che si stanno addormentando di avere un motivo per reestare svegli.

    In fin dei conti un film che non è così profondo come vuole sembrare, prova magari ad esserlo ma dal mio punto di vista fallisce miseramente.
    Ciononostante è un film che mi ricorderò per vari motivi, uno di questi è la battuta più scult di tutto il film:

    SPOILER (click to view)
    Alla fine quando i bambini parlano riferendosi al tentato suicidio del protagonista:

    Bambino 1: 'Si è sparato al cuore'
    Bambino 2: 'Ch coraggio!'
    Bambino 3: 'Tu ne saresti capace'
    Bambino 2: 'Lui sbaglierebbe la mira'

    Letto magari non fa ridere, ma sentito fa tutto un altro effetto, anche perché ridicolizza una delle scene che dovrebbero rappresentare il culmine dell'amore e del desiderio che Markus prova per le sue donne.
     
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  13. anais
     
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    Bravissimo Lorenzo, hai espresso pienamente quello che è anche il mio parere.
    Comunque, proverò a commentare un pochino anche io.

    Markus è un pompiere in un piccolo paesino alla periferia di Berlino che vanta 200 abitanti e 7 interventi l'anno. Forse, non essendo abituato, dover intervenire su un incidente e riuscire a salvare una delle due vite di due aspiranti suicidi, lo sconvolge evidentemente non poco.
    Se prima era apparso un marito innamorato e premuroso, o almeno così si riesce a supporre, questo contraccolpo provoca in lui una frattura che lo spinge man mano sempre più verso il basso, con epilogo finale abbastanza prevedibile.
    Markus inizia una relazione parallela con una giovane cameriera, relazione che di fatto non da nulla in più all'uomo perché, oltre al nascere da una sbronza clamorosa che si prende con tutti i suoi commilitoni, presenta lo stesso scarso coinvolgimento che markus manifesta per la moglie, ma viene vissuta con poco pathos, forse solo a dimostrazione della sua crisi.
    Il film è davvero, davvero intimista, credo voglia ammiccare in modo molto sornione e ruffiano allo stile del festival cui concorre, quello di Berlino, ma ci riesce maluccio.
    rispetto agli altri film tedeschi in circolazione in questo periodo, con cui vien spontaneo fare un confronto, lo stile registico è differente e mi ricorda un pò più lo stile meno sofisticato francese, quello, x chi lo conosce, del cinema di Zonca (in particolare il Piccolo Ladro) e di Guédiguian (La ville est tranquille) o, adirittura, "il vento fa il suo giro", piccolo lungometraggio di uno sconosciuto Giorgio Diritti. Tale stile prevede l'uso di attori sconosciuti, gente normale, inquadrature statiche, riprese di particolari insignificanti di vita quotidiana, dialoghi ridotti all'osso e recitati con scarsa enfasi, volutamente.
    Ecco, questo modo a me piace, lo ammetto. Apprezzo la semplicità e l'essenzialità, ammetto la vita comune e il cinema puro, girato con poco, purché però a sostenere questa regia soporifera e pesantuccia ci sia una storia profonda di base forte a tenere vigile mente e animo, e non Robbie Williams o peggio ancora gli Alcazar! :D
    Quindi son rimasta davvero delusa, troppo poco il racconto, troppo poco si si può cavare, troppo poco ti può lasciare.
    Nonostante i protagonisti dichiarino un forte desiderio d'amore per l'altro, questo desiderio non arriva, forse arriva più il desiderio che il film finisca quanto prima :D
    Effettivamente l'elemento più esilarante è la scena finale e i dialoghi dei bimbi, che lasciano anche dei puntini di sospensione sul finale della storia.

    Postille:
    - sull'unica scena chiave del film Trinità è stato capace di non esserci xké si era alzato x andare in bagno :lol:
    - su quella che doveva essere invece la scena più toccante e triste, io son scoppiata a ridere :lol:

    vabbè, voto finale: 5
     
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  14. Trinità&Bambino
     
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    CITAZIONE (anais @ 13/7/2007, 10:36)
    - sull'unica scena chiave del film Trinità è stato capace di non esserci xké si era alzato x andare in bagno :lol:

    :lol:

    Che sculo, non è successo nulla per tutto il film!

    :D
     
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  15. ednorton85
     
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    mazza ke delusione ragà......il vostro parere è unanime.....bha...cmq gli darò sicuramente un'occhiata...... :D
     
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14 replies since 5/7/2007, 13:35   132 views
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