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marsellus wallace.
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El Rey - Negli anni '70 la cocaina aveva un solo Re
TITOLO ORIGINALE
El Rey
NAZIONE
Colombia / Francia / Spagna
GENERE
Azione, Drammatico, Poliziesco
DURATA
93 min. (colore)
DATA DI USCITA
10 Agosto 2007
REGIA
José Antonio Dorado
SCENEGGIATURA
José Antonio Dorado
PROTAGONISTI
Fernando Solórzano
Cristina Umaña
Marlon Moreno
Olivier Pages
Vanessa Simon
Raúl Aranda
Diego Vélez
Elkin Díaz
Trama: alla fine degli anni 60 un piccolo boss di quartiere, Pedro Rey, decide di instaurare un traffico di cocaina in grande stile verso gli Usa, spalleggiato dalle istituzioni e aiutato da alcuni amici. Ma con l'arrivo
di un fiume di soldi che non si sa ben gestire, complice anche il troppo desiderio di belle donne, il novello piccolo cesare deve guardarsi davvero da ogni persona che gli sta vicino ...
Commento: Un altro recupero (il film è del 2005) per rimpolpare la programmazione agostana, che testimonia come a furia di continuare così, prendendo a casaccio film che la filiera distributiva aveva trascurato alla loro uscita, si spera che piuttosto i cinema rimangano chiusi per queste settimane di inizio agosto. Questo El rey, di fatto è una similversione povera, priva di qualunque novità e assolutamente anonima del grande film di De Palma "Scarface" con Al Pacino (rifacimento dell'altro film-capolavoro di Howard hawks con Paul Muni del 1932) e dei film di gangster che sgomitano per arricchirsi senza curarsi del come e di chi devono scalzare.
Di fatto, ovviamente, un qualunque signor nessuno come José Antonio Dorado (El rey è per ora il suo unico lavoro) non ha nemmeno un lontano paragone con questi illustri progenitori e ispiratori, e riunendo un gruppo di perfetti sconosciuti confeziona un film esilissimo, dalla trama quanto mai noiosa e dai colpi di scena telefonati con un narratore fuori campo che ogni tanto viene a spiegarci l'ovvio. Vediamo quindi la presentazione di amici che saranno poi nemici una volta che Pedro diventa il boss che ha sempre sognato di essere, belle donne che gli cadono ai piedi solo per convenienza (il personaggio istituzionale corrotto è di fatto una splendida donna, quanto affascinante quanto poco credibile) e la (bella) moglie con prole piena di dubbi ed angosce nel vedere il distacco progressivo tra lei e il compagno ormai preso dai deliri di onnipotenza. Sembra che l'unica cosa di cui si sia curato il regista sia di mostrare qualche vestito delle signore quanto mai elegante, e l'uso di alcuni locali per testimoniare lo sfarzo raggiunto. Un lavoro privo di montaggio adeguato che dovrebbe con questo imprimere il giusto ritmo, con attori sotto gli standard di sufficenza e un finale che cerca di essere geniale e invece è del tutto patetico, rinnegando la gloria e la catarsi dell'addio al boss rampante (e non vi ho tolto nulla a livello di sorpresa, il narratore dice subito all'inizio del film che il Piccolo Cesare della cocaina morirà e queste sono le sue cronache dall'inizio carriera a quelle funebri) per una conclusione di assoluta anonima meccanica. Pomposamente presentato con lo strillone"prima di Pablo escobar c'era Pedro Rey" abbiamo alla fine solo l'ennesimo sottoprodotto che se fosse rimasto dov'era nessuno ne avrebbe sentito la mancanza, dandoci ancora di più la convinzione che rimpolpare senza qualità serve solo a far perdere soldi e tempo ai fruitori di cinema e probabilmente ai gestori delle sale non serve assolutamente a nulla in quanto sono comunque prodotti a tasso di richiamo pari a zero.
Edited by hellboy1 - 30/9/2011, 19:51. -
Trinità&Bambino.
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Questo deduco che sia da evitare!
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marsellus wallace.
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deduci bene lore! .