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"Nella Seconda Guerra Mondiale, tanti soldati di colore hanno lottato per la democrazia
ma tornati in patria sono sempre stati cittadini di serie B. Anche per Hollywood"
ROMA - La realtà non era quella raccontata da John Ford, non era "il mondo senza umanità nel quale i nativi americani sono dei selvaggi da sterminare, l'unico indiano buono è un indiano morto, i soldati degli Stati Uniti che hanno combattuto per la democrazia sono solo bianchi. Il modello non è John Wayne. Hollywood ha sistematicamente escluso i neri. E continua a farlo". Tutto d'un fiato, Spike Lee. Perché tanta è la passione che anima il suo nuovo progetto. Si intitola The Miracle of St. Anna, il riferimento è a Sant'Anna di Stazzema, piccolo centro della Versilia tragicamente noto per l'eccidio di oltre 560 fra donne e bambini, trucidati dalle SS il 12 giugno del 1944.
Ispirato all'omonimo romanzo di James McBride, sarà girato fra la Toscana e Cinecittà a partire dal 2008, 45 milioni di dollari di budget e cast internazionale.
Spike Lee ha scelto Roma per presentare il progetto (una coproduzione con la neonata "On my own" di Roberto Cicutto e Luigi Musini) e il suo scopo: restituire voce ai neri che hanno combattuto per la libertà e la democrazia. Il film racconta la vicenda di un soldato di colore della 92.ma Divisione Buffalo impegnata in una sanguinosa battaglia con i nazisti in Versilia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Quel soldato si chiama William Perry, oggi ha 83 anni ed era presente all'incontro con la stampa insieme a McBride, allo stesso Lee e a Enrico Pieri, uno dei pochi superstiti della strage di Sant'Anna.
E' quella di Perry, la storia che il regista afroamericano vuole raccontare, per sottolineare il paradosso: i neri hanno sempre combattuto con coraggio e grandi sacrifici per la democrazia, si sono sempre distinti per eroismo e umanità, ma in patria sono stati considerati cittadini di serie B". Perry ad esempio, racconta Lee, quando arrivò in Italia per combattere i nazisti aveva solo 19 anni, "e in America rischiava ancora di essere bruciato vivo". Nel nostro Paese è stato trattato con affetto e ha stabilito rapporti con persone che in molti casi non avevano mai visto un uomo di colore.
E' lo stesso Perry a ricordarlo: "Avevamo stabilito relazioni meravigliose con gli italiani, quella con i partigiani, poi, si è rivelata una collaborazione molto proficua, spesso ci hanno passato informazioni che si sono rivelate preziosissime". Però, tornato in America, sottolinea Lee, Perry "è stato considerato un cittadino di seconda classe. Hollywood se n'è sempre disinteressata. Non è un caso che questo libro di McBride non abbia riscosso il minimo interesse da parte di altri produttori".
Il film si concentrerà sulle vicende di quattro soldati afroamericani abbandonati nelle trincee toscane per oltre due mesi. Con il tema della Resistenza si è confrontato anche McBride nel corso delle sue ricerche: "Il mio interesse verso questa storia nasce da due circostanze, l'incontro col figlio di un partigiano di Barga, e i racconti di mio zio, che all'epoca era arruolato nella 92a Divisione Buffalo e ogni volta che alzava un po' il gomito mi parlava di quegli anni".
Il miracolo che dà il titolo al suo libro, dice McBride, è quello di confrontarsi, finalmente, su un tema così delicato: "Sono passati sessant'anni ma ce l'abbiamo fatta. Noi neri sappiamo bene cosa significa non avere voce in capitolo, speriamo che questo film la restituisca a chi non l'ha mai avuta". Poi, una stoccata a Hollywood: "Il mio libro è uscito nel 2001, Lee è stato l'unico a interessarsene. Non è una storia sugli italiani o sugli americani, ma su tutti i neri che hanno combattuto per la democrazia al di là di ogni bandiera".
Il prossimo anno, Spike Lee porterà in scena, a Broadway, la sua prima regia teatrale, Stalag 17, commedia del 1951 sui prigionieri di guerra americani del secondo conflitto mondiale, che Billy Wilder portò al successo sul grande schermo con William Holden, e vinse quattro Oscar. "Ho sempre avuto una passione per quel periodo e gli avvenimenti tragici della guerra, ho amato libri e film. Ma questi ultimi mi sono piaciuti finché ho capito che il cinema, spesso, veniva usato per giustificare le ingiustizie. Una scusa per far accettare i maltrattamenti nei confronti di alcune classi di cittadini e mettere a tacere la loro protesta".
Edited by hellboy1 - 14/9/2011, 17:21. -
signorG.
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beneee! . -
MrBlù.
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qui-spike-puo-tornare-alle-sue-tematiche-anche-se-in-tempi-e-luoghi-diversi! . -
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Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati
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terminator1984.
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Sapete se le riprese si svolgeranno in Versilia? Abitando a Camaiore sarei vicinissimo e mi piacerebbe andare a vedere le riprese. . -
MrBlù.
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CITAZIONE (terminator1984 @ 6/9/2007, 17:30)Sapete se le riprese si svolgeranno in Versilia? Abitando a Camaiore sarei vicinissimo e mi piacerebbe andare a vedere le riprese.
Non-ho-letto-ancora-niente-a-riguardo-ma-se-cosi-fosse,fammi-un-fischio,verrei-sicuramente-anch'io!. -
terminator1984.
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CITAZIONE (MrBlù @ 6/9/2007, 18:27)CITAZIONE (terminator1984 @ 6/9/2007, 17:30)Sapete se le riprese si svolgeranno in Versilia? Abitando a Camaiore sarei vicinissimo e mi piacerebbe andare a vedere le riprese.
Non-ho-letto-ancora-niente-a-riguardo-ma-se-cosi-fosse,fammi-un-fischio,verrei-sicuramente-anch'io!
Contaci. -
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Un progetto veramente esemplare. Spike Lee si è sempre rivelato regista impegnato socialmente e spero che in questo film dimostri ancora una volta il suo talento.
A me è capitato spesso di andare alla Commemorazione dell'eccidio di Sant'Anna e ad altre commemorazioni meno conosciute, ma non meno importanti, presenti sul mio territorio comunale. Posso assicurare che sia stata sicuramente una delle pagine più buie della storia mondiale. Eccidi di poveri innocenti (donne e bambini in primis) sterminati senza pietà alcuna e, anzi, quando potevano infierivano prima della strage.
Spero solo che da questo progetto ne esca una pagina di storia del cinema e che non solo nelle nostre zone vengano ricordati questi tragici fatti, ma che il mondo intero non dimentichi quello che è successo qui.
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LordofDarknes.
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Miracle at St. Anna
Un film di Spike Lee. Con Derek Luke, James Gandolfini, Laz Alonso, Michael Ealy, Omar Benson Miller, Matteo Sciabordi, John Leguizamo, Joseph Gordon Levitt, Pierfrancesco Favino e Valentina Cervi. Sceneggiatura: James McBride(autore del romanzo da cui è tratto il film) - Produzione USA
La storia ruota attorno a quattro soldati afro-americani, membri della 92esima divisione dell’esercito “Buffalo Soldier” (composta interamente da uomini di colore), di stanza in Toscana durante la seconda guerra mondiale. Separati dal resto del gruppo, vivranno sulla propria pelle la tragedia ed il trionfo della guerra, trovandosi intrappolati dietro alle linee nemiche dopo che uno di loro avrà rischiato la vita per salvare quella di un bambino italiano.
Asserragliati sulle montagne toscane con i tedeschi da un lato ed i superiori americani incapaci di gestire gli eventi dall’altro, i soldati riscoprono una dimenticata umanità tra gli abitanti del paese, insieme ad un gruppo di partigiani e grazie all’innocenza ed al coraggio di un bambino italiano, il cui affetto dona loro un segnale di speranza per riuscire ad andare avanti.
Primo Trailer:
Si parla di una probabile presentazione del film alla prossima mostra del Cinema di Venezia!
Speriamo bene
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.Makko..
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Non vedo l'ora che esca, inutile dire che lo vedrò sicuramente e che ho aspettative altissime!!
Speriamo che Spike Lee non ci deluda!! il trailer mi pare buono. -
LordofDarknes.
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vero...il Trailer promette bene . -
.Makko..
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Non so se già c'è scritto da qualche parte, comunque uscira il 3 ottobre . -
LordofDarknes.
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Da oggi nelle sale...in settimana conto di vederlo . -
Ten. Cobretti.
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Sono davvero curioso di vederlo... Anche perchè c'è il nostro Favino che è davvero bravo! nn me lo perdo... . -
luca2012.
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Bello, ma sarebbe stato migliore senza i momenti da fiction all'italiana disseminati lungo il film, non certo imputabili a Spike Lee. Dopo un disclaimer iniziale che ci avvisa che la vera storia non è quella raccontata nel film e che i nazisti erano gli unici cattivi (i partigiani erano tutti buoni e bravi, guai a pensare il contrario) partono i titoli di testa, essenziali ma bellissimi. I primi dieci minuti li ho trovati perfetti, con gran bei movimenti di camera, purtroppo non tutto il film si mantiene sugli stessi livelli, con scene magnifiche alternate ad altre non proprio esaltanti. Dura ben due ore e mezza ma, nonostante la lentezza della narrazione, scorre abbastanza piacevolmente. Certo mi aspettavo di meglio. Nel cast italiano direi che il migliore è stato il bambino che interpreta Angelo.
Voto 7,5
Io so chi è l'uomo che dorme.
Edited by luca2012 - 4/10/2008, 09:18.