Il buio nell'anima

Neil Jordan e Jodie Foster

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  1. marsellus wallace
     
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    Il buio nell'anima

    Titolo originale: The Brave One
    Regia: Neil Jordan
    Sceneggiatura: Cynthia Mort ,Bruce A. Taylor ,Roderick Taylor
    Fotografia: Philippe Rousselot
    Musiche: Dario Marianelli
    Montaggio: Tony Lawson

    Anno: 2007
    Nazione: Stati Uniti d'America / Australia
    Distribuzione: Warner Bros
    Durata: 121'
    Data uscita in Italia: 28 settembre 2007
    Genere: thriller

    CAST
    Mercer Terrence DaShon Howard
    Erica Bain Jodie Foster
    Detective Vitale Nicky Katt
    David Naven Andrews
    Carol Mary Steenburgen

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    Trama: Erica e David vivono insieme come fidanzati a New York. Una sera portando a passeggio il cane lei viene brutalizzata da un branco e lui ucciso. Uscita dopo tre mesi dal coma si risveglia con un gigantesco trauma emotivo che la porta ad avere il terrore verso ogni possibile incontro. Ma sarà l'arrivo di un'arma a risvegliare invece che le paure un terribile istinto di vendetta ...

    Commento: Neil Jordan è reduce dallo strepitoso lavoro sul recente Breakfast on Pluto, e difatti alla veloce uscita del successivo, questo Buio nell'anima con Jodie Foster (indimenticabile Clarice Sterling ne il Silenzio degli innocenti) molti si chiedevano se la veloce produzione del film per un autore come lui poteva corrispondere a un risultato qualitativo valido.
    Difatti, purtroppo, questo film è decisamente un passo falso per i suoi standard (qualcuno dice in ogni caso sui film dell'autore Irlandese "Come può essere brutto un film di Jordan?" proprio per esaltarne le qualità) che si colloca nel filone de "Il giustiziere della notte". Infatti la vicenda della speaker radiofonica non è che l'ennesima rimasticatura del bel film con Bronson del 1974 (il primo diretto da Michael Winner, non i suoi inutili seguiti), variato nella scelta di eseguire l'azione per intervento psicologico d'urto rispetto a quella della missione per convinzione (oltre che naturalmente per il sesso là maschile, qui femminile). Di fatto qui si vede davvero poco di interessante a livello di trama che a un certo punto diventa quasi ridicola nella sua progressione che vorrebbe essere tragicamente non consapevole per il personaggio e che invece è del tutto priva di attrattiva. L'importante e il succo del film è tutto nella prima mezz'ora, quando Erica, interpretata da una muscolare Jodie Foster (che non esita per un secondo a rimanere in canottiera nera per esaltare durezza e decisione vendicativa da perfetta iconografia giustiziera, anche se le sue espressioni facciali sono ricercate e convincenti) rimane dopo la tragedia che la colpisce in una sorta di limbo, con un terrore indotto davvero pregno, che ci fa capire esattamente che dopo simili violenze subite il sorriso è solo un accessorio che usare è davvero difficile. In questo frangente iniziale Jordan è pungente, preciso, e fa terrorizzare il personaggio ad ogni rumore, ogni sobbalzo, anche perchè invece di come di solito avviene in altri film di questo tipo, che tutto è velocemente presentato ma anche dimenticato per arrivare subito al dunque, qui le riprese di spalle e i primi piani sono una specie di angelo maligno che ci può ghermire ad ogni istante. Poi, però, dovendo in fondo agire per seguire l'arco di una rappresentazione pensata di vendetta, ma prendendo direzioni innocue e sbagliate tutto diventa patetico, ingiunto e non scorso come un fiume emozionale in piena. Si potevano e dovevano cercare altre strade, non quella di farla diventare una giustiziera senza sapore, sopratutto visto il nome dietro la camera da presa, che ci fa pensare di essere andato negli Usa a girarlo pensando solo al conquibus. Certo, la sua capacità tecnica c'è e si vede, lui è talmente bravo che girerebbe un film anche cieco, ma la costruzione e la progresisone della trama è talmente monotona che a un certo punto (raggiungendo l'apice nel finale) ci si chiede se l'ha fatto veramente lui o meno un prodotto a cui ha lavorato solo per mezz'ora di montato.
    In definitiva un film da vedere con poche pretese, attendendo attrice e regista a prove molto più ispirate e convincenti.
    Partecipa nella parte del fidanzato Naven Andrews, il Said della serie televisiva Lost (nei cinema italiani di questi tempi anche con Planet Terror di Rodriguez). il titolo originale The brave One (L'unica coraggiosa) fa riferimento al fatto che lei è la sola che non si tira indietro e reagisce ai sorprusi mentre gli altri stanno a guardare (e ad apprezzare nell'ombra che si tolgano i criminali dalla strada anche se in modo non ortodosso) .

    Edited by hellboy1 - 24/9/2011, 15:13
     
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  2. MrBlù
     
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    il-tema-mi-è-caro-e-il-cenasta-anche
    proverò-cmq-a-vederlo,indipendentemente-dalle-mediocri-impressioni,sono-abbastanza-curioso :)

    grande-rece-marsellus!
     
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  3. Trinità&Bambino
     
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    Ottimo commento!

    Film deludente!

    :D
     
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    Questo film vale solo per un paio di scene con una Jodie Foster sempre in forma ma che, ahimè, sembra sottovalutarsi...
     
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  5. penny
     
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    Io l'ho trovato un film molto gradevole ed ottimamente costruito.

    La Foster poi è semplicemente perfetta. :wub:
     
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    si aspetta il nolo
     
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  7. penny
     
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    CITAZIONE (bobino_66 @ 7/10/2007, 21:28)
    si aspetta il nolo

    io i film che mi attirano vado a vederli tutti al cinema. :wub:
    Per me i films si vedono in sala sul grande schermo. ;)
    I dischetti sono giochini da collezione. :rolleyes:
     
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  8. pizzo
     
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    CITAZIONE (penny @ 7/10/2007, 22:13)
    io i film che mi attirano vado a vederli tutti al cinema. :wub:

    Dov'è che danno Quarto Potere che volevo rivedermelo? :lol: :lol: :lol:
     
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  9. marsellus wallace
     
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    CITAZIONE (penny @ 7/10/2007, 16:36)
    Io l'ho trovato un film molto gradevole ed ottimamente costruito.
    La Foster poi è semplicemente perfetta. :wub:

    Concordo, il silenzio degli innocenti è davvero un grandissimo film.

    SPOILER (click to view)
    :lol:


    SPOILER (click to view)
    scusa penny non ho resistito ... perdono





    CITAZIONE (penny @ 7/10/2007, 22:13)
    CITAZIONE (bobino_66 @ 7/10/2007, 21:28)
    si aspetta il nolo

    io i film che mi attirano vado a vederli tutti al cinema. :wub:
    Per me i films si vedono in sala sul grande schermo. ;)
    I dischetti sono giochini da collezione. :rolleyes:

    le prime due frasi sono da applausi. la terza mi permetto di dire che non sono giochini da collezione per chi vuole il film, in quanto poterlo avere e rivederlo quando si vuole seppure non nella sua sede naturale è come perpetuare la memoria del ricordo in un ottica di approfondimento che solo la vhs prima e il dvd dopo hanno potutto regalare all'amatore di cinema.
     
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  10. LordofDarknes
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 7/10/2007, 23:14)
    la terza mi permetto di dire che non sono giochini da collezione per chi vuole il film, in quanto poterlo avere e rivederlo quando si vuole seppure non nella sua sede naturale è come perpetuare la memoria del ricordo in un ottica di approfondimento che solo la vhs prima e il dvd dopo hanno potutto regalare all'amatore di cinema.

    AMEN! :lol: :lol: :lol:
     
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  11. terminator1984
     
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    A me stò film mi sà di già visto......
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Il buio nell'anima – Vita o morte?

    Un thriller diretto dall'irlandese Neil Jordan (“La moglie del soldato”) prodotto dal fabbricatore di successi Joel Silver (“Matrix”, “Arma Letale”)? Anche all’amante di cinema più distratto questo binomio non può risultare usuale scatenando per forza la curiosità; se in aggiunta troviamo come protagonista Jodie Foster (“Il silenzio degli innocenti”), ed a farle da spalla il fiorente Terrence Howard (“Crash”), allora la curiosità si trasforma in una visione quasi obbligatoria e ricca di aspettative. Eccoci quindi ad osservare la storia di Erica Bain (Foster), deejay di un’emittente radio che viene aggredita durante una passeggiata con il fidanzato. A causa dei colpi subiti cadrà in coma, ed al suo risveglio troverà la notizia della morte del suo lui ad accoglierla nella realtà. Erica tenderà lentamente ad isolarsi a causa della paura verso il prossimo, fino al giorno in cui dopo aver acquistato una pistola troverà in questa l’unico metodo per sopravvivere, trasformandosi da agnello in lupo. Neil Jordan colpisce ma non stupisce, realizza una pellicola che seppur possa contare su un cast in gran spolvero, non riesce mai a scavare sotto la superficie nel modo migliore, divenendo scontata in alcuni punti, troppo prolissa in altri, ma quel che è più grave drammaticamente retorica ogni qual volta la protagonista si confronta con se stessa. “Il buio nella mente” è un film di paure metropolitane, costellato da mostri volontari ed involontari, da personaggi soli (non solitari, ma proprio soli) ai quali non è negata la redenzione anche se non potranno mai ottenerala. Jordan cosparge i corpi di ferite e di lividi, trasformandoli poi in paure umane, fobie legate allo ieri che la mente usa per dipingere il proprio domani. Ecco quindi che dopo essersi curata le ferite, il corpo di Erica ormai rimesso deve fare i conti con quelle dell’animo, le quali non vengono esternate ma fanno forse più male delle altre. Jordan dirige quindi una pellicola senza infamia ne lode, un thriller “per tutti” che non porta nulla di nuovo all’essere cinematografico, ma che ri-arrangia concetti già visti e sentiti con un gusto estetico particolare e abbastanza originale.

    Film:6

    Edited by raystorm - 22/10/2007, 09:51
     
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11 replies since 29/9/2007, 23:14   212 views
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